BASSA VAL SERIANA – Alzano e Nembro, le due città sorelle strette nell’abbraccio mortale del virus. Le decine e decine di morti, i quattro denunciati per un assurdo barbecue e quel paragone con la peste manzoniana

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Claudio Cancelli e Camillo Bertocchi appartengono a generazioni diverse e a due forze politiche contrapposte. Preside in pensione ed esponente del centrosinistra il primo, funzionario comunale e convinto militante leghista il secondo.

Li unisce un destino avverso. Sì, perché dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, mai i Comuni da loro guidati, Nembro e Alzano Lombardo, hanno patito una sofferenza così grande come quella provocata dalla spaventosa epidemia di Covid 19.

Il Coronavirus verrà tristemente ricordato negli annali della storia nembrese e alzanese per moltissimo tempo, un po’ come succede con le grandi pestilenze dei secoli passati. Il numero di nembresi e alzanesi morti cresce continuamente ed ha raggiunto livelli impensabili.

Decine e decine di bare hanno accolto tra le loro fredde braccia altrettanti cittadini di Nembro e Alzano, gettando nella disperazione centinaia di famiglie che, oltre alla perdita dei loro cari, hanno dovuto sopportare una ulteriore crudeltà: perderli senza poterli accompagnare nell’ultimo tratto delle loro vite, dar loro un bacio o una carezza, accogliere le condoglianze di parenti e conoscenti, far loro un funerale degno di questo nome.

L’immagine di centinaia di persone morte senza poter avere accanto i propri cari è veramente straziante, nessuno dovrebbe morire così! “È un momento davvero drammatico. Speriamo di uscirne presto”, dichiara il sindaco di Alzano. “Io sto bene – dice il sindaco di Nembro, che era risultato positivo al virus, ma che dopo la quarantena ha rifatto i test, che sono stati confortanti – È il resto che è un dramma in questo momento”.

Di fronte a tutti questi morti e all’estensione del contagio (anche gli altri Comuni della Bassa e Media Val Seriana e la stessa città di Bergamo non sono messi meglio), è facile chiedersi se non sia stato un grave errore non istituire la zona rossa che avrebbe dovuto coinvolgere le due cittadine martiri di questa tragedia e altri paesi del circondario. Sì, quasi certamente l’istituzione della zona rossa avrebbe reso la situazione meno drammatica, ma come si suol dire “è inutile chiudere la stalla… SU ARABERARA IN EDICOLA DA VENERDI 20 MARZO

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