#arawomanpower – CLUSONE – Carla che volteggia nel cielo: “Ho lasciato il lavoro fisso per seguire il mio sogno”. E il sogno è diventato realtà: campionessa mondiale e una palestra tutta sua: “E quel lavoro al Circo…”

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Carla Tosetti sembra un tutt’uno con il cielo, il soffitto, il vento, il Paradiso. E soprattutto con la libertà. Sfoglio le foto di lei appesa ai teli che sembra danzare d’incanto sospesa tra terra e cielo, alzo gli occhi e ritrovo la stessa sensazione nel suo sguardo mentre si racconta. Carla, arriva in redazione in pausa pranzo, tra un impegno e l’altro, lei, già campionessa mondiale di ‘aerial silks’ che forse ai più non dice molto ma è una disciplina acrobatica che consiste, con l’ausilio di due teli attaccati al soffitto, di realizzare acrobazie, elementi dinamici e figure statiche meravigliose. Uno sport in rapida espansione, tanto che Carla, da qualche tempo ha una palestra proprio qui a Clusone dove tiene corsi e sono sempre più le ragazzine appassionate, così ora gli spazi sono aumentati e anche per chi vive nella zona della Media e bassa Valle Carla ha una sua sede anche a Fiorano al Serio. “Mi sono avvicinata per caso a questo sport, un giorno di qualche anno fa, avevo 29 anni, per caso ho visto in un capannone a Urgnano dei teli appesi al soffitto, mi hanno incuriosito, sono quelle scintille che ti scattano dentro, sono rimasta a bocca aperta, era praticamente un magazzino ma è stato amore a prima vista con questo sport. Probabilmente lì non c’è più nulla, io invece sono andata avanti”. Già, quel colpo di fulmine che ti cambia tutto, quell’entusiasmo che già uno si porta dentro magari senza saperlo e che leggi negli occhi di Carla quanto parla di questo sport: “Ho sempre praticato sport sin da piccola ma questo era diverso, era il mio sport, la mia strada”. Carla in quel periodo lavora in un ufficio legale a Milano, un lavoro a tempo indeterminato, sicuro, e con le colleghe si trova benissimo: “Allora vivevo a Torre Boldone – continua Carla – l’unico inconveniente era la strada, troppa lunga ma per il resto mi trovavo benissimo ma la felicità è altro”.

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