La risposta dei forzisti: “La nostra… Sorte è essere distanti dal PD e distinti dalla Lega.
A lanciare il sasso (senza nascondere la mano) è stato il sindaco di Spirano, Giovanni Malanchini, già responsabile dei sindaci leghisti della provincia,
ora con un incarico regionale agli enti locali e stella nascente del movimento creato da Umberto Bossi (non è un mistero che punti a diventare deputato).
Nella sua molto movimentata pagina Facebook, settimana scorsa scriveva: “L’accordo Forza Italia-PD in Provincia si basava, a detta degli esponenti dei due partiti, sulla necessità di chiudere alcune ‘partite territoriali importanti’. Ora, chiuse partite importanti come le varianti di Zogno e di Cisano e al netto di ogni discorso sui meriti di chi ha portato a casa i risultati (la Provincia o più credibilmente la Regione?) é lecito chiedere: perché Forza Italia non abbandona la maggioranza in Provincia? Lo scopo di questa azione é chiaro: mandare a casa Renzi partendo dal territorio e dalla partita delle prossime elezioni amministrative.”
Se nel mirino della Lega c’è il Presidente della provincia, Matteo Rossi, eletto nel settembre 2014 con una maggioranza di voti arrivata da PD, Forza Italia e civici/NCD, l’effetto collaterale è chiaro: far implodere Forza Italia a pochi giorni dal congresso provinciale, con alle porte un importante turno elettorale (Treviglio e Caravaggio in primis)…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 15 GENNAIO