‘L’odierno ricorso appare palesemente inammissibile’. Le parole sono messe nero su bianco dal Tribunale di Bergamo nel procedimento atteso da anni sulla questione della moquette a Valcanale.
Una questione che aveva sollevato animi e infiammato il paese. Una discarica di moquette nascosta sotto gli ex impianti di sci di Valcanale. Da qui una serie di accertamenti e poi la situazione presa in mano dal neo sindaco Alberto Bigoni che da subito aveva cercato una soluzione. Che però non era poi così facile, e si era finiti alle vie legali, il Comune contro la Valcanale srl, società proprietaria degli (ex) impianti. Pool di avvocati, scontri e incontri e ora la sentenza, ko per il Comune. Il ricorso contro la società Valcanale srl è “inammissibile”.
Tutto comincia con il ricorso depositavo in via telematica dove il Comune di Ardesio esponeva che in zone di pregio sotto il profilo paesaggistico e turistico “sono stati realizzati impianti sciistici attualmente in stato di abbandono” e il 30 aprile 2012 il Comune aveva emesso un’ordinanza con la quale richiedeva alla società Valcanale proprietaria degli impianti di predisporre un contradditorio con esperti dell’amministrazione “una relazione – si legge nel foglio del Tribunale che ricostruisce la vicenda – idrogeologica diretta a valutare tra l’altro eventuali situazioni di rischio; che la società ha approntato una relazione trasmetta il 18 luglio 2012 ritenuta peraltro inadeguata dai tecnici del comune, che con successiva relazione congiunta del 16 ottobre 2014 venivano rilevati e quantificate le forme di dissesto idrogeologico dell’area occupata dagli impianti dismessi; che non è stato però possibile concordare con la società Valcanale una soluzione condivisa per il ripristino ambientale dei territori interessati….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 15 GENNAIO