La strada della Corte fa storcere il naso… alla Curia. Insomma, non c’è pace lassù sui monti. Ma il sindaco di Ardesio Alberto Bigoni tiene botta e non molla. Una storia infinita quella della strada che porta ad Alpe Corte.
Una storia cominciata anni fa e che adesso da tre anni si sta cercando di far approdare in unico consorzio di gestione dei 42 proprietari. E mettere insieme 42 pareri mica è roba facile. E fra i 42 proprietari c’è anche la Curia. “Che ha una notevole porzione di territorio – spiega il sindaco Alberto Bigoni – cosa è successo? che sono pervenute tre osservazioni. Una del Cai che vuole fare delle precisazioni, una dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero che ha una proprietà importante e ci ha chiesto di essere equiparati a un’altra società che ha una porzione di territorio e una della Valcanale srl, la società proprietaria degli impianti di sci che comunica anche di non voler entrare nel Consorzio”. E Bigoni non ci sta: “Respinte tutte e tre le osservazioni – continua – e comunque anche se le avessimo accettate anche solo parzialmente saremmo dovuti riandare in pubblicazione per altri 30 giorni e ricominciare l’infinito iter burocratico che dura da tre anni”. E adesso siamo alla resa dei conti, per andare dal notaio ci vogliono che gli ‘800 millesimi della proprietà’ siano d’accordo, poi si mette nero su bianco. (…)
SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 17