Daniele Belotti – Per i cristiani è appena iniziata la quaresima, quindi digiuno, astinenza dalle carni, preghiera ed elemosina. Per i sempre più numerosi pagani che, nella nostra provincia, venerano la Dea, invece, è lussuria allo stato puro.
Ed ecco che alla quaresima cristiana, nelle valli orobiche e nella pianura tra l’Adda e l’Oglio si contrappone l’euforia atalantina che sta travolgendo città e villaggi; altro che digiuno e astinenza dalle carni: i fedeli della Dea praticano gigantesche orge di carne con migliaia di partecipanti che si lasciano trasportare dal delirio, non solo in occasione della “messa” quindicinale nel tempio di Viale Giulio Cesare a Bergamo, ma perfino in luoghi improvvisati, come ad esempio l’aeroporto di Orio al Serio o i propilei di Porta Nuova.
Digiuno? Ma neanche per sogno! C’è voglia di scorpacciata di gol e di punti. Di carestie come quelle dell’Antico Testamento, i discepoli della Dea ne hanno già vissute troppe, ora è arrivato il momento di lasciarsi andare all’ingordigia e alla lussuria a tinte nerazzurre.
I dettami della quaresima prevedono l’elemosina verso i bisognosi? Ma non se ne parla nemmeno. I derelitti che barcollano alla disperata ricerca di punti, secondo il credo atalantino, vanno aiutati, con una leggera spinta, a ritrovare la loro identità nel purgatorio della cadetteria.
Per la preghiera, invece, anche il credo nerazzurro prevede una pratica intensa, soprattutto con l’avvicinarsi del Giudizio finale che, nella religione fubalistica, cade di solito a metà maggio. Certo, le preghiere sono leggermente diverse tra le due fedi; in occasione delle messe quindicinali nel tempio orobico, infatti, si levano in cielo sì lodi a santi e madonne, ma con toni un po’ più elevati. Sembrano quasi delle grida….
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