I contatti con l’altra lista di minoranza, quella di “Alzano Viva” adesso guidata da Simonetta Flaccadori non ci sono più stati dal febbraio scorso quando ci si era lasciati in disaccordo quasi totale.
Tre i punti del disaccordo che Mario Zanchi (in Consiglio con l’altra lista di minoranza che cinque anni fa si era presentata come “Loretta Moretti Sindaco”) spiega: “Il primo punto su cui non si è trovato l’accordo era che se nuova lista civica dev’essere, ognuno deve entrare nella nuova compagine senza portarsi dietro le appartenenze di partito e nemmeno però di gruppo. La richiesta di mettere nel nuovo simbolo anche, in piccolo, quello di ‘Alzano Viva’ avrebbe creato anche formalmente un gruppo a parte all’interno della nuova lista civica. Il secondo punto era dimenticare la frattura creatasi cinque anni fa. La nostra richiesta era di far fare un passo indietro ai protagonisti di quella frattura. Quindi sarei rimasto fuori io stesso e anche Simonetta Flaccadori. Noi saremmo rimasti a supporto della nuova lista, ma evitando così di portare nel nuovo gruppo le remore che avevano portato alla spaccatura. Il terzo punto era quello di stabilire delle regole per stare insieme. Abbiamo avuto in questi cinque anni due stili diversi anche nel fare opposizione. Per quanto ci riguarda non abbiamo mai votato contro come presa di posizione a priori, valutando caso per caso come votare, anche a favore se le decisioni erano condivisibili. Certo non avremmo mai votato a favore (come in effetti non abbiamo fatto) per la delibera che toglie 109 mila euro al fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà per il dopo Covid per stornarli a favore della società che gestisce le piscine”.
Ma quei fondi erano un avanzo del 340 mila euro circa stanziati: non erano arrivate richieste per il totale e quindi erano avanzati appunto quei 109 mila euro…
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