lunedì, 2 Dicembre 2024, 18:51
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Unobravo Data Lab sulla salute femminile: in Lombardia 9 lavoratrici su 10 vorrebbero l’introduzione di politiche che tutelino il loro benessere

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Le fasi della vita di una donna presentano sfide e caratteristiche uniche. Il ciclo mestruale, la gravidanza, la menopausa e il periodo post-menopausa sono infatti accompagnati da trasformazioni ormonali e fisiologiche che influenzano tanto il corpo quanto la mente, incidendo profondamente sulla vita quotidiana, sia in ambito personale che lavorativo. È quindi essenziale curare la propria salute considerando approcci olistici che uniscano cure fisiche a supporto psicologico, per offrire alle donne strumenti preziosi per affrontare ogni fase con maggiore equilibrio e serenità.

Per accrescere la consapevolezza su queste tematiche, l’Unobravo Data Lab ha realizzato un’indagine interamente focalizzata sulla salute femminile, analizzando come le fluttuazioni ormonali associate alle diverse fasi della vita influenzano il benessere fisico e psicologico nella quotidianità.

Salute femminile: 1 donna su 4 ha una diagnosi per condizioni legate al ciclo mestruale
Dall’Unobravo Data Lab emerge che il 25,9% delle intervistate ha ricevuto una diagnosi medica per patologie legate al ciclo mestruale, come la sindrome dell’ovaio policistico o l’endometriosi.

Eppure, dall’analisi emerge una percezione diffusa: il 76% delle donne in Italia ritiene che i sintomi, i disturbi e le patologie legati al ciclo mestruale e alla menopausa siano generalmente sottovalutati o minimizzati da parte dell’ambiente sociale circostante. Si nota, inoltre, un certo grado di insoddisfazione nei confronti dell’assistenza sanitaria: una donna su quattro (24,9%) percepisce il proprio medico come poco preparato a trattare questioni specificatamente legate alla salute femminile, come il ciclo o la menopausa, mentre l’11% esprime un giudizio nettamente negativo sul trattamento ricevuto.

L’impatto sul benessere psicologico del ciclo mestruale e della menopausa delle donne in Lombardia

I dati dell’Unobravo Data Lab mettono inoltre in evidenza il profondo legame tra ciclo mestruale, menopausa e benessere psicologico, mostrando quanto questi aspetti possano influire sulla qualità della vita quotidiana delle donne.

L’analisi si spinge anche a livello geografico: in Lombardia, ad esempio, quasi  tutte le intervistate (98,7%) riportano sintomi fisici o psicologici durante il ciclo, tra cui spiccano sbalzi d’umore (70%), gonfiore (68,8%), stanchezza (68,4%) e dolore (64,4%). Particolarmente marcati sono i risvolti psicologici: il 6,1% delle donne che risiedono in Lombardia afferma che il ciclo mestruale ha un impatto “estremo” sul proprio stato psicologico, mentre il 25,2% lo descrive come “molto” significativo. In particolare, oltre il 60% delle donne in Lombardia riferisce episodi di ansia o depressione, con il 20% che sperimenta tali disturbi “spesso” o “sempre”. La menopausa, che coinvolge il 7,7% delle donne intervistate in Lombardia, porta con sé ulteriori sfide legate ai cambiamenti ormonali. Tra i sintomi più diffusi emergono vampate di calore (47,5%), insonnia (50%) e calo della libido (45%), ma anche disturbi dell’umore come ansia (50%), irritabilità (40%) e depressione (35%).

In Lombardia, una donna su quattro riconosce una profonda influenza delle condizioni legate alla salute femminile nelle attività quotidiane, necessitando spesso di interventi specifici. Nonostante questo, il 45% (oltre la media nazionale che si attesta sul 38,6%) dichiara di non aver cercato alcun tipo di supporto, evidenziando una lacuna significativa nel trattamento e nella sensibilizzazione. Tuttavia, il 25% delle lombarde ha scelto di affidarsi a un supporto psicologico, dimostrando l’importanza di un approccio multidimensionale per affrontare le implicazioni emotive e fisiche legate a questa fase della vita. Questo dato evidenzia anche il ruolo cruciale degli psicologi in Italia nel fornire sostegno durante momenti delicati.

In Lombardia, 9 lavoratrici su 10 vorrebbero introdurre politiche tutelanti per queste specifiche fasi della vita

L’analisi dell’Unobravo Data Lab mette inoltre in luce l’urgenza di affrontare i temi del ciclo mestruale e della menopausa con un approccio più consapevole e inclusivo, sia in ambito sociale che lavorativo. In Lombardia, oltre 9 donne su 10 (in linea con la media nazionale) ritengono fondamentale introdurre politiche mirate a supportarle durante le diverse fasi della vita. Negli ambienti di lavoro, però, il dialogo su questi argomenti risulta complesso: il 41,4% delle lavoratrici lombarde dichiara di non sentirsi a proprio agio nel parlare di temi legati alla salute femminile con colleghi o superiori, evidenziando la persistenza di uno stigma culturale che ostacola il riconoscimento e la gestione di problematiche legate alla salute della donna in ambito professionale.

“È fondamentale normalizzare la conversazione sugli effetti psicologici di ciclo mestruale e menopausa, promuovendo una maggiore consapevolezza e accesso a risorse adeguate. La salute mentale e il benessere emotivo femminile meritano la stessa attenzione della salute fisica: solo così possiamo costruire una società in cui le donne si sentano comprese, supportate e libere di affrontare queste esperienze senza pregiudizi o barriere”, afferma la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo. “Unendo le forze tra educazione, sensibilizzazione e politiche di sostegno mirato, è possibile creare un futuro in cui il benessere femminile sia una priorità condivisa, migliorando non solo la qualità della vita delle donne, ma anche il tessuto sociale nel suo complesso”.

A Sovere la magia del Natale si accende con il Bosco incantato

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A partire da domenica 1° dicembre fino a lunedì 6 gennaio, Palazzo Silvestri e il suo parco si trasformeranno in un suggestivo “Bosco Incantato,” offrendo un’atmosfera fiabesca che incanterà grandi e piccini per tutto il periodo natalizio. L’ingresso è gratuito.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Sovere in collaborazione con la Biblioteca Comunale e con il supporto del Comitato Genitori di Sovere, del Coro “Mi Bemolle”, di Paolo Sagitta e Visit Lake Iseo, è resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia nell’ambito del bando “Ogni Giorno in Lombardia”.
Per l’intera durata dell’evento, Palazzo Silvestri e il parco circostante si popoleranno di elfi, fate e figure magiche, dando vita a un mondo incantato in cui i più piccoli potranno partecipare a laboratori creativi e i più grandi godranno di visite guidate per scoprire il territorio. “Installazioni luminose, magia e avventure fiabesche animeranno gli spazi del palazzo quattrocentesco e del parco, offrendo un percorso emozionale,” afferma la Sindaca Federica Cadei. “Il tema della fiaba sarà il filo conduttore di tutte le attività – aggiunge l’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Silvia Beretta – regalando un’atmosfera di pura magia per tutte le età.”
L’evento prenderà il via domenica 1° dicembre alle ore 15:00 con letture e un laboratorio
natalizio per bambini curato dalla Commissione Biblioteca di Sovere. In contemporanea, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita di Palazzo Silvestri, tenuta dalla guida Gigi Bertoletti.
L’inaugurazione ufficiale del “Bosco Incantato” si terrà tra le 16:00 e le 16:30, con i discorsi
delle autorità locali e l’accensione delle luci natalizie nel parco. A seguire, una merenda organizzata dal Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo di Sovere, con l’accompagnamento musicale del coro “Mi Bemolle” diretto da Luca Perico. L’atmosfera verrà resa ancora più suggestiva da uno spettacolo Candle Light, con oltre 500 candele che
illumineranno il parco. Dalle 16:00 circa alle 18:30, i visitatori potranno assistere allo
spettacolo di giocoleria acrobatica con fuoco e trampolieri con bolle di sapone giganti, a cura di Paolo Sagitta.
Il Bosco Incantato resterà acceso fino a lunedì 6 gennaio.

Programma della giornata:
– ore 15:00:
– letture e laboratorio a tema Natale, rivolto ai bambini, curato dalla Commissione Biblioteca di Sovere;
– visita guidata di Palazzo Silvestri a cura di Gigi Bertoletti (guida turistica abilitata);
– ore 16:00: attesa del crepuscolo, discorsi delle autorità e accensione delle luci di Natale all’interno del parco;
– ore 16:30: merenda a cura del Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo di Sovere con sottofondo musicale a cura del coro Mi Bemolle di Luca Perico (Musica natalizia in modalità Candle Light con circa 500 candele);
– dalle 17:30 alle 18:30: spettacolo di giocoleria acrobatica (manipolazione del fuoco e trampolieri luminosi).

 

Bergamo, controlli in stazione: 5 persone deferite

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Fra il tardo pomeriggio e la sera del 27 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno intrapreso un importante servizio coordinato nell’area circostante alla stazione in centro a Bergamo, finalizzato alla prevenzione del degrado urbano e dei reati in genere.

Il servizio, articolato su 4 equipaggi, è stato organizzato dal Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvato dalla Stazione di Bergamo Bassa.

Complessivamente sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 5 persone (3 stranieri e due cittadini italiani tutti residenti nella bergamasca) per diversi reati, fra i quali la violazione delle disposizioni per la prevenzione dei disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico trattenimento, la violazione del divieto di ritorno nel comune di Bergamo e la violazione delle disposizioni di cui al Testo Unico dell’Immigrazione. Inoltre, un cittadino extracomunitario è stato segnalato all’autorità prefettizia per la detenzione, per uso personale, di sostanze stupefacenti. I controlli proseguiranno ciclicamente nei prossimi giorni.

ONORE – Elio & Dionora e il loro Alimentari Olga dagli anni Sessanta: “Il nostro punto di forza sono la carne e… le polpette con la ricetta della mamma. Tra qualche anno la pensione e…”

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E’ iniziato tutto negli anni Sessanta, quando il piccolo negozio ‘Alimentari Olga’ si trovava al piano terra dell’Albergo Betulla, a Onore. “Poi mamma Olga e papà Luigi si sono trasferiti qui nel 1962”, spiega Dionora Tomasoni, titolare del negozio insieme al fratello Elio. Siamo a pochi passi dalla centralissima piazza Pozzo, in una di quelle botteghe che ancora profumano di famiglia. Sono passate da pochi minuti le tre del pomeriggio di un mercoledì di metà novembre, l’aria è tagliente, ma trovo un raggio di sole nel sorriso di Elio, che si affaccia sulla porta secondaria del negozio. La pausa pranzo è saltata, Elio e Dionora stanno sistemando i prodotti sugli scaffali e poi si riparte, alle 16 in punto.

Sono qui da 45 anni – spiega Dionora – e quindi ormai si avvicina la pensione. Sai, ho iniziato quando avevo 14 anni e adesso un po’ di stanchezza inizia a farsi sentire”. Elio annuisce mentre indossa il camice bianco: “Quando è morto nostro papà nel 1996 sono subentrato io, poi se n’è andata anche la mamma nel 2007 e abbiamo assunto due dipendenti, Bartolomeo e Roberto, che sono con noi ancora oggi”.

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ZANDOBBIO – Il sindaco: “Pronti per due bandi su via per Foresto e speriamo che Santa Lucia ci porti un bel regalo. Per Natale lavori finiti su via Calvi”

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Non so se cinque mesi siano tanti o pochi essendo alla prima esperienza amministrativa, ma abbiamo finalmente concluso l’iter burocratico per partecipare a due bandi, uno regionale e uno ministeriale, per risolvere una volta per tutte la questione di via per Foresto”, sorride il sindaco di Zandobbio, Mosè Parigi, “e speriamo che Santa Lucia ci porti un bel regalo. Se sono fiducioso? Certo, sempre, almeno quello non costa nulla. Il cedimento di questa strada ci ha impegnato parecchio in questi mesi e ci ha rubato del tempo su altri obiettivi che avremmo voluto portare a termine nei primi mesi di mandato”. Non è finita qui: “Non è stata l’unica difficoltà che abbiamo incontrato visto che abbiamo dovuto fare i conti anche con i lavori di via Calvi che si erano dovuti interrompere, ma che adesso sono ripartiti e, meteo permettendo, dovrebbero concludersi entro Natale”.

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SCHILPARIO – Il ricordo di “don Andrea” nel giorno del suo onomastico, il 30 novembre

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Sono passati 20 anni da quel 1° dicembre 2004, il giorno della morte di mons. Andrea Spada. Era nato il 24 gennaio 1908. Il 24 gennaio è una data significativa nel calendario, è la festa di S. Francesco di Sales, diventato il patrono dei giornalisti. In un certo senso, quindi, era un segno di una “vocazione” non solo religiosa ma anche giornalistica per il futuro direttore storico de L’Eco di Bergamo. In occasione del suo 80° compleanno che coincideva anche con il 50° di direzione del giornale don Andrea concesse ad araberara l’unica intervista della sua vita, pubblicata sul numero di aprile 1988 e intitolata «Scenderò dalla nave con molta nostalgia: il vescovo disse ‘Va’’, un giorno dirà ‘Fermati’».

Sono passati 20 anni dalla sua morte e a Schilpario lo si ricorderà il giorno del suo onomastico, S. Andrea, che ricorre il 30 novembre. Don Andrea era solito festeggiarlo con i suoi giornalisti e collaboratori del L’Eco, che venivano su a Schilpario. Don Andrea celebrava Messa nella chiesetta di S. Elisabetta (pubblichiamo una foto di uno di questi appuntamenti).

Quest’anno, nel ventennale della morte, alle 14.30 ci sarà un convegno nel municipio di Schilpario con la presenza dell’attuale direttore de L’Eco di Bergamo, Alberto Ceresoli e del giornalista di lungo corso del quotidiano Franco Cattaneo. Seguiranno interventi di Alfredo Piantoni, presidente dell’Associazione dedicata a don Andrea e del sindaco di Schilpario Claudio Agoni, in ricordo anche del 40° anno della morte di Mario Maj, sindaco di Schilpario per 38 anni e nipote di don Andrea.

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Aveva rubato uno smartphone nel 2019: arrestato 43enne di Brembate

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I Carabinieri della Stazione di Brembate, nella notte del 24 novembre, hanno arrestato P.M., 43enne brembatese, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo.

L’arrestato, nel mese di gennaio 2019, si era reso responsabile, insieme ad un’altra persona, di una rapina ai danni di una giovane coppia che passeggiava per Brembate, ai quali, con violenza e minaccia, aveva rubato uno smartphone del valore di 700 euro.

I militari della locale Stazione, al termine dell’attività investigativa, hanno identificato i due sospettati, deferendoli alla Procura della Repubblica di Bergamo per rapina in concorso.

Nel corso del conseguente dibattimento uno dei due indagati si è assunto la piena responsabilità del reato, scagionando il presunto complice. Così nei suoi confronti è stata pronunciata una sentenza di condanna a due anni e otto mesi di detenzione, con il conseguente ordine di condurre il condannato presso la Casa Circondariale di Bergamo.

Sempre più giovani prendono psicofarmaci, molti cominciano a 13 anni. Le testimonianze

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Sempre più giovani. Sempre di più. Tra il 2019 e il 2022, 17 mila ragazzi hanno fatto uso di psicofarmaci mentre 25 mila sono ricorsi al pronto soccorso per cure immediate.

Sono i dati della Lombardia. Numeri in continuo aumento per problemi legati a disturbi psichiatrici.  Secondo i dati regionali, tra il 2019 e il 2022 si è registrato un notevole incremento nei casi urgenti, in particolare tra i bambini e gli adolescenti sotto i 17 anni.

Oltre 137 mila giovani hanno richiesto assistenza per problemi psicologici come ansia, depressione e disturbi comportamentali, e sono stati seguiti dai servizi di Neuropsichiatria Infantile.

Tra i dati più allarmanti, 17 mila ragazzi hanno fatto uso di psicofarmaci, mentre 25 mila sono ricorsi ai Pronto Soccorso del territorio per ricevere cure immediate.

LA STORIA/1 – M.: “Ho iniziato a star male a 13 anni, mi cambiavano sempre terapia. Essere sedati e a volte legati è umiliante”

Ho iniziato a star male a 13 anni, li avevo compiuti da due settimane. Mi sono svegliata all’improvviso di notte, sudavo, non capivo, sentivo il cuore in gola, mi mancava il respiro, mi sembrava di morire. Sono corsa in camera dei miei genitori, tremavo, una sensazione bruttissima. Non sono riuscita ad andare a scuola, avevo paura e poi è subentrata la paura di avere paura. E da lì è stato un inferno”.

LA STORIA /2 – P: “Ci curano solo con farmaci, avremmo bisogno di altro. Uno prendeva due boccette di lexotan ogni sera”

P. invece di anni ne ha 36 e dietro a sé una trafila lunghissima di psicofarmaci e ricoveri: “Il Centro di salute Mentale cerco di frequentarlo solo per bisogni burocratici, se scade la patente o se mi servono documenti. Tendono a usare troppo i farmaci e solo i farmaci, ma noi abbiamo bisogno di altro. Chiedono se prendi le medicine, se devono alzare il dosaggio, ogni risposta è nei farmaci. Noi abbiamo bisogno di guarire, gli ospedali psichiatrici e i centri di salute mentale invece vogliono stabilizzarti”. 

IL COMMENTO – Quella tanto osannata Legge Basaglia, ma le strutture alternative dove sono?

In queste settimane si parla molto di salute mentale e soprattutto di Franco Basaglia, perché quest’anno Basaglia compirebbe 100 anni. Basaglia, il sostenitore della cosiddetta rivoluzione psichiatrica in Italia. Divenne direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia nel ‘61 da cui trasse spunto per scrivere due saggi di enorme successo.

La sua esperienza intellettuale ebbe un risvolto pratico alla fine del 1970 quando, divenuto direttore dell’ospedale di Trieste, fu il primo in Italia a chiudere il manicomio e a creare una esperienza di cura alternativa.

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IL CASO – La rivolta dei migranti in valle: “Abbiamo fame!”. “Hanno cucinato una volpe trovata morta”. Situazione insostenibile: Solo a Gromo sono 100

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È del 18 novembre scorso la notizia della protesta pacifica ad Ardesio di una trentina di migranti ospitati a Gromo, una parte dei 140 che vivono a Gromo e a Valbondione. I migranti si sono portati fuori dalla caserma dei Carabinieri perché intenzionati a chiedere maggior rispetto per i loro diritti e aiuto per le condizioni di vita che sono costretti a sopportare: mancanza di riscaldamento nelle stanze, carenza di indumenti adatti ad affrontare la stagione invernale, impossibilità di cure mediche per quanti di loro sono malati e anche mancato ricevimento, dal giugno scorso, della piccola somma di denaro che secondo la legge dovrebbe essere data loro per le loro spese personali e che servirebbe loro a pagare il biglietto del pullman per andare a scuola e imparare l’italiano come vorrebbero fare. Hanno denunciato anche l’impossibilità di lavorare in quanto sprovvisti della carta di identità e del certificato di residenza che i Comuni non gli rilasciano. Infine, hanno lamentato la scarsità di cibo che non permette loro di mangiare a sufficienza:

“Sicuro, patiscono perfino la fame – conferma il sindaco di Valbondione Walter Semperboni…

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E la sindaca di Gromo scrive al Prefetto: “Episodi di risse e traffico di droga…”

La sindaca di Gromo, Sara Riva, ha scritto pochi giorni fa al Prefetto di Bergamo e per conoscenza all’ATS, al Comando dei Vigili del Fuoco una lettera piuttosto “pepata”. La ripostiamo integralmente.

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Gromo, 16 novembre 2024

OGGETTO: RICHIESTA APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI PRESENZA MIGRANTI GROMO

Spett.le Prefettura, richiamata la nota prot. n. 1689 del 23.03.2023 a firma della scrivente e le successive comunicazioni inviate dagli uffici comunali, da Voi mai riscontrate, con la presente sono cortesemente a sollecitare una Vostra doverosa risposta in merito a quanto in oggetto. Segnatamente, chiedo di ricevere gli aggiornamenti e la documentazione relativi agli approfondimenti necessari espletati sulla struttura che ospita i migranti ossia l’hotel Gromo. Come già comunicato in precedenza, infatti, mi risulta che l’albergo in parola abbia cessato l’attività alcuni anni fa. Inoltre, sono cortesemente a chiedere informazioni sulla verifica delle condizioni di abitabilità dell’immobile, dei requisiti igienico sanitari da parte di ATS, della presenza di un piano di sicurezza aggiornato e sui controlli effettuati dai Vigili del Fuoco. Infine, come richiesto sempre in occasione dei vari colloqui avvenuti in precedenza per le vie brevi, resto in attesa di tempestivi e puntuali aggiornamenti sul numero effettivo dei migranti e sulle generalità dei medesimi.

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Lovere, incidente tra moto e auto: 17enne finisce in ospedale

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Poco dopo le 13 di oggi, martedì 26 novembre, si è verificato un incidente tra una moto guidata da un 17enne e un’auto. L’impatto è avvenuto sulla strada provinciale 53 a Lovere, nella zona di Poltragno, a pochi passi dalla rotonda. Pare che il ragazzo, che era appena uscito da scuola, abbia perso il controllo della moto a causa dell’asfalto bagnato e abbia impattato con l’auto che proveniva dal senso di marcia opposto.

Sul luogo dell’incidente Areu ha inviato un’ambulanza dei volontari della Croce Blu di Lovere e un’automedica. Il 17enne, che stava rientrando a casa da scuola, è stato portato in ospedale in codice giallo. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Clusone per i rilievi.