Tiene banco la questione sfratto a Leffe. Avevamo annunciato nello scorso numero uno sfratto… da parte del Comune nei confronti di una persona che abitava un appartamento comunale, il Comune prende un avvocato e parte la causa.
Tiene banco la questione sfratto a Leffe. Avevamo annunciato nello scorso numero uno sfratto… da parte del Comune nei confronti di una persona che abitava un appartamento comunale, il Comune prende un avvocato e parte la causa.
Don Giovanni Bosio, parroco di Vertova e vicario locale, aveva scritto al Vescovo, Mons. Francesco Beschi, per chiedere un curato: “Nella nostra zona ci hanno tolto tutto e abbiamo solo preti anziani, non possiamo andare avanti così”,
(p.b.) Un rifugio ha nella sua etimologia la fuga da qualche posto per trovare “asilo” in qualche altro.
Questa è una storia di idee e soldi che vanno in fumo. E comincia nel 2007 quando uno schilpariese, Anselmo Agoni, che presiede una cooperativa già attiva per la riapertura delle miniere dei Fondi di Schilpario a scopo culturale e turistico, getta il pensiero (e i soldi) oltre la Manina.
Un brandello di vento abbraccia la piazza. 9 del mattino di una domenica calda di luglio. Don Michele sta facendo colazione assieme a Orsa (il suo cane), e don Alain. Il Borlezza sotto si muove leggero e regala paesaggi che ossigenano il cuore.
Il pallone rotola e ad effetto domino rischia di far saltare non solo le società di calcio ma anche ditte e pure amministrazioni comunali. Un terremoto nel Sebino. Un terremoto che sta coinvolgendo imprenditori e ma anche funzionari comunali e di banca.
Il caso Parre è finito sui giornali nazionali. E la gente del paese non sembra renbdersi conto di dove stia la notizia. “Pericolo scampato”. 600 mila euro raccolti in tre giorni per comprare il Belvedere, l’albergo in disuso per cui il proprietario aveva chiesto di ospitare i profughi per fare qualche soldo. La notizia sta in quella somma raccolta tra una ventina di persone.
Il filatoio è fallito. Una botta economica per Comune e investitori. Ma non un fulmine a ciel sereno. La notizia era nell’aria da tempo. Adesso il fallimento è ufficiale.
Molto rumore per nulla e intanto i veri problemi non si risolvono. E’ quello che succede a livello nazionale e, nel suo piccolo, anche a Tavernola.