Anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata: tra i 6 e i 16 anni crescita fenomeno quantificabile dal 50% al 300% rispetto alla prepandemia

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 ANORESSIA, BULIMIA E ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA: 5,6 MILIONI DI EURO PER CONTRASTARE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE

Anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata: combattere i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) con un approccio nuovo, favorendo l’accessibilità ai servizi dedicati all’intercettazione e cura dei disturbi, secondo una visione che tenga conto dei diversi contesti. È l’obiettivo di Regione Lombardia che ha impegnato nella lotta a questa complessa patologia 5,6 milioni di euro tra fondi regionali e ministeriali.

IL FENOMENO – Si sta osservando negli anni una crescente incidenza delle più diverse forme di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (anoressia, bulimia, binge eating disorder/BED); un dato aggravato ancor più dalla pandemia che ha determinato, tra gli adolescenti della Lombardia di età compresa tra 6 e 16 anni, una crescita del fenomeno – rispetto al periodo pre pandemia – che oscilla da oltre il 50% a quasi il 300%, a seconda della fascia di età.

DA REGIONE AD ATS PER STESURA PIANI LOCALI – “In pratica – commenta l’assessore regionale al Welfare – abbiamo reso operativo il ‘Piano biennale regionale’ di attività per il contrasto dei disturbi della nutrizione e della alimentazione attraverso la trasmissione alle ATS delle linee di indirizzo per la stesura dei piani biennali locali”.

PROGRAMMAZIONE FONDI – Le Agenzie di Tutela della Salute saranno pertanto tenute a programmare l’utilizzo dei fondi ministeriali e regionali, effettuare la mappatura della rete di servizi e di equipe dedicate alla prevenzione, diagnosi e cura dei DNA esistenti sul proprio territorio, concentrare le risorse sui servizi già operativi e valutare le nuove proposte progettuali avanzate dagli enti erogatori.

VALORIZZAZIONE ASSOCIAZIONIE PAZIENTI E FAMILIARI – Le Ats dovranno inoltre valorizzare e coinvolgere le realtà associazionistiche di settore (pazienti e familiari), in particolare, nei progetti di informazione e di sensibilizzazione alla popolazione.

POTENZIAMENTO SERVIZI DNA – Le Agenzie di Tutela della Salute dovranno infine potenziare la rete dei servizi dedicati ai DNA sui singoli territori per evitare attese o ritardi, favorire la diagnosi precoce, realizzare interventi tempestivi.

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