La prossima primavera, probabilmente nella seconda metà di giugno, gli alzanesi saranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio comunale e scegliere il sindaco che guiderà la cittadina nel prossimo quinquennio. Le forze in campo si stanno posizionando.
Da una parte c’è l’armata del centrodestra a trazione leghista, che con ogni probabilità sarà ancora guidata dall’attuale ‘borgomastro’ Camillo Bertocchi, che nel 2016 aveva sbaragliato le due candidate del centrosinistra (che si presentava diviso), Annalisa Nowak (che lo aveva sconfitto nel 2014, ma la cui Amministrazione era stata travolta dal collasso della maggioranza) e Loretta Moretti. Va comunque sottolineato che Bertocchi aveva ottenuto il 52,89%, ottenendo quindi più voti delle due signore messe insieme. Nowak e Moretti, donne molto apprezzate e conosciute ad Alzano, sono nel frattempo ‘uscite di scena’, lasciando i loro seggi in Consiglio comunale.
Le elezioni del 2014 e del 2016 hanno mostrato come il centrosinistra unito possa battere la Lega, che dalla metà degli anni Novanta ‘spadroneggia’ ad Alzano (ha perso solo nel 2014); se diviso, invece, fa solo il gioco del centrodestra. Però, al tempo stesso, la recente storia alzanese mostra come non sia sufficiente vincere le elezioni se poi, per difficoltà e fratture all’interno del gruppo, non si riesce a governare.
E allora, cosa stanno pensando di fare i due gruppi di minoranza? L’obiettivo è quello di dare vita ad una alleanza (benedetta dal Partito democratico) basata su un programma comune, evitando però di fare gli errori del 2014/2015.
Ne abbiamo parlato con i due capigruppo: Mario Zanchi, di “Loretta Moretti – Insieme al servizio della città”, e Simonetta Fiaccadori, di “Alzano Viva – Nowak Sindaco”.
Il ‘pacato’ Zanchi
“Ci si sta muovendo a 360 gradi – spiega Zanchi, uomo prudente e riflessivo, che non alza mai il tono della polemica – memori di quello che è successo in passato. Quando ci siamo presentati nel 2016, la nostra lista è stata appoggiata da componenti del circolo del PD di Alzano; io sono un tesserato e all’interno del gruppo ci sono persone vicine a questo orientamento, ma che non hanno la tessera. Noi, comunque, non abbiamo mai risposto a logiche di nessun partito”.
La vostra lista è strettamente legata all’associazione Gente in Comune, di cui lei è stato presidente. “Sì, l’associazione esiste ancora, anche se non è attiva in questo momento. La Lista Moretti è nata dalla divisione della precedente esperienza, ma con una sua identità e con una sua volontà, che è di mettersi al servizio della città, come recita il nome stesso della nostra lista. Lo stesso criterio ci sta muovendo adesso per definire cosa fare per il prossimo mandato amministrativo”.
Lei dice che vi state muovendo a 360 gradi. “In questi 360 gradi tutto quel che serve per presentare una proposta che possa arrivare al cuore dei problemi di Alzano, per dare una svolta alla città, perché noi non condividiamo molte delle scelte fatte da questa Amministrazione…
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