“Una persona speciale, di quelle che si meritano il titolo di personaggio per la loro presenza significativa nella comunità a causa del loro carattere particolarmente comunicativo e cordiale e della disponibilità a dare il proprio contributo alla vita del paese”.
Antonio Delbono, veterano della Pro Loco, e Pietro Zucchelli, suo giovane componente, ricordano così, con autentico rimpianto, la figura di Luigi Fornoni, che se n’è andato il 29 ottobre scorso nella sua casa, a 67 anni, dopo una lunga malattia:
“Quando doveva recarsi all’ospedale per le cure, la sua preoccupazione era che lo chiamassero in occasione di qualche festa o iniziativa particolare, perché non voleva perdere l’occasione di parteciparvi rendendosi utile. Era infatti lui che si prendeva la responsabilità della gestione del bar allestito nella casa di legno sia in occasione della Fiera delle Capre che della “Scassàda del Zenerù”, eventi entrambi di cui era stato organizzatore attivissimo fin dalle loro prime edizioni”.
Nella storia della ‘Pro Loco’ Luigi ha avuto una parte importante, non solo per l’aiuto concreto che ha sempre prestato, ma anche perché faceva da ‘collante’ tra gli anziani come lui e il gruppo dei giovani, consapevole dell’importanza della continuità tra le generazioni necessaria a portare avanti la cultura popolare e le tradizioni del paese:
“ Era anche molto propositivo, e le sue idee erano sempre finalizzate a migliorare le nostre manifestazioni, a tentare cose nuove senza però perdere mai di vista l’autenticità e l’unicità delle nostre usanze. Aveva un carattere vivace ed estroverso, particolarmente portato all’allegria, allo scherzo, alla battuta umoristica; e saranno in tanti a ricordare le sue ‘performance’ di danza al suono di una fisarmonica, quando ballava con un calice di vino in testa senza farne cadere nemmeno una goccia!”…
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