BERGAMO – IL PERSONAGGIO – Luciana, mamma, nonna, un lavoro e la ‘doppia vita’: “Alla domenica mi trasformo in ultrà dell’Atalanta, dopo mio marito, il mio secondo grande amore”

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Sì, posso proprio dire che sono contenta della mia vita e che non potrei chiedere di più. Dato per scontato che le famiglie del Mulino Bianco non esistono, sono felicemente sposata da 32 anni con Renato che ha un carattere meraviglioso, ho due bravi figli, Andrea e Mattia, sono nonna di una bella bambina, Alice, alla quale, nei pomeriggi liberi dal lavoro, faccio da baby-sitter, lavoro part-time in uno studio legale ed ora che i figli sono grandi ho più tempo e più …risorse per dedicarmi all’altra mia grande passione, l’Atalanta”. Luciana Rota, 55 anni, del quartiere Boccaleone in città, parla con entusiasmo dei due grandi amori della sua vita: la famiglia e la Dea, appunto, per seguire la quale è in procinto di volare ad Atene per seguirne la trasferta: “Mio marito l’ho conosciuto proprio durante una trasferta in pullman a Firenze a seguito della mia squadra del cuore: mi avevano colpito i suoi occhi, continuavo a dire a tutti ‘Ma guarda che begli occhi ha quel ragazzo!’. Insomma, talmente belli che dopo un po’ ci siamo sposati. Ero già in attesa di mio figlio Andrea, ed è stata una decisione felicissima: Renato è un uomo buono, molto positivo, parco di parole, amante della famiglia, del suo lavoro di artigiano meccanico, della calma e della tranquillità mentre io amo la confusione e lo stare in mezzo alla gente… Quando sono in giro con la squadra gli racconto tutto al telefono, e qualunque cosa succeda sono sicura che lui ‘c’è’, sempre pronto ad aiutarmi. Lui rispetta i miei spazi, lo ha sempre fatto: anche la decisione di partire per la Grecia l’abbiamo presa insieme: lui, infatti, sa quanto ci tengo a seguire la Dea…”. Una passione, quella per l’Atalanta, che l’accompagna da sempre:  “Quando avevo i figli piccoli e non potevo permettermi di seguire ovunque la squadra, li portavo a Zingonia dove seguivamo da fuori gli allenamenti…

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