ALTA VALLE SERIANA – Il dottor Presepio se ne è andato, soddisfazione anche tra i 4 sindaci, ma la situazione rimane critica. Il sindaco di Valgoglio: “Pronto un progetto per risolvere il problema”

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Dopo la partenza del dott. Natalino Presepio, il medico di base dei 4 paesi dell’Alta Valle che si è dimesso dall’incarico assumendone un altro altrove, i sindaci commentano la nuova situazione del servizio sanitario: “Si chiude un capitolo che negli ultimi tempi aveva evidenziato non poche criticità – dice la sindaca di Gromo Sara Riva-. So che a settembre i medici effettueranno la scelta definitiva degli ambiti carenti e spero che arrivi qualche professionista che sappia entrare in empatia con la popolazione, come sta facendo da mesi il dott. Minelli del CAD, come sono convinta saprà fare anche la dott.ssa Manella. A loro va il mio sentito grazie. Devo dire che, nonostante le perplessità iniziali, il CAD sta funzionando davvero bene, i medici sono presenti quattro giorni a settimana e si sono messi a disposizione di residenti e turisti, risolvendo anche il problema della guardia medica estiva. A differenza di ciò che a volte qualcuno vorrebbe far credere, nel nostro ambito c’è un clima di serenità e collaborazione, prova ne è il servizio di supporto amministrativo che in passato i nostri Comuni hanno messo a disposizione dei medici del territorio e che siamo pronti a rinnovare”. Molto più severo il commento della prima cittadina di Gandellino, Flora Fiorina: “Finalmente il dott. Presepio è partito per altri lidi, e dico finalmente perché questo significa la fine di una vicenda tragicomica che durava da troppo tempo. Ora è arrivato un altro medico disponibile per la CAD (Continuità Assistenziale Diurna), ma se il problema sia stato risolto dovremmo chiederlo ai pazienti, soprattutto a quelli più anziani – la maggioranza, nei nostri paesi – che avrebbero bisogno di una figura di riferimento non solo per le visite domiciliari e i controlli, ma anche per poter colloquiare e chiedere consigli ad un professionista che li conosca… Accentrare tutti gli ambulatori a Gromo continua ad essere un problema, non tutti sono in grado di raggiungere autonomamente Gromo, ed aver accentrato a Gromo, appunto, tutti gli ambulatori significa lasciare sguarniti gli altri paesi. Quindi grazie, ovviamente, ai colleghi del Cad, ma la situazione rimane grave. Da giovedì 17 scorso inoltre è arrivata l’ennesima mazzata: sono stati chiusi anche i dispensari dei medicinali di Valgoglio e di Gandellino perché il farmacista purtroppo è ricoverato in ospedale, e  non si vede all’orizzonte nessuno che lo possa sostituire…Insomma, a questo punto le soluzioni sarebbero o farmi ringiovanire di 30 anni (la sindaca di Gandellino è medico a sua volta, e si prodiga  da sempre oltre il dovuto, e volontariamente, per dare una mano alla sua gente,  n.d.r.), oppure trovare dei posti in cui trasferire tutti gli abitanti dell’Alta Valle, perché né la dottoressa mandata dall’ATS né i medici neo-laureati inviati nei luoghi di villeggiatura possono rispondere alle esigenze dei nostri paesi, su cui pesa la maledizione dell’esiguità numerica: siamo in pochi ad abitare in montagna, e quindi siamo politicamente irrilevanti. Che fare  a questo punto? Bloccare la strada no, sarebbe un’iniziativa che ci si rivolterebbe contro…Forse invece dovremmo smettere tutti di pagare tasse e bollette, e non rassegnarci a continuare ad essere cittadini di serie B…”.

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