ALTO SERIO – Le due versioni sul medico che non c’è. La sindaca di Gandellino: “Non si può giustificare il grave disservizio verso la popolazione di paesi”. Il medico: “Me ne vado, non sono stato aiutato dai sindaci”

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Esasperati e demoralizzati: è questo il prevalente stato d’animo dei 1500 cittadini dell’Alta Valle di cui si fa ancora una volta interprete Flora Fiorina, sindaco di Gandellino nonché medico, di fronte alla ‘storia infinita’ che vede protagonista il dott. Luca Natalino Presepio: “Ci viene il dubbio che la nostra ultima lettera (cfr il numero scorso del nostro giornale, n. d. r.) il dott. Presepio non l’abbia nemmeno letta attentamente… – commenta la dottoressa Fiorina -.
L’ultimo atto della vicenda registra le sue dimissioni, ma poiché per legge, dopo aver dato le dimissioni, deve stare in servizio per 60 giorni, ha chiesto subito un permesso per malattia… Sono portata a pensare che il dott. Presepio abbia seri problemi famigliari, come quello dell’assistenza all’anziana madre malata, ma questo non può giustificare il grave disservizio verso la popolazione di quattro paesi”.
Alla base di tutta la vicenda, secondo la prima cittadina, c’è però il fatto che forse il dott. Presepio non ha capito la grande opportunità che gli si è presentata: “Nel senso che per un medico che ama la sua professione e vuole svolgerla al meglio, c’erano le condizioni ottimali: 18/19 ore di ambulatorio settimanali in paesi relativamente vicini l’uno all’altro e, soprattutto, la possibilità di poter contare su una segretaria, pagata da noi, per registrare tutti i dati necessari e non dover pensare alle incombenze burocratiche che oggi affliggono la professione medica, col risultato che, avendo più tempo, avrebbe potuto ridurre della metà le visite domiciliari ed i ricoveri in Pronto Soccorso… Voglio dire che qui da noi avrebbe potuto fare davvero il medico e non il burocrate, che è il sogno di ogni dottore appassionato del suo lavoro, perché se puoi disporre gratuitamente di una persona che sbrighi tutte le pratiche, puoi davvero dedicarti di più e meglio ai tuoi pazienti. In ogni caso – conclude – bisogna ribadire che questo non è e non dovrebbe essere un problema dei sindaci, perché anche questa è una cosa che chi di dovere, forse non lo ha ancora capito”.
Il dott. Natalino Presepio sostiene invece che il problema dell’assistenza sanitaria in Alta Valle vada imputato ai Comuni interessati, che dal giugno scorso non deliberano il ripristino del servizio amministrativo promesso.
“Quando l’anno scorso ero stato contattato da Gromo, che mi prospettava la possibilità di un supporto – cioè una segretaria che si occupasse degli aspetti amministrativi – avevo risposto positivamente, prendendo servizio su quattro Comuni, ovviamente con relativo contratto ATS.

Il servizio è par tito a giugno 2022 con non poche difficoltà – uffici da organizzare sia dal punto divista pratico che gestionale, dati SISS da sbloccare – ed ho dunque attivato il servizio anche grazie al grosso supporto della segreteria. Nel giugno di quest’anno il contratto scade, i Comuni lo sapevano, i fondi stanziati dalla Comunità Montana per compensare la Segretaria pare ci fossero, ciononostante le Amministrazioni comunali hanno tergiversato e non hanno deliberato il rinnovo del contratto stesso; così a fine luglio la Segretaria cessa il servizio ed è per questo che io comincio a lavorare in due ambulatori per far fronte alla grande mole di lavoro.
Nel mese di agosto il servizio viene momentaneamente ripristinato per un solo mese, i 4 ambulatori verranno anch’essi ripristinati con il definitivo rinnovo del servizio, cosa che però non avviene, e mi ritrovo per l’ennesima volta da solo….
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