ALZANO LOMBARDO – Il semaforo di Alzano Sopra, la pioggia di multe e le polemiche

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Il dubbio che ogni tanto qualcuno si pone, quando in un determinato paese volano multe a destra e a manca, è se queste servano a garantire il rispetto del Codice della Strada e la sicurezza di automobilisti e pedoni, o se il vero e occulto intento è di rimpinguare le casse comunali.

Da molto tempo a questa parte ci sono polemiche nelle strade, sui social e nei bar di Alzano Lombardo che hanno al centro l’impianto semaforico di Alzano Sopra (avevamo già trattato l’argomento nell’articolo “La multa e l’odissea di una commerciante” (Araberara del 9 settembre 2022).

Si tratta di un semaforo lungo la vecchia strada Provinciale che conduce alla zona dell’Ospedale e a Nese, e che si trova nei pressi della chiesa parrocchiale di Alzano Sopra e alla scuola dell’infanzia. Questo è un incrocio molto trafficato, con migliaia di automobili, moto, bici e camion che passano oggi giorno.

Che problema ha questo semaforo dotato di telecamera? Stando alle testimonianze di molti cittadini, sarebbe una sorta di ‘macchina mangiasoldi’ perché è molto facile prendere multe. Certo… se uno si ferma allo stop e attende pazientemente che dal rosso si passi al verde, non rischia di essere multato (e questa è l’obiezione che viene sempre sollevata da amministratori comunali e vigili). Però molti sostengono di essere stati multati per essere passati non col rosso ma col giallo. O, addirittura, sostengono di aver preso la multa solo perché, fermandosi allo stop, la parte anteriore del veicolo era leggerissimamente oltre la linea.

In un momento in cui i nervi di tutti sono tesissimi e la gente ha a che fare con i rincari delle bollette, del pellet, della legna e di tanti altri prodotti, vedersi arrivare una multa da pagare per qualcosa del genere rischia di farli veramente saltare i nervi, perché molti vedono la multa in questione una sorta di ‘tassa occulta’ che viene fatta pagare per riempire le casse comunali. 

E così, capita di leggere commenti di questo genere: “Trovo questi semafori accumulatori seriali di soldi”, “Questi semafori con telecamere non fanno altro che attingere nella maggior parte dei casi dalle tasche dei cittadini del paese costretti a passare da quell’incrocio più volte al giorno magari per recarsi al lavoro”, “A noi la multa è arrivata perché eravamo fermi ma appena oltre la riga bianca con la parte anteriore della macchina…”. 

Un ex consigliere e assessore comunale di un altro paese della Bassa Valle ha commentato con durezza: “Resta comunque una macchina mangiasoldi, come quella al semaforo dopo il Conad a Torre Boldone… basta vedere gli incassi; con la scusa della sicurezza si mettono le mani in tasca ai cittadini e gli si portano via i soldi…”. Parole sferzanti, che tra l’altro vengono da uno che ben conosce la macchina amministrativa e che vengono condivise da tantissimi cittadini…

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