E sulla partita del Comune capoluogo la batosta presa dal centrodestra avrà una sua influenza? La fibrillazione fra Forza Italia e Lega è palpabile, ma l’accordo stretto – agli azzurri la Provincia, ai padani Palazzo Frizzoni – per ora regge. Sono i leghisti che non hanno ancora sciolto il nodo del nome. Quello più titolato – Giacomo Stucchi, parlamentare per 22 anni e ora libero da impegni politici – non è gradito a Matteo Salvini, proprio non c’è feeling e il segretario nazionale è pronto ad accettarlo solo nel caso in cui l’esito del voto diventi incerto (e quindi l’eventuale sconfitta da imputare al candidato). Nonostante la debolezza del centrosinistra, la figura di Giorgio Gori fa ancora paura e i sondaggi di queste settimane – che danno il carroccio alle stelle – da qui a maggio potrebbero invertirsi. L’altro nome è quello di Alberto Ribolla, capogruppo in Comune e dal marzo scorso deputato, molto gradito dall’area di maggioranza della Lega, convinta che al ballottaggio i voti degli elettori 5 Stelle (che non hanno candidature forti da proporre) arriveranno senza bisogno di apparentamenti. C’è chi ha fatto il nome dell’imprenditore Paolo Agnelli definito “il re dell’alluminio”.
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