Caro ALBINOLEFFE: con la PRO PATRIA l’imperativo è VINCERE!

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Ormai non puoi più permetterti di sbagliare se tieni alla faccia sempre più anonima, accigliata, senza vita, smarrita nella nebbia del pensiero e dell’inconcludenza. Se ti sei iscritto alla categoria del “me ne frego del parere altrui”,

dell’indifferenza assoluta apparirebbe chiaro che la qualità del pensiero e del linguaggio siano lo specchio del tuo lignaggio. Optiamo ancora per non credere in questa deturpata immagine. Diversamente tutto si commenterebbe da sé, a misura del Senso del dovere e del rispetto. Quelli autentici. Non quelli fasulli.

Ignora gli illusionismi di benpensanti, pronti ad innaffiare, dal cielo, gli ettari di Zanica di petali di rosa come nell’eco di recenti luttuose cerimonie.  E “CUM GAUDIUM ET SPES” si onorano di gigantismo e strisciante servilismo.

È bene richiamarsi cartesianamente al “COGITO ERGO SUM”, luogo del pensiero in cui non hanno sede né il marengo, né la palanca né il quattrino, ma la resipiscenza dovuta prima a se stessi per indurla alla comunità. Si perdoni il “latinorum”; d’altra parte con i Cristianesimo da li veniamo….

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