BERGAMO: DANIELE BELOTTI “Doppiopesismo contro L’Atalanta. I giornali enfatizzano. La Curva ricchezza multiculturale

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Parla uno dei riferimenti “politici” della Curva atalantina. Ma la politico, scoprirete, non c’entra e dà un’immagine inedita della Curva come una punto d’incontro e coagulo multiculturale. Poi parla delle sanzioni, del calcio scommesse, del presunto complotto contro la famiglia Ruggeri, giudizi pesanti sulla Prefettura. Lo stadio vietato, il Baretto ecc. Ecco l’incipit dell’intervista.

 

 

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Non vuole essere etichettato come “punto di riferimento istituzionale” della tifoseria atalantina. Daniele Belotti il ruolo politico lo riserva alla Lega, di cui è Segretario provinciale, unico candidato per l’evidenza che sul suo nome i leghisti sono tutti d’accordo. Ma qui parliamo di Atalanta, dei problemi della squadra che rischia la retrocessione: in fondo non ci crede nessuno, perché non c’è come essere partiti con l’ambizione di qualificarsi in Europa League che poi si fa fatica a pensare al ribasso ed è un atteggiamento pericoloso. Di chi la colpa, del Presidente, dell’allenatore, della squadra, degli scandali del calcio scommesse, degli ultrà? C’è un complotto per far disertare lo stadio ai tifosi? E ancora: la spada di Damocle della possibile chiusura del Baretto, accusato di essere il “covo degli ultrà”, l’atteggiamento della stampa nei riguardi dei procedimenti giudiziari che riguardano appunto il Bocia e gli ultrà, la deposizione sulla “congiura” per far vendere l’Atalanta ai Ruggeri, il giudizio sul Prefetto.

 

Daniele Belotti precisa: “Sono un tifoso abbonato da 40 anni”. Sempre in Curva? “Non in questo momento. Ho una figlia di 12 anni e sua madre non vuole che vada in curva. Ma l’anno prossimo…”. Andiamo per ordine e ripartiamo dalle cause della difficoltà attuali della squadra. Di chi la colpa? (…)

 

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