Aveva rubato l’auto e aggredito i Carabinieri, poi è fuggito dai domiciliari: arrestato

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Nel tardo pomeriggio del 19 ottobre i militari della Stazione Carabinieri di Verdello hanno arrestato A.M.A. di 20 anni, residente a Verdello, che si era reso responsabile di evasione dagli arresti domiciliari e da due giorni era ricercato dai militari.

Il ragazzo già il 15 settembre scorso si era reso protagonista del furto di un’auto ed era scappa successiva fuga dai Carabinieri, terminata con un’aggressione ai loro danni. Per tale motivo era stato tratto in arresto e in fase di udienza in Tribunale, gli era stata comminata la misura cautelare dell’obbligo di dimora in Verdello con la prescrizione della permanenza notturna in casa. Il giudice aveva deciso tale misura al fine di mettere in prova il giovane e la sua condotta che, nonostante la giovane età, annovera già numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Già il 21 settembre i militari di Verdello, durante un controllo notturno, verificavano l’assenza del giovane in casa, pertanto veniva inoltrata la prescritta segnalazione al Giudice, il quale emetteva una diffida a carico del sottoposto.

Non pago dell’ulteriore possibilità concessa, il ragazzo il 7 ottobre, all’ennesimo controllo dei Carabinieri di Verdello, violava nuovamente il pernotto, pertanto veniva inoltrata all’Autorità Giudiziaria una ulteriore segnalazione, dalla quale scaturiva l’emissione dell’ordinanza di arresti domiciliari.

Nel pomeriggio del 9 ottobre i Carabinieri di Verdello lo traevano in arresto e lo sottoponevano alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza, in attesa della celebrazione del processo che avverrà il 20 novembre.

Nonostante l’ulteriore aggravamento, a seguito di un controllo notturno il 17 ottobre, il giovane non veniva rintracciato in casa, pertanto scattavano le ricerche sia in Verdello che nei comuni limitrofi, scandagliando anche le amicizie e i luoghi notoriamente frequentati dal giovane, stringendo sempre più il cerchio attorno a lui, sino al 19 ottobre, giorno in cui veniva rintracciato, arrestato e associato alla casa circondariale di Bergamo.

Il 21 ottobre i militari procedevano a nuovo arresto del giovane, in quanto il Tribunale di Bergamo aggravava la precedente misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere a seguito delle reiterate violazioni agli obblighi imposti.

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