ARRESTATO IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE MANTOVANI EX ASSESSORE ALLA SANITA’

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Era il giorno della “trasparenza”.Un autogol incredibile per la Regione Lombardia. Perché il vicepresidente, il vice di Roberto Maroni, doveva presiedere appunto la celebrazione della “trasparenza”. La sua figura sarà del tutto… trasparente visto che non può certo presiederla dal carcere di S. Vittore. Perché Mario Mantovani, vicepresidente della Lombardia, già senatore, già assessore alla sanità della Regione, già sottopsegretario alle Infrastrutture nel Governo Berlusconi, già sindaco di Arconate è stato arrestato stamattina (martedì 13 ottobre) all’alba (è sempre all’alba che suonano al campanello di casa le Forze dell’Ordine per essere sicuri di trovarti in casa) e le accuse sono pesanti: corruzione, concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. A ordinare l’arresto è stata il Gip di Milano Stefania Sepe e l’operazione guidata dal Pubblico Ministero Giovanni Polizzi che ha portato all’arresto di Mantovani è stata chiamata “Operazione entourage” lasciando intendere molti altri futuri imputati in “varie turbative d’asta sia nel settore della sanità che in quello dell’edilizia scolastica”.

E già c’è la corsa a scaricarlo. “Veramente era già in disgrazia, essendo stato esautorato dall’assessorato alla Saniutà pochi mesi da da Maroni, perché era contrario alla riforma”. Lo afferma un consigliere regionale di maggioranza sentito da Araberara.

Poi le minoranze, 5 Stelle in testa che chiedono le dimissioni di Maroni, dell’intera Giunta Regionale (perché è indagato anche l’assessore in carica al bilancio Massimo Garavaglia) e nuove elezioni.

Il 31 agosto Maroni aveva scaricato due assessori, Mantovani per la Sanità e Maria Cristina Cantù che era assessrore al welfare, al sociale. Maroni ha tenuto questi due assesorato ad interim in attesa di creare un superassessorato. Che già quello della sanità è il vero “potere” della Regione, perché il 60% del bilancio va in quel settore. Maroni a Mantovani aveva lasciato la vicepresidenza, non proprio una carica da niente e la delega ai rapporti con L’Unione Europea.

Gli arresti sono tre perché con Mantovani sono stati arrestati anche il suo assistente Giacomo Di Capua e il dirigente del provveditorato opere pubbliche Angelo Bianchi. E ci sono altri 9 indagati, fra cui appunto l’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore Roberto Maroni. Chi era e cosa faceva Mantovani? Lo racconta Il Fatto Quotidiano:

Il vice di Maroni ha creato la onlus Sodalitas e la fondazione Mantovani, specializzate nella gestione di residenze sanitarie assistite per anziani. Tra cui alcune strutture accreditate nelle graduatorie della regione Lombardia, che rimborsa una parte della retta giornaliera. L’ente di famiglia ha poi una serie di residenze e colonie estive tra Bellaria e Igea Marina.

L’inchiesta riguarda il periodo tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014.  Nell’ordinanza  emessa dal gip e firmata dal procuratore Edmondo Bruno Liberati si legge che sono stati effettuati perquisizioni e sequestri di documenti in relazione ad abuso d’ufficio e turbativa d’asta, ascrivibili a Mantovani in concorso con altri soggetti. Gli accertamenti sono scattati nelle sedi delle province di Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini, negli uffici degli indagati in Regione nonché in 9 abitazioni e 17 enti o società riconducibili ai tre arrestati e a 12 ulteriori indagati che hanno concorso a vario titolo nei reati”.

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