Basso Sebino: boom di turisti nel 2017

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Uno studio dettagliato, un po’ asettico. Del resto “dare i numeri” è già importante. Su quelli poi le singole zone, i singoli Comuni, potranno, se ne avranno voglia, tempo e capacità, trarre le dovute analisi e avviare i conseguenti progetti. “Nell’area del Basso Sebino gli effetti positivi di ‘The Floating Piers’ si sono manifestati, pur se in modo più contenuto rispetto all’Alto Sebino” (e ancora di più rispetto alla costa bresciana). Questa la sintesi dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo. La sorpresa è che non solo è rimasto qualcosa di quell’evento, ma addirittura sono aumentate le presenze: “Per la prima volta si sono superate le 100 mila presenze ed il loro aumento, rispetto al 2016, è stato pari a 8,1 punti percentuali”. Il 2016 citato è l’anno della passerella di Christo, tanto per capirci. Il che comunque sottolinea come un evento azzeccato abbia poi conseguenze durature. Il problema è appunto… azzeccarlo e che abbia una valenza di zona, non di Comune. Purtroppo invece la tendenza pare sia quella di una sorta di gara a chi fa i fuochi d’artificio migliori, una concorrenza al ribasso. La passerella, bisogna ricordarlo a nostro demerito, fu un evento frutto di una scelta che molti definirono “stravagante”, solo per usare un termine educato.

Fatto sta che il boom di presenze turistiche nel Basso Sebino lacustre comprende tutta la sponda bergamasca proprio da Tavernola in giù…

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