Anche in Alta Valle gli eventi dl 29 ottobre scorso hanno colpito duro, anche qui la strage di alberi si è verificata in molti boschi, soprattutto in quelli del territorio di Ardesio e di Gromo.
E mentre infuria sui mass-media e sui social nazionali la polemica circa il “che fare” del legname abbattuto – chi lo vorrebbe lasciare a marcire in loco, chi lo vorrebbe rimuovere e riutilizzarlo in varie forme, e anche venderlo – abbiamo voluto sentire il parere del responsabile del Consorzio Forestale “Alto Serio”, Adriano Pasini, il quale con i suoi uomini ha gestito l’emergenza rimuovendo gli alberi caduti sulle strade che un po’ ovunque ostacolavano la viabilità.
“Si è trattato ovviamente di un primo intervento gestito in primis dalla Provincia – dice – ma adesso c’è tutto il resto del lavoro da fare, e cioè recuperare tutto quello che si può, distinguendo i tronchi le cui fibre si sono rotte e perciò possono servire solo come cippato da quelli che invece si sono mantenuti integri e dai quali, di conseguenza, si possono ancora ricavare assi e travi…
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