ALZANO LOMBARDO – ANNALISA NOWAK SI E’ DIMESSA: cronaca di un disastro annunciato, tutti i retroscena

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Sabato 5 dicembre – Alla fine Annalisa Nowak lascia, dopo la bufera che ha coinvolto il proprio gruppo di maggioranza. Oggi il Sindaco Nowak ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino di Alzano. Qui di seguito l’approfondimento in edicola dal 4 dicembre.

Il vento è gelido. Ma qui l’inverno alle porte c’entra poco. Il generale inverno qui ad Alzano è lei, Annalisa Novak, che già il cognome suona rigido, di venti freddi, mica spifferi, perché ormai qui gli spifferi sono diventati tempeste di ghiaccio. Quell’aria nuova, o “Aria Nowak”,

che avrebbe dovuto portare speranza e buona amministrazione dopo il lungo ventennio leghista si è tramutata in quel vento gelido che penetra le ossa.

 

Ma forse bastava dare ascolto ai vecchi saggi, quelli che il paese lo vivono da sempre, che le suole le hanno consumate su e giù per i vicoli e lungo il fiume Serio. Quando il “generale inverno Nowak” è stata eletta, giusto 18 mesi fa, il 25 maggio 2014, facendo un giro in paese, nei pressi della Basilica di San Martino, un’anziana ci aveva ripetuto il commento del marito ultraottantenne sull’elezione della sindaca: “I dòne i stà bé dré al sigér”, cioè “Le donne stanno bene dietro al lavandino”. Non tutte, ovvio.

Che allora sembrava il solito monito maschilista e ora invece qui qualcuno sorride quando ricorda quel titolo di Araberara dell’8 agosto 2014 che allora sembrava uno scherzo un po’ politicamente scorretto; ora invece suona da monito.

E giù per il “sigér” sta passando tutto il malumore di un’intera classe politica, quel PD che fiero e impettito aveva messo il cappello sull’elezione della dottoressa Nowak.

E qui si potrebbe sottolineare la (velata?) ipocrisia di quelle forze politiche che alle elezioni comunali non presentano il proprio simbolo sulle schede elettorali per esaltare il carattere civico delle liste di centrosinistra (a differenza del centrodestra che in alcuni casi, come ad Albino e a Clusone, ha esposto i simboli dei partiti), ma che poi vuole mettere il suo marchio nelle scelte amministrative. E, tra i fans della Nowak c’è chi in questi giorni se l’è presa proprio con il Partito Democratico, reo di fare con la sindaca alzanese quello che qualche settimana fa era accaduto all’ex sindaco di Roma.

Non sono infatti poche le analogie tra i destini della dottoressa Annalisa Nowak e del dottor Ignazio Marino. Lei è medico di base, lui è chirurgo. Due dottori prestati alla vita politica e amministrativa che alla guida di liste di centrosinistra hanno sconfitto le maggioranze uscenti di centrodestra.

Due dottori dapprima esaltati per aver liberato le loro città dai leghisti (lei) e dai fascisti (lui), ma che poi hanno dimostrato di non essere in grado di guidare le città a loro affidate: si può essere abilissimi nel fare operazioni chirurgiche o nel curare una polmonite, ma ciò non vuol dire essere buoni amministratori….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 DICEMBRE

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