ALZANO LOMBARDO – ATTIVITA’ STORICA – Il negozio Terzi, da nonno Alessandro a Silvia Nani, dal 1883 nel cuore di Alzano

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La nostra storia e la storia del paese si intrecciano in modo molto forte. Il prossimo anno spegneremo 140 candeline. Una volta la qualità dei tessuti era molto alta e la gente era attentissima alle stoffe. Ora invece si guarda solo all’apparenza, si è più superficiali, ma io sono ottimista”

Ne ha passate veramente tante in quasi 140 anni di vita il negozio Terzi di Silvia Nani, ad Alzano Lombardo. Ora questa realtà seriana, sinonimo di qualità e tradizione, riceve finalmente il riconoscimento di attività storica da parte di Regione Lombardia.

Questa ditta è stata fondata dal mio nonno materno Alessandro Terzi – racconta Silvia Nani, nipote e attuale proprietaria – Era il 17 dicembre 1883, quasi 139 anni fa. È inutile dire che in più di un secolo è cambiato tutto, ma noi siamo ancora qui, ad Alzano, nello stesso negozio e nella stessa casa. Rispetto a quell’epoca anche la qualità della merce si è modificata molto, ma noi eravamo e rimaniamo famosi per i tessuti, la biancheria per la casa e tutto il mondo dei prodotti tessili. Per ottenere questo riconoscimento ho dovuto portare in Regione moltissimi documenti e, scavando in archivio, sono riuscita a trovare e a recuperare il bilancio del 1888. Su queste carte si possono leggere voci di tessuti ed oggetti veramente particolari, alcuni dei quali oggi non esistono nemmeno più”.

Alzano e lo storico negozio dei Terzi: un binomio vincente che sigla in modo indissolubile un fortissimo legame con il territorio. “Tutto è iniziato qui ad Alzano, quando mio nonno Alessandro ha deciso di dare il via a questa avventura. Ha comprato il negozio e il palazzo ad esso connesso, che è diventato così la casa di famiglia, un luogo storico dove ancora io abito e che ha visto tre generazioni alternarsi nella gestione di questa attività. Mio nonno aveva una grandissima personalità, non solo era dedito al suo lavoro e alla sua professione, ma era anche interessato e legato alla vita sociale del nostro comune e della nostra comunità. È stato, ad esempio, presidente della Fabbriceria della basilica di San Martino, la nostra chiesa, e ha partecipato in prima persona alla realizzazione e al completamento della facciata nel 1923. La nostra storia e la storia del paese si intrecciano così in modo molto forte. Il prossimo anno ricorreranno non solo i mille anni dalla fondazione della nostra basilica e il centenario del completamento della facciata, ma anche noi andremo a spegnere le 140 candeline. Date che curiosamente coincidono e che ci fanno molto onore”….

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