Claudio prova ad accennare un sorriso dopo che l’alluvione ha cancellato qualsiasi cosa ci fosse attorno alla sua azienda agricola. Claudio, che di cognome fa Surpi, ci racconta quella notte drammatica.
“La mia azienda si trova proprio dove è sfociata la valle, a trenta metri dalla super strada… sono circondato dai detriti, non c’è più niente. Quella notte ero a casa, a Esine, ma mi ha chiamato mio fratello che abita a Niardo e mi ha detto di salire per controllare come stessero gli animali… fuori era volato via tutto”.
E la scena che Claudio ha trovato davanti ai suoi occhi… “Sono arrivato all’una di notte e non mi sono più mosso. Per fortuna avevo una mini pala e sono riuscito ad arginare l’acqua e poi mi hanno aiutato i vigili del fuoco. I grossi massi che sono scesi fino a valle per fortuna si sono fermati un metro più in là rispetto alla struttura, altrimenti avrebbero causato dei danni troppo grandi anche sulla stabilità. La prima cosa che ho provato a fare è stata liberare le porte della stalla dal fango che si era deposito. Gli animali si sono salvati perché la stalla non è troppo fonda e sono entrati 60 centimetri di acqua, che poi è riuscita ad uscire dall’altra parte. I miei 20 bovini da latte per fortuna non erano legati e sono riusciti a spostarsi, altrimenti penso che non ce l’avrebbero fatta… è stato un miracolo”…
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