BERGAMO – ELEZIONI COMUNALI Gori e Stucchi: attacco a 5 punte (liste)!

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Cinque contro cinque. Uno scontro alla pari almeno quello fra le liste delle coalizioni che appoggiano i due candidati principali in corsa per Palazzo Frizzoni. Il resto è noia – direbbe Franco Califano – o quanto meno non ha possibilità di passare il primo turno.

Partiamo quindi dal resto, dalle liste e candidati sindaci “minori”, perché nel bene o nel male potrebbero essere l’ago della bilancia nel ballottaggio.

Oppure potrebbero risolvere la partita al primo turno, come nel caso di mancata presentazione della lista paventata dal candidato sindaco dei 5 Stelle, Nicholas Anesa.

Il pasticciere vegano infatti, dopo aver fatto più scalpore per la sua situazione familiare (è sposato col suo compagno ed insieme hanno una figlia avuta con parto surrogato) che con proposte amministrative e programmatiche, in campo da due mesi, Anesa è si è trovato con il gruppo consiliare uscente totalmente evaporato. Se da una parte l’ex candidato sindaco Marcello Zenoni già da tempo aveva annunciato una pausa di riflessione, la bomba è venuta dall’altro consigliere comunale, Fabio Gregorelli, che di fronte alla bocciatura subita dalla piattaforma Rousseau per la sua candidatura al Parlamento Europeo, ha preferito prendere armi e bagagli e passare alla Lista Stucchi. Quelli che una volta Beppe Grillo chiamava i voltagabbana (i politici che cambiano casacca) i grillini se li ritrovano direttamente in casa.

Al di là dello sconforto per l’abbandono di un militante, la questione è anche prettamente organizzativa visto che i consiglieri comunali sono abilitati a raccogliere ed autenticare le firme (più di 350) necessarie per presentare la lista.

I cinque stelle non hanno mai voluto “strutturarsi” ed ora entro pochi giorni devono mettersi a raccogliere le firme, per evitare lo scotto di una bocciatura della lista ancor prima del prossimo 26 maggio, come successe nel 2009, quando la lista pentastellata a Bergamo venne bocciata per irregolarità formali, e l’assenza della lista pentastellata facilitò la vittoria di Franco Tentorio al primo turno.

Sinistra Noparking con Macario

che approvò i lavori alla Fara

Come cinque anni fa una parte della sinistra radicale si stacca per fare una lista (e presentare un candidato sindaco) che più che vincere tenta di far perdere il “moderato” di centrosinistra. Nel 2014 è stata la volta di Rocco Gargano (ora candidato consigliere), oggi a presentarsi candidato sindaco è un ex assessore di Roberto Bruni: Francesco Macario, architetto e segretario di Rifondazione Comunista.

Curioso che la lista “Bergamo in comune” presenti diversi candidati esponenti del comitato “noparking Fara” che da tempo si contrappone alla costruzione del parcheggio sotto l’ex parco faunistico. Ma il candidato sindaco, Francesco Macario, è lo stesso che da assessore (dal 2007 al 2009) operava nella maggioranza di centrosinistra, coalizione che fece partire i lavori (poi interrotti per il fenomeno franoso) del contestato parcheggio e soprattutto che fece approvare la convenzione (il 17 dicembre 2007, col voto di Rifondazione comunista) che confermava l’apertura del parcheggio ai non residenti…

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