Alberto e Simone. La strana coppia. Pronti per la campagna elettorale più anomala degli ultimi anni. Dove il sindaco rinuncia al secondo mandato dove poteva andare in carrozza, almeno sulla carta, e lancia al suo posto Simone. Arrivano in redazione un lunedì mattina di fine febbraio. Per raccontarsi e raccontare quella che a molti è sembrata una decisione perlomeno azzardata. E invece qui di azzardato non c’è nulla. Tutto preparato. Come è nei canoni e nelle abitudini di Alberto Bigoni, che in questi anni non ha mai lasciato nulla al caso. O quasi. I due si guardano, intervista doppia per mischiare e capire. Tocca a Simone, un aggettivo per definirti? “Poliedrico”. Gli fa eco Alberto Bigoni: “Io eclettico”. Un tuo pregio. Simone: “Precisione e ordine”. Alberto “la costanza”. Simone, cosa ammiri in Alberto? “Il suo buttarsi a capofitto nelle cose”. E Alberto in Simone? “La determinazione”. Simone non ha mai fatto esperienza come consigliere, entra direttamente dalla… porta principale. Da dove nasce l’idea? “La vita amministrativa e del paese mi è sempre piaciuta – racconta Simone – così come mi piace la politica, ho le mie idee ma non ho tessere”. E quali sono le tue idee? “Diciamo che sono di centro”. E sino a quando Alberto gli ha proposto di fare il candidato sindaco, Simone non aveva mai partecipato a nessuna riunione del gruppo di maggioranza: “Mai”. Aldilà delle dichiarazioni ufficiali e dell’annuncio di poche settimane fa, quando è nata la candidatura? Alberto sorride: “Gliel’ho chiesto a maggio di due anni fa, era il 2014, l’ho incontrato e gli ho detto quello che avevo in mente”. …
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