BERGAMO – Il ribaltone di Ubi Banca

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Settimana scorsa c’è stato un ribaltone tra i grandi soci di Ubi Banca, che, aggregando alcune anime storiche della banca lombarda, fa nascere un patto di consultazione rappresentante del 17,7% del capitale. Questo patto di consultazione riunisce la Fondazione Casa di Risparmio di Cuneo (5,9%), la Fondazione Banca del Monte di Lombardia (4,9%) e le famiglie Bosatelli (Gewiss), Bombassei (Brembo), Pilenga (Fonderie omonime), Radici Group, Famiglia Radici ed Andreoletti (Scame Spa) a cui si dovrebbe aggiungere la famiglia bresciana Beretta. Da dove nasce questo patto di consultazione? Da alcuni partecipanti dei due schieramenti che governavano finora la banca: patto azionisti Ubi di origine bresciana e il patto dei mille di emanazione bergamasca. Se si prende l’elenco dei soci bergamaschi si contavano circa cento aderenti: chi aveva importanti e rotonde quote azionarie, i leader del gruppo e chi con poche azioni faceva pesare il proprio apporto azionario come importante, anche se lo 0,01% sembrava più aderente allo spirito della commedia di Pietro Garinei, “aggiungi un posto a tavola”. Le attività del patto saranno coordinate e regolate da un triumvirato: Mario Cera (studio legale a Milano), Armando Santus (notaio di Bergamo),…

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