Negli anni ha cambiato sede e ha vissuto un passaggio generazionale. Ma ha continuato ad esistere diventando un’attività storica a Bergamo. Il negozio di calzature di Gianfranco Rota è situato nel centro commerciale di Valtesse, poco lontano dallo stadio di Bergamo. Sta affrontando come i tanti colleghi del settore un periodo lastricato di difficoltà. Che in questo periodo, secondo il suo punto di vista, sono ancora più dure rispetto alla primavera scorsa.
“Siamo stati penalizzati per i 20 giorni di chiusura a novembre, nel cuore della stagione. Poi a dicembre il periodo dei regali è stato in sordina. Facevamo affidamento sui saldi ma anche qui è andata male: la data di inizio è stata posticipata di qualche giorno, così abbiamo perso il weekend dell’Epifania e dopo una settimana in tono minore abbiamo ricevuto la doccia gelata della nuova chiusura. Siamo stati amputati due volte nei periodi forti”.
Si fa fatica. Gianfranco non lo nasconde. “È una situazione pesante, ormai la stagione sta morendo e la archiviamo con tante giacenze. Ora siamo nel periodo in cui dovremmo fare acquisti ma abbiamo tante giacenze e dobbiamo quindi puntare sulla filiera. Per il 2021 faremo necessariamente meno acquisti, il che significa che ci sarà meno produzione”.
Una situazione più tesa rispetto alla primavera scorsa. “Abbiamo avuto due mesi e mezzo di chiusura totale ma li abbiamo vissuti, come tutti, senza pensare al lavoro, ma solo alla salute: giorno per giorno la preoccupazione era stare bene. Quando a maggio abbiamo riaperto siamo partiti discretamente bene subito: vuoi perché la stagione estiva ha aiutato, vuoi perché la gente aveva voglia di uscire, anche se va sottolineato che tutti l’hanno fatto rispettando le norme, a Bergamo indossavamo tutti le mascherine. In quella fase avevamo ripreso bene, poi l’abbiamo pagata. La stagione autunno-inverno è stata decisamente peggiore”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 19 FEBBRAIO