ALTA VALLE – Due allevatori denunciati per avere imbottito di veleno una carcassa di cervo per avvelenare i lupi. La sindaca di Gandellino e il sindaco di Valbondione: “Hanno fatto bene”

0
247

“Un tentativo maldestro che non può certo essere la soluzione ai conflitti derivanti dalla presenza del lupo”: così  il commento del comandante della Polizia Provinciale Matteo Copia in seguito alla scoperta recente “nell’ambito di un’operazione anti-bracconaggio riguardante i grandi carnivori e nella fattispecie il lupo”, in località Gromo S. Marino/ Ronchello di Gandellino ( ma il fatto risale alla primavera scorso) di una carcassa di cervo imbottita di veleno probabilmente per costituire un’esca per i carnivori selvatici e per provocarne la morte.  “Traditi” da una fototrappola collocata in loco, sono stati denunciati due allevatori dell’Alta Valle, che dovranno rispondere del loro operato in Tribunale. Un fatto che ha suscitato ovviamente reazioni diverse e contrastanti, tanto più che la Polizia Provinciale stessa riconosce che, oltre al branco di lupi stabile a Gandellino, “è verosimile ipotizzare la presenza di un nuovo branco (sempre di pochi esemplari) formatosi tra la Val Brembana e la Valserina e di altri lupi in dispersione sul resto del territorio”.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBRE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui