Una protesta che nasconde qualcosa in più, un malessere covato per tutto l’inverno e che ora rischia di esplodere, non solo ai colli di San Fermo. La questione profughi in valle Cavallina inizia a diventare rovente e dopo la protesta simbolica di sabato 7 marzo ai Colli di San Fermo con l’occupazione della strada, in valle Cavallina ci si inizia a porre qualche domanda sulla gestione dei ragazzi arrivati dalla Libia e catapultati dal caldo africano al gelo orobico.