“Sentinella, quanto manca al giorno? Sentinella, quanto resta della notte?”. Risponde la sentinella: il mattino viene, ma è ancora notte! Se volete domandate, chiedete, tornate e domandate ancora»
Poche righe della Bibbia per parlare della situazione all’interno del centrodestra bergamasco. Riunioni di partito, incontri fra segretari, comitati dei saggi, analisi con i responsabili nazionali, ma ancora niente. I vertici notturni finiscono nella speranza, ma il giorno dopo torna la notte ancora e la domanda “quando scegliete il candidato sindaco?” di nuovo e stancamente si ripete. Nonostante gli appelli al “fate presto”, resta quanto detto dalla coordinatrice regionale degli azzurri, Maria Stella Gelmini “per la scelta ci prendiamo almeno un mese, o più”. Perché sui capoluoghi vogliono scegliere i partiti a livello “romano”, e gli stessi hanno atteso il voto sardo per tastare il polso (debolino) all’alleanza gialloverde e fare il tagliando a quella di centrodestra, vittoriosa sia in Abruzzo che in Sardegna. I candidati civici ormai sono citati quasi come sberleffo. Ve lo immaginato un Agostino Da Polenza, alpinista e organizzatore di spedizioni (ora anche impegnato nel coordinare il drammatico tentativo di salvare Daniele Nardi e Tom Ballard sul Nanga Parbat, vetta sopra gli ottomila in Pakistan) che a meno di 80 giorni dal voto, si butta in una campagna elettorale contro un sindaco uscente che da settimane sta bevendo caffè con i cittadini in tutti i bar di quartiere? Restano realmente in campo le tre candidature politiche: Alessandra Gallone, Giacomo Stucchi e Alberto Ribolla…
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