“Sono un incompiuto. Ma essere incompiuto qui sulla terra è normale. Sarebbe anormale il contrario. Si è compiuti solo nella Luce di Dio”. M. (l’iniziale è di fantasia) è un prete bergamasco, dopo quello che è successo in questi giorni a Don Lorenzo Micheli, ci ha scritto una mail, una lunga mail. Lo abbiamo contattato e con la garanzia dell’anonimato ci ha raccontato qualcosa di sé: “Qualcosa che non riguarda solo me, che va oltre me e che fa parte del nostro essere incompiuti qui sulla terra”. La parola ‘incompiuto’ la usa spesso e di proposito: “Perché parte tutto da lì, dall’essere incompiuti senza un amore vero. Perché noi preti facciamo una scelta ben precisa e siamo consapevoli di questa scelta, ma anche i discepoli che hanno incontrato Nostro Signore avevano prima fatto una scelta, le cose cambiano, gli incontri cambiano ma la fede quella no, rimane, ma l’amore fa parte di noi qui sulla terra come in cielo, in forma diversa ma è il nostro percorso, la parte fondamentale del nostro percorso”.
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