ATALANTA – Controanalisi per Palomino. Cosa rischia e cosa è il Clostebol, i precedenti

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Controanalisi il 9 agosto per Josè Palomino dopo la positività al Clostebol nel controllo di inizio luglio a Zingonia. II legale di Palomino, sospeso in via cautelare dal Tribunale nazionale antidoping, definiranno la strategia difensiva anche in base alla quantità di sostanza proibita riscontrata. La positività di Josè Luis Palomino al Clostebol Metabolita, rilevata durante un controllo antidoping svolto a sorpresa da Nado Italia a inizio mese di luglio, lascia in eredità all’Atalanta una situazione delicatissima. L’argentino è stato immediatamente sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, che ha accolto l’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping: il Clostebol, infatti, non può essere assunto né in competizione né fuori competizione e appare nella lista delle sostanze e dei metodi proibiti della WADA; in un documento identificato come standard internazionale e che viene aggiornato annualmente.

Il Clostebol è uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, presente soprattutto in alcune pomate cicatrizzanti come il Trofodermin: è la stessa sostanza ad esempio che nel 2017 costò un anno di squalifica a Fabio Lucioni, allora capitano del Benevento; e che nel 2019 costrinse allo stop l’atleta paralimpica Martina Caironi, alla quale furono poi condonati 8 mesi di squalifica. Ma ci sono anche tanti altri esempi. Nel 2016 la giocatrice di beach volley azzurra Viktoria Orsi Toth dovette rinunciare alle Olimpiadi di Rio, alle quali avrebbe dovuto prendere parte in coppia con Marta Menegatti. La giocatrice, che nel 2016 aveva 25 anni, aveva usato una pomata senza consultarsi con i medici federali, ma questa leggerezza le è costata caro….

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