La pandemia, con tutte le restrizioni e i problemi nuovi che ha comportato, ha rappresentato una sorta di ‘collaudo’ per la Pro Loco: fin dal suo insediamento infatti la compagine, quasi completamente rinnovata nei ranghi e guidata da Gabriele Delbono, ha dovuto affrontare problemi nuovi e studiarne le soluzioni, senza il conforto dell’esperienza accumulata dal Direttivo di Simone Bonetti che aveva preceduto Delbono nell’incarico di presidente:
“Tutto sommato, però, forse il cambio generazionale ci è stato d’aiuto – dice Delbono -: avevamo dalla nostra parte l’entusiasmo dei neofiti e tanta voglia di impegnarci nella nuova ‘avventura’, e questo probabilmente ha supplito alla mancanza di esperienza. E così non ci siamo fatti scoraggiare dalla pandemia e abbiamo cercato di fare del nostro meglio affinché la nostra presenza fosse comunque al servizio della comunità”.
Il suo insediamento alla guida della Pro Loco risale proprio al periodo più tragico della pandemia, la metà del febbraio scorso:
“Ovviamente non potevamo organizzare manifestazioni né eventi e allora abbiamo cambiato le modalità del nostro servizio al paese, impegnandoci nella distribuzioni dei buoni-spesa e dei pasti a domicilio e lanciando una raccolta-fondi, poi estesa a tutta la Valle, che ci ha permesso di consegnare all’ospedale di Piario la somma di 50.000 euro. Altri 11.000 euro li abbiamo raccolti aggiudicandoci il ‘Campanccio della solidarietà’ nell’ambito del gruppo che raccoglie tutti i gruppi dei campanacci d’Italia”….
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