Alla camera il PD, in caso di vittoria, potrebbe eleggere 5 o 6 deputati nei due collegi che copriranno l’intero territorio provinciale. Dai nuovi calcoli pare che cambino gli equilibri degli eletti nei due collegi. Passa da 6 a 5 eletti quello di città e valli, e da 5 a 6 quello della bassa e Val Cavallina, con i due capilista bloccati e decisi da Roma. Anche qui gli uscenti ci riproveranno, sapendo che questa volta dovranno raccogliere preferenze e, vista la doppia preferenza di genere, trovare una buona accoppiata. Antonio Misiani ed Elena Carnevali sono in pole position nel collegio Città e Valli, e non dovrebbero trovare concorrenti in grado di contrastarli, ma è chiaro che solo il più votato ha la sicurezza (sempre in caso di vittoria al ballottaggio nazionale) di entrare alla Camera, perché il terzo eletto (compreso il capolista) diventa incerto con i nuovi equilibri fra i due collegi orobici. Più difficile la situazione nella bassa. Giovanni Sanga ha un suo radicamento in Val Cavallina, ovviamente, in zona Treviglio, a Dalmine e potrebbe tentare di far sinergia alleandosi con la sindaca di Solza, la ex civatiana Carla Rocca, come già si vocifera. Ma nella Calciana è allarme rosso, dopo che, nel 2014, l’ex Margherita ha perso il controllo di Romano di Lombardia è stata la volta di Cologno al Serio, dove il suo fedelissimo Aruelbloio Serughetti (ex tesoriere provinciale) si è candidato sindaco contro la candidata ufficiale del PD, Chiara Drago. Risultato: Drago eletta con quasi il 50% dei voti…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO
