sabato, 11 Gennaio 2025, 21:54
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FINO DEL MONTE – Scandella e l’apertura della sua casa funeraria: “Un nuovo servizio per l’Alta Valle”

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Quella della casa funeraria è un’idea che avevo in mente da tempo e rappresenta non solo un nuovo servizio fornito alle nostre comunità, ma anche una visione che evolve verso nuove esigenze, pur restando fedele ai valori radicati nella nostra agenzia di servizi funebri”.

Patrick, 50 anni, rappresenta la seconda generazione della famiglia Scandella e dal 1997 gestisce l’azienda avviata 44 anni fa da suo padre.

Mio papà Antonio è stato innovativo, perché partendo nel 1980 da impresario edile, ha portato avanti il progetto dell’impresa di onoranze funebri, facendo sacrifici e rinunce. Perché questo è un mestiere di rinunce, se lo si vuole fare in una certa maniera, con professionalità, andando incontro ai bisogni delle famiglie, cercando di essere loro vicini e di sollevarli da certe incombenze burocratiche nei momenti in cui piangono la scomparsa di un loro caro. È un mestiere che va fatto con rispetto verso gli altri. E io, seguendo l’esempio di mio padre, ho sempre cercato di farlo nel miglior modo possibile. Io reputo infatti il nostro lavoro una missione, per tutto quello che significa in termini di professionalità, serietà, educazione, riservatezza, discrezione ed empatia con le famiglie. L’impresario funebre entra nella casa delle famiglie e, secondo me, quando uno ti apre la porta di casa è come se ti aprisse la sua vita quotidiana; sta poi a te lavorare con il massimo rispetto e la massima coesione tra quelle che sono le esigenze di una famiglia e quella che è la tua capacità di lavoro”.

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RANZANICO – I sei mesi che ‘ribaltarono’ Ranzanico

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Fino a una manciata di anni fa i due uomini sedevano e lavoravano a pochi metri di distanza. Uno, Renato Freri, nell’ufficio del sindaco dotato di ampia vetrata, l’altro, Angelo Pizzighini, in quello destinato all’impiegato comunale, incarico che ricopriva da decenni. Poi, il primo è rimasto al suo posto, mentre il secondo è andato in pensione.

Il 2024 ha ribaltato la situazione. L’ex impiegato ha pensato che, pur non essendo più giovanissimo, avrebbe potuto fare ancora qualcosa per il suo paese, anche se in un altro ruolo. Ha lavorato sotto traccia, ha parlato e ha ascoltato, ha coagulato intorno a sé persone che volevano voltare pagina. E, in quest’opera di tessitura, ha avvicinato a sé anche alcuni che erano rimasti delusi dal secondo mandato del sindaco Freri. A questo proposito, non è un mistero per nessuno che anche l’ex sindaco Aristide Zambetti, predecessore di Sergio Buelli, a sua volta predecessore e rivale di Freri, si fosse un po’ allontanato da quest’ultimo e avvicinato all’ex impiegato del Comune. E, come lui, hanno fatto altri.

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ROVETTA – SAN LORENZO – Eleonora racconta il suo Manuel: “Il tennis, le nostre figlie, la malattia che l’ha cambiato. Ci siamo tenuti per mano fino alla fine”

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E che ne sanno
Gli altri che ti guardano
Non ti guardano come ti guardo io
Anche se ti mancano
Non ti mancano come ti manco io
Che non sono gli altri, sappiamo entrambi
Che c’è un filo rosso che ci unisce
Che non si vede, si capisce
”, un filo rosso che ora più che mai unisce Terra e Paradiso, dove Manuel Marchesi se n’è andato a 57 anni in un giorno di dicembre. Eleonora mi accoglie con un sorriso dietro la porta che si spalanca sul suo salone di parrucchiera a Clusone: “Sai, se sono qui è proprio grazie a Manuel che mi ha spronata, mi diceva che ero brava e avrei dovuto aprire la mia attività”. Eleonora che con Manuel ha vissuto un amore intenso nonostante i 17 anni che li dividevano, ma soltanto anagraficamente: “Non abbiamo mai sentito nessuna distanza, siamo sempre andati d’accordo”.

Gli occhi di Eleonora si riempiono di lacrime e nemmeno il rumore del phon in sottofondo riesce a nascondere la voce che si spezza quando affiorano i ricordi del suo Manuel: “Era bello come il sole, buono, sempre disponibile per tutti. Era molto preciso, adorava la pulizia in casa, se vedeva una briciola, partiva con la sua aspirapolvere e puliva tutto l’appartamento. E poi era molto riservato, anche io ho scoperto le donazioni all’associazione ‘Pigiama Hero’ per sostenere le famiglie dei bambini malati di tumore solo perché un giorno è arrivata una lettera a casa… lui era così, faceva tutto senza parlarne, aveva un cuore grande”.

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CLUSONE – Dall’area cani e al bar al nuovo parco al milione e mezzo di euro per la sicurezza del territorio all’illuminazione a led del centro storico

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Dopo l’oasi felina arriva anche l’area cani e arriva al nuovo Parco del Castello di Clusone, quello adiacente al cimitero. Un’area cani richiesta da più parti e che ora viene appaltata insieme al bar e ai bagni, insomma, prende forma un nuovo luogo di ritrovo a 360 gradi. E intanto si va a completare il percorso del Monte Polenta. “Saranno due le aree per i cani – commenta il sindaco Massimo Morstabilini una per cani di piccola e media taglia e l’altra per cani di taglia grossa. Un’area molto richiesta da più parti, abbiamo cosi pensato di rispondere a un’esigenza ben precisa della popolazione”. Per fine primavera i lavori saranno terminati.

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PEIA – LETTERA -“È da tanto che non abbiamo un medico… abbiamo paura di ammalarci e di non avere cure”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera che è arrivata alla nostra redazione. Il tema trattato è la scarsità di medici di base, fenomeno che colpisce anche il paese di Peia.

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Buongiorno,

Vi scrivo per parlarvi di un problema che a Peia abbiamo da molto tempo. Siamo senza medico, io e gli altri nonni abbiamo bisogno di ricette e visite e non possiamo fare tanta strada per andare da un medico. I nipoti o figli non possono sempre fare tanta strada per portarci. Non sappiamo se il nuovo sindaco sta facendo qualcosa, perché nel programma era la sua priorità, però non ne parla più. Pensiamo anche agli altri, perché la salute è per tutti.

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TAVERNOLA – IL RACCONTO – I 90 anni di Padre Leopoldo Cristinelli: “Quando andavamo per legna per la stufa del Curato”

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Ha compito 90 anni Padre Leopoldo Cristinelli, nato il 13 dicembre 1934. Pochi giorni prima, l’8 dicembre, ha ricordato i 64 anni di sacerdozio nel santuario dell’Adorazione a S. Benedetto del Tronto. Novant’anni vanno ripercorsi nella memoria. Nato il 13 dicembre 1934, manco a dirlo a Tavernola, in Via Valle, la vocazione gli viene trasmessa e coltivata dagli esempi che ha in casa, il fratello Aldo, ma poi dal clima del tempo. Artefice il Curato di allora, don Giuseppe Premarini, un vulcano di idee e iniziative che coinvolgono i ragazzi dell’oratorio: in realtà chiamarlo “oratorio” al tempo è azzardato, la casa del Curato era il vero oratorio e una stanza che dava sul portico a lato della chiesa parrocchiale. Il piccolo Leopoldo che la mamma chiama “Poldino” deve darsi da fare, come tutti in casa Cristinelli, e a lui spetta seguire gli animali, poche capre, poche pecore ma, il ricordo numerico è significativo, ben 83 conigli, su nel solaio. Ma capre e pecore vanno portate a brucare qualcosa ai bordi del bosco e il ragazzino alterna gli impegni scolastici con quelli di casa, la famiglia numerosa, deve pur sbarcare il lunario.

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PREMOLO – Pubblicati i bandi per l’assegnazione di premi e di agevolazioni ai cittadini. Particolarmente ricco il calendario delle iniziative di fine anno

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L’Amministrazione comunale si appresta a concludere il 2024 con gli ormai consueti bandi finalizzati ad agevolare i cittadini ed a promuoverne lo studio e l’attività sportiva. E’ infatti di questi giorni la pubblicazione dei bandi che riguardano le borse di studio agli studenti meritevoli; i contributi a sostegno delle attività commerciali e la partecipazione gratuita dei giovani ai corsi di nuoto ed alle discipline sciistiche.

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CLUSONE – Martina, pasticcera giovane ed entusiasta e la prestigiosa ricetta segreta ereditata dal fondatore Trussardi

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Nella sua pasticceria che si affaccia su Piazza della Rocca, dove ha appena finito di infornare l’ennesima teglia di ‘biscotti di Clusone’, Martina Oprandi, 26 anni, sprizza energia ed entusiasmo da tutti i pori: “Questo esercizio l’ho ritirato 3 anni fa, dopo averci lavorato per 5 anni come dipendente perché i titolari mi avevano assunto in seguito allo ‘stage’ che avevo fatto qui da loro una volta diplomata alla scuola alberghiera – spiega-. Il nome dell’attività? Ho ritenuto opportuno mantenere quello originale, perché si trattava di un negozio tradizionale ricco di una storia prestigiosa e anche perché il precedente proprietario ci teneva a dare continuità alla sua iniziativa commerciale. Certo ci ho pensato seriamente, avevo un po’ di timore ad assumermi una tale responsabilità, ma poi mi sono fatta coraggio, e di questa scelta non mi sono pentita, anzi, ora ne sono proprio contenta”.

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CASAZZA – L’assessore Valenti: “Casa Suardini e quelle ‘cosette’ da sistemare, Spazio Polis e il cantiere di Via Nazionale”

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Dopo la chiusura dei cantieri di Casa Suardini e dello Spazio Polis alle scuole Medie, i riflettori sono ancora puntati sull’intervento all’edificio di proprietà comunale di Via Nazionale, a pochi metri dal semaforo di Casazza. Si tratta di un cantiere che resterà aperto ancora alcuni mesi, fino alla metà del prossimo anno (deve essere infatti consegnato entro fine giugno 2025).

Come stanno procedendo i lavori? “Tutto procede regolarmente – sottolinea Laura Valenti, assessore a Cura del Territorio, Edilizia Pubblica e Privata, Manutenzione del Patrimonio ed Efficientamento Energetico – e in questo periodo si stanno scegliendo le finiture interne. Magari qualcuno può pensare che i lavori procedano lentamente, perché guardando l’edificio dall’esterno si vede ancora il rivestimento in legno, ma prima va fatto il cappotto e solo dopo verrà applicata la lamiera, che è quella che resterà visibile. In questa fase si sta lavorando soprattutto nei locali interni dell’edificio di Via Nazionale”.

L’assessore Valenti (che ricopre l’incarico tenuto nella precedente Amministrazione dal sindaco Renato Totis) sottolinea poi un aspetto interessante.  “A novembre abbiamo fatto una visita ai due cantieri di Via Nazionale e dello Spazio Polis insieme a esponenti delle minoranze. Sono stati infatti coinvolti in questa visita, accompagnati dall’architetto e da rappresentanti dell’impresa che hanno risposto alle loro domande.

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VILLONGO – Consegnate le borse di studio agli studenti meritevoli

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L’amministrazione comunale di Villongo ha consegnato le borse di studio ai ragazzi del paese che si sono distinti tra i banchi di scuola. Sono stati consegnati tre premi per gli studenti delle scuole medie, 25 borse di studio per gli studenti delle scuole superiori e 5 premi di laurea. Alcune borse di studio sono state erogate attraverso il tradizionale criterio ISEE + merito. Le restanti invece sono state assegnate valutando solo ed esclusivamente il merito.

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