Giorno di mercato, tanta gente che si aggira tra le bancarelle a caccia dei saldi appena iniziati. L’unica persona di colore scuro che vedo sta all’uscita della Cooperativa di Consumo: ha un’aria mesta e infreddolita, ed aiuta, se glielo chiedono, le signore a portare la spesa oppure a rimettere al suo posto il carrello utilizzato, ricevendo, senza peraltro chiederlo, qualche spicciolo come mancia. Non parla l’italiano e quando gli chiedo se sa di una recente ordinanza che vieta l’accattonaggio e l’elemosina non sembra proprio capire di cosa parli, mi chiede solo “no fotocamera”… Giro ancora un po’ per il paese, ma di altri probabili extracomunitari nemmeno l’ombra, mentre i commercianti mi dicono che in effetti non se ne vedono in giro, forse per via del freddo, e che i pochi che hanno visto altre volte erano persone tranquille che non molestavano nessuno. Vado in municipio a cercare il vigile ma non c’è, mi dicono che è in ferie. Rifaccio, per scrupolo, il giro del paese, ma non trovo né mendicanti in azione né alcuna traccia dell’ordinanza pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune alla vigilia dello scorso Natale, quando il sindaco Yvan Caccia ha emanato il “divieto di accattonaggio e mendicità molesta ai fini del decoro e della sicurezza urbana in ogni spazio pubblico del territorio comunale”: una pagina e mezza di premesse, di prese d’atto, di considerazioni, dalla cui lettura il paese parrebbe assediato non solo dai mendicanti ma anche da cittadini che a loro volta assediano l’Amministrazione con “segnalazioni e reclami”… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 13 GENNAIO