Una fredda mattinata di inizio dicembre, Walter, che di cognome fa Pe, si ferma un attimo, lui che non è di certo abituato a fermarsi. I libri di scuola, la stalla che lo aspetta tutti i pomeriggi e ora l’apprendistato, che ha scelto di svolgere proprio tra le mura della sua azienda. Insieme a lui c’è papà Federico, davanti a lui 270 vacche da latte e una trentina di vitellini. La passione arriva da lontano e soprattutto da un’altra figura importante della famiglia, quella di nonno Olivo. 17 anni, diventerà maggiorenne a luglio, ma le idee di Walter sono già chiare. E lo sono da tempo, se vogliamo dire tutta la verità.
“Vado a scuola, frequento il quarto anno di operatore agricolo a Cemmo, all’inizio di giugno avrò l’esame finale. Il quinto anno dovrei frequentarlo a Brescia, ma io mi fermo qui… andare a scuola non mi piace neanche un po’, non sono fatto per stare sui libri (ride, ndr). Appena esco da scuola, vengo qui, non c’è mai stato un giorno in cui io non sia passato”.
La sua passione si è presto trasformata nel suo lavoro, ma andiamo con ordine. Quando ti sei avvicinato a questo mondo? “Da piccolo, avevo sei, sette anni al massimo quando ho iniziato ad andare nella stalla e… avevo paura degli animali e mi nascondevo dietro le gambe del nonno. È bastato poco per prendere confidenza, quando ho capito che gli animali non facevano niente, non mi ha più fermato nessuno. Non facevo molto, anzi restavo a guardare papà, nonno e zio che lavoravano”.
Abbastanza per restarne affascinato: “Nella nostra prima stalla, a Pian Camuno, c’erano sia mio papà che mio zio Ernesto, mentre adesso io e papà ci siamo spostati a Gianico, siamo qui dal primo giorno di dicembre. Da cinque anni (aveva 12 anni, ndr) ho iniziato a fare un po’ di tutto, a mungere, a dare il latte ai vitelli, a pulire la stalla, a dar da mangiare alle vacche. La cosa che mi piace di più? In realtà tutto, ma se proprio devo dirtene una… dare il latte ai vitelli”.
Si inizia presto al mattino? “Stamattina mi sono svegliato alle 6 ed è così anche quando vado a scuola, ma di solito ci si sveglia anche alle 5. È vero, la sveglia suona presto, ma quando ti piace quello che fai, non ti pesa così tanto”…
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