(p.b.) Angelo Capelli segretario provinciale del Nuovo Centro Destra, consigliere regionale, ex sindaco di Ponte Nossa da cui è partito per la politica “alta”. Insomma un cursus honorum vecchio stampo, dal basso verso l’alto. L’idea era quella di restare legato al territorio. “L’esperienza di sindaco conta, ne ho tenuto conto anche per la stesura della riforma sanitaria, di cui sono stato relatore insieme a Fabio Rizzi, il presidente della Commissione di cui sono il vice”. Fabio Rizzi è della Lega Nord, varesino. Ma al Governo siete alleati di Renzi, quindi, al netto dei maldipancia in quel partito, del PD. State di qua e anche di là. “Si fa politica e se proprio vuoi, applichiamo la strategia che avevano adottato i socialisti negli anni 80”. Che sarebbe poi la “politica dei due forni”, anche se la definizione è andreottiana, non craxiana. La prova del nove sarà quando si andrà alle elezioni con l’Italicum che costringe i partiti piccoli a “fondersi” con uno di quelli che ambiscono alla vittoria ottenendo il premio di maggioranza. “L’Italicum lo hanno capito in pochi, quando si arriverà alle elezioni ne vedremo delle belle”. Infatti, la vostre denominazione vi colloca automaticamente nel centrodestra. Ma lì sta emergendo una sorta di diktat leghista, con Forza Italia al traino, invertendo il partito dominante. Ma Salvini non vi vuole e voi non volete la “sua” Lega. Ma in Regione siete alleati con la Lega. “Ma è la Lega di Maroni…”. C’è differenza? “C’è, noi ci siamo per le riforme che ci vanno bene, questo vale al Governo come in Regione. Siamo protagonisti a Roma e anche a Milano. Senza di noi non hanno i numeri per governare né a Roma né a Milano”. Ma quando si andrà alle elezioni… a proposito, si va a votare nel 2018 o prima? “Tutto fa pensare, e in questo non sono d’accordo con Maroni, che si andrà a votare nel 2018. Per diversi motivi. Renzi avrebbe tutto l’interesse di andare al voto il più presto possibile. Ti immagini uno scontro a tre, Renzi, Salvini e il candidato dei 5 Stelle? I moderati voterebbero Salvini? A mio parere Salvini è l’antagonista ideale per Renzi. Il problema di Renzi è però presentarsi alle elezioni dopo aver fatto approvare le riforme istituzionali. Se in autunno passa quella del Senato poi bisogna indire il referendum e ci vorrà un altro anno. Certo, nel 2017 Renzi potrebbe anche anticipare le elezioni, forte di una eventuale vittoria al referendum”. …
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