sabato, 11 Gennaio 2025, 18:59
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Verdellino: i carabinieri sequestrano oltre mezzo chilo di marijuana a casa di un pensionato

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I Carabinieri della Tenenza di Zingonia, nell’ambito di mirato servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, hanno denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio un 65enne originario della bergamasca.

Il controllo scaturiva da pregressa attività info-investigativa, nel corso della quale era emerso che l’uomo detenesse dello stupefacente nella villetta di sua proprietà. 

Durante la perquisizione delegata dalla Procura di Bergamo, i Carabinieri rinvenivano nella taverna n. 33 barattoli di vetro contenenti infiorescenze di marijuana già essiccate, dal peso complessivo di gr. 605, nonché numerosi semi di cannabis pronti per essere coltivati.

Nel giardino lo stesso aveva allestito una vera e propria serra, precedentemente utilizzata per la coltivazione della marijuana, al momento vuota viste anche le rigide temperature invernali. La stessa struttura era vigilata da telecamera.

Il pensionato, con precedenti penali connessi agli stupefacenti, riferiva di coltivare la sostanza per uso personale, aggiungendo di utilizzarla per una non meglio indicata invalidità, seppur sprovvisto di qualsiasi prescrizione o autorizzazione.

Nell’anno 2019 l’uomo era stato deferito dai Carabinieri di Zingonia per analoga circostanza. 

La sostanza è stata sottoposta a sequestro per i successivi accertamenti tecnici.

Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.

Frode fiscale, fatture false per 37 milioni di euro, perquisizioni in tutta Italia, anche a Bergamo

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I Militari della Guardia di Finanza e agenti della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia e sotto la direzione del Procuratore, dott. Calogero Gaetano PACI, stanno dando esecuzione ad un Decreto di perquisizione personale e locale e ad un Decreto di sequestro preventivo, relativi al provento illecito di una imponente frode fiscale, emessi dal GIP del Tribunale reggiano, dott. Luca Ramponi.
L’attività d’indagine, denominata TITANO, fa seguito a quanto già eseguito nello scorso giugno (sequestro di 6 milioni di euro ed 80 perquisizioni, nei confronti di 50 indagati), in cui era stata smantellata un’intera organizzazione dedita alla costituzione di società cartiere, riconducibili a soggetti residenti in provincia di Reggio Emilia e già coinvolti nell’indagine denominata “Billions”, che avevano emesso, nel periodo 2018 – 2022, fatture per operazioni inesistenti per circa € 62.000.000,00, a favore di società terze.
Il provvedimento di sequestro preventivo odierno – rivolto agli utilizzatori delle fatture false – è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 37 società presenti sul territorio nazionale e di 41 dei rappresentanti legali e/o amministratori delle stesse società, per le quali il Giudice ha statuito che, grazie alla frode fiscale perpetrata, hanno ottenuto oltre 12.000.000 di euro di profitto illecito.
Le società operano (e in taluni casi, operavano, dal momento che hanno cessato la loro attività) in diversificati settori economici, quali l’edilizia, il commercio all’ingrosso di imballaggi, l’abbigliamento, il commercio di software e computer. Coinvolte anche alcune società gestite da soggetti di etnia cinese, nella zona di Milano.
Al termine delle attività d’indagine è stato appurato che le 37 società interessate hanno utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per oltre € 37.000.000,00, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro, sono state effettuate n. 9 perquisizioni nei confronti dei soggetti (n. 5 persone fisiche e n. 4 società) che, sulla base dei riscontri investigativi eseguiti anche per mezzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, risultavano essere destinatari delle FOI emesse dalle società cartiere coinvolte, risultati di particolare interesse investigativo.
Complessivamente, l’operazione Titano vede coinvolte 50 persone fisiche indagate, società coinvolte in tutta Italia.
Nel corso di una perquisizione domiciliare a Gualtieri è stata rinvenuta una serra, ove venivano accuratamente coltivate circa 70 piante di marijuana.
Il detentore è stato arrestato in flagranza.

Ottavia Piana è fuori dalla grotta Bueno Fonteno

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Alle ore 2:59 del 18 dicembre i soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno raggiunto l’uscita della grotta Abisso Bueno Fonteno insieme alla barella con Ottavia Piana, la speleologa infortunatasi nel pomeriggio di sabato scorso.
“Le attività di soccorso – spiegano i soccorritori -, iniziate alla mezzanotte del 15 dicembre, si sono concluse in anticipo rispetto alle tempistiche stimate e hanno visto l’impiego di 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da 13 regioni italiane. Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta uscita dalla grotta, la barella è stata trasferita dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico in un’area in cui i Vigili del Fuoco hanno predisposto un punto idoneo al recupero dell’elisoccorso tramite verricello. La donna, una volta presa in carico dall’eliambulanza di AREU 118, è stata trasportata presso l’Ospedale di Bergamo.
Le operazioni di soccorso si sono protratte ininterrottamente per 75 ore. Si ringraziano per la collaborazione e il supporto AREU 118, la Prefettura di Bergamo, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale”.

A Natale e Capodanno sold out per Val Seriana e Val di Scalve

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Natale, Capodanno ed Epifania al completo per ValSeriana e Val di Scalve, a conferma dell’attrattività del territorio e di un trend in crescita ormai costante dal post-Covid.

Le previsioni per le vacanze natalizie sono molto positive – spiega Marco Migliorati, presidente di PromoserioLa stagione è partita e i dati turistici che rileviamo sono particolarmente incoraggianti per le nostre valli e per i nostri operatori: le strutture ricettive registrano un afflusso importante per il periodo a cavallo tra Natale e l’Epifania. Non solo sciatori, ma anche famiglie, gruppi di amici e coppie, appassionati di montagna, arte e cultura che qui trovano un giusto mix di esperienze per passare alcuni giorni di vacanza e relax. I nostri borghi propongono un calendario davvero densissimo di eventi culturali e artistici, visite guidate ed escursioni in natura, perfetti per tutti coloro che cercano una vacanza invernale senza sci. Per gli sciatori, invece, gli impianti e le piste hanno aperto la stagione con il fine settimana appena trascorso: l’augurio è che la stagione sciistica prenda il via in modo ancora più importante nelle prossime settimane, per gratificare gli sciatori in cerca di neve e i grandi sforzi degli impianti”.

 Sold out per gran parte delle strutture ricettive

Dopo Monte Pora, Donico e Colere, aperti già dal fine settimana dell’Immacolata, nel fine settimana sono entrati in funzione anche gli impianti di Spiazzi di Gromo e Valbondione grazie alla neve sparata dai cannoni (manca solo apertura di Selvino, che sarà comunicata a breve).

Per quanto riguarda gli alberghi, la Rete Infopoint Promoserio rileva un ottimo andamento generale, con alcune strutture al completo soprattutto sull’Altopiano di Selvino Aviatico e in Alta Valle, e altre nell’area di Castione della Presolana e dell’Altopiano che stanno registrando ottime richieste last minute. I pernottamenti sono in media di 4-5 notti, in crescita rispetto al 2023, e sono concentrati principalmente nel periodo tra Santo Stefano e l’Epifania. Il target è quelle di famiglie giovani con bambini piccoli, coppie e gruppi di amici. “La provenienza è nella maggior parte dei casi lombarda e del Nord Italia ma aspettiamo, come negli scorsi anni, il turismo straniero da Polonia, Germania e Francia per il periodo di febbraio e marzo: i gestori delle strutture sperano, come l’anno scorso, in nevicate copiose che facciano decollare la stagione appena iniziata”, prosegue Migliorati.

Anche i campeggi registrano una buona percentuale di richieste e prenotazioni per il periodo di capodanno. Qui la media di soggiorno si attesta sulle tre notti: la provenienza è principalmente di famiglie provenienti dalla Lombardia. Il periodo a cavallo del capodanno segna il sold out anche per B&B, locande e locazioni turistiche, scelti di prevalenza da famiglie e coppie provenienti dalla Lombardia, che soggiornano in media per 3-4 notti: il tutto esaurito è tra il 26 dicembre e il 4 gennaio. Un turismo di prossimità che in alcune strutture raggiunge anche la fascia dei giovani, che nelle “Magnifiche Valli” trovano un buon compromesso per organizzare una vacanza sulla neve. Ottimo il riscontro anche di ristoranti e agriturismi che nei giorni festivi registrano il tutto esaurito.

Nel complesso, anche gli Infopoint e gli uffici del territorio – conclude Migliorati– registrano dati di accesso e richieste importanti, soprattutto a Clusone dove numerose sono le presenze straniere anche da Giappone, Malta e Sud America. I visitatori chiedono in prevalenza per alloggi, aperture rifugi e comprensori, attività ed eventi. I dati confermano una positiva vitalità delle nostre località montane frutto di investimenti importanti e della professionalità dei tanti operatori. Il sold out di diverse strutture e le percentuali di occupazione sono davvero ottime e fanno ben sperare anche per il proseguimento.”.

Per restare aggiornati sulle aperture: https://www.valseriana.eu/eventi/aggiornamento-comprensori-sciistici/

Bueno Fonteno: ora i soccorritori sono nella parte conosciuta della grotta

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Proseguono le operazioni di salvataggio di Ottavia Piana all’interno della Grotta Bueno Fonteno. Queste le ultime novità comunicate dal Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico.

“I soccorritori con la barella hanno terminato il percorso nel ramo secondario della grotta – non esplorato – per ora ritrovarsi nella parte conosciuta della grotta. Le tempistiche di movimento sono scandite da un’ora e mezza di trasporto e un’ora di pausa per fornire assistenza sanitaria all’infortunata. Fino a questo momento sono stati impegnati 126 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno formato 5 squadre di soccorso: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire dei tratti che successivamente potrebbero risultare problematici – anche con l’utilizzo di piccole cariche esplosive. L’ingresso della sesta squadra è previsto per questa sera, quello della settima nella giornata di domani. I tecnici sono provenienti da Lombardia, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto. È previsto l’arrivo di ulteriore personale dalla Sardegna. Le condizioni dell’infortunata, costantemente monitorata dal personale sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico, sono stabili. Le comunicazioni tra l’esterno e l’interno della grotta sono garantite da un cavo telefonico che i soccorritori hanno posizionato lungo tutto il percorso delle operazioni di soccorso”.

Guardia di Finanza Bergamo: arrestati 4 imprenditori e sequestrati circa sei milioni di euro per bancarotta fraudolenta di una società bergamasca

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, nel corso della mattinata odierna, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari personali e reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo, per associazione per delinquere, per bancarotta fraudolenta e malversazione ai danni dello Stato. Nel complesso, sono 8 le persone raggiunte dai provvedimenti di sequestro e per 4 di loro è stata anche disposta la custodia cautelare in carcere.
L’indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo – ha pemesso di disvelare una ingente bancarotta fraudolenta, per distrazione e mediante operazioni dolose, posta in essere attraverso complesse operazioni commerciali, di una società operante nella bassa pianura bergamasca che, nel biennio antecedente all’avvio della procedura fallimentare (luglio 2022), aveva, tra l’altro, anche ottenuto finanziamenti garantiti dal Fondo per le piccole e medie imprese.
Il meccanismo fraudolento era particolarmente ingegnoso e prevedeva differenti modalità tra loro complementari, tutte magistralmente gestite da una consorteria criminale operante in territorio orobico.
Ad esempio, uno dei finanziamenti garantiti dallo Stato per un ammontare pari ad milione di euro, erogato tra il 2020 e il 2022, che invece di essere utilizzato per sostenere l’attività economica svolta dalla società è stato trasferito su conti correnti radicati presso istituti di diritto bulgaro, attraverso ingegnose operazioni finanziarie. Le somme sono state poi spese in Italia, dai sodali attraverso carte di credito emesse dagli istituti finanziari bulgari.
Inoltre, prima del fallimento, la società fallita aveva acquistato – ad un prezzo superiore rispetto al suo reale valore – un capannone ceduto da altre società condotte in modo occulto dagli stessi indagati, in modo da impoverire il proprio patrimonio a danno degli ignari fornitori. In altri casi, questa volta tramite fatture false, venivano creati dei crediti commerciali falsi, poi trasferiti a società di factoring per ottenere liquidità.
Nel corso delle indagini è emerso anche che uno dei sodali, nominato prima amministratore e poi liquidatore della società fallita, intuita la gravità delle attività illecite che si stavano svolgendo, ha cercato rifugio all’estero, dove tuttora si nasconde con il sostentamento economico degli altri indagati.
L’attività di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria del capoluogo orobico, testimonia, ancora una volta, l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto degli illeciti di natura economico-finanziaria e dei reati societari sul territorio a garanzia delle condizioni di concorrenza necessarie a tutela delle imprese.

Trasporto aereo commerciale irregolare. Sanzioni amministrative per 700.000 euro per 4 scuole volo della Lombardia

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La componente aerea della Guardia di Finanza della Lombardia ha svolto, in stretto raccordo con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, una rilevante azione di controllo presso le scuole di volo finalizzata a individuare eventuali illeciti in materia di trasporto aereo commerciale sul territorio regionale, con la finalità di assicurare la massima tutela ai passeggeri trasportati, ai terzi sorvolati e agli altri traffici aerei.
L’attenzione dei militari della Sezione Aerea di Varese e del personale di ENAC Malpensa è stata rivolta, in particolare, al contrasto dei servizi di trasporto passeggeri a titolo oneroso, quando resi da soggetti non autorizzati, in violazione degli obblighi prescritti dalla normativa europea in materia e dalle circolari emanate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Gli approfondimenti, svolti nei confronti di soggetti economici individuati con apposita analisi di rischio condotta dalle Fiamme Gialle, hanno fatto emergere una pratica, relativamente diffusa, consistente nella fornitura di servizi di trasporto aereo con scopo panoramico da parte di alcune scuole volo che, solo formalmente, li classificavano come “voli introduttivi”, in violazione delle linee guida emanate dalla European Union Aviation
Safety Agency e dall’ENAC.
In altri casi, invece, i medesimi servizi sono stati resi con apparecchi per il volo da diporto o sportivo (cc.dd. “ultraleggeri”), con i quali lo svolgimento di qualsiasi attività con scopo di lucro è vietato. Nel complesso, a fronte di sette attività di controllo amministrativo svolte in collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, in quattro casi sono state riscontrate irregolarità consistenti nell’effettuazione di voli panoramici in assenza delle prescritte autorizzazioni (il c.d. “Certificato di Operatore Aereo”) e in un caso
l’erronea tenuta dei documenti di bordo da parte di un comandante di aeromobile, ragioni per le quali i militari hanno contestato sanzioni amministrative per circa 700.000 Euro.
Le attività svolte dalle Fiamme Gialle confermano il costante impegno della Guardia di Finanza, attraverso il suo dispositivo aeronavale, per la tutela dell’economia legale e della sicurezza della navigazione, anche in chiave preventiva.

Bueno Fonteno, continuano le operazioni di recupero della speleologa: “E’ vigile e collaborativa”

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Continuano le operazioni di salvataggio della speleologa Ottavia Piana all’interno della Grotta Bueno Fonteno.

“Alle ore 13:30 di ieri pomeriggio (domenica 15 dicembre, ndr) – spiegano dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – l’infortunata è stata trasportata in un punto all’interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato. Alle 18:00 sono iniziate le attività di disostruzione del tratto più stretto nel quale la barella, per mano dei soccorritori, ha iniziato a muoversi poco dopo. Il tratto più stretto – alle ore 8:00 di questa mattina – non è ancora stato superato dalla barella e dai soccorritori. Dal termine del tratto più stretto all’uscita seguirà un lungo tragitto, sempre impervio ma più lineare. L’infortunata è vigile e collaborativa. All’interno della grotta sono presenti circa 20 soccorritori per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione dei meandri più stretti. Tra i soccorritori anche personale sanitario che si occupa di monitorare le condizioni sanitarie della donna. Le tempistiche di uscita sono ancora incerte, ma sicuramente lunghe”.

Qualità della vita: per la prima volta Bergamo in vetta alla classifica

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Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9ª), scendono di diverse posizioni: Milano è 12ª, Firenze 36ª e Roma al 59° posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, ma ci sono segnali positivi.

Bergamo è la città dove si vive meglio. Trento e Bolzano rispettivamente al 2º e 3º posto. In discesa le grandi città: Milano perde quattro posizioni, ma risulta prima in Affari e lavoro; Roma è al 59° posto, Napoli penultima. Firenze perde 30 posizioni ma è in testa per la Qualità della Vita delle donne, indice sintetico lanciato nel 2021.

La top 10 vede una predominanza delle province del Nord Est, con Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto tra le Regioni più presenti: Monza e Brianza (4ª) tallona il podio, seguita dall’altra lombarda, Cremona (5ª). Segue Udine, vincitrice dell’edizione 2023 e che, nel complesso, ha registrato performance positive anche quest’anno.

Tra le prime dieci spiccano anche Verona e Vicenza, attigue a livello geografico e anche in classifica, rispettivamente al 7° e all’8° posto. Proprio Verona, insieme alla già citata Cremona e ad Ascoli Piceno – 10ª, nonché vincitrice per la prima volta, della classifica di tappa dedicata a «Giustizia e sicurezza» – rappresenta la new entry di una top 10 che spicca soprattutto per l’assenza delle grandi aree metropolitane che negli ultimi anni hanno sempre avuto il ruolo di teste di serie nell’indagine del Sole 24 Ore.

L’unica presente, quest’anno, è Bologna: con all’attivo cinque medaglie d’oro in 35 edizioni, la città metropolitana emiliana si ferma al 9° posto, in calo di sette posizioni rispetto al 2023, quando si era attestata al secondo posto.

Il Sud fanalino di coda

A rimanere immutata rispetto agli anni passati è la marcata concentrazione delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica: la maglia nera, quest’anno, è Reggio Calabria, ultima tra le ultime.

Dalla posizione 83 del ranking in poi, infatti, è una sfilata di territori del Sud: città metropolitane come Catania (83ª), Messina (91ª), Palermo (100ª) e Napoli (106ª), ma anche realtà decisamente meno urbanizzate come il Sud Sardegna (93ª), le province di Enna (97ª) e Cosenza (102ª). Tra i peggiori piazzamenti dei territori del Nord, invece, si segnalano due province liguri: Imperia (79°), preceduta da Savona (69ª).

Se dalla fotografia il Mezzogiorno sembra un malato cronico, alcuni dati evidenziano però un cambio di marcia: il trend del Pil pro capite che premia Palermo, Caltanissetta e Nuoro; il valore tendenziale delle presenze turistiche, con Isernia, Frosinone ed Enna a registrare i valori più elevati.

L’aumento dell’attrattività sul piano economico, si accompagna a una maggiore accessibilità sul fronte dell’affitto o acquisto di immobili e a una minore inflazione, creando condizioni potenzialmente favorevoli per il futuro.

Le grandi città in discesa

Se i divari tra Nord e Sud della penisola sono ormai radicati, disuguaglianze non dissimili, di stampo soprattutto economico, dilagano nelle grandi città e aree metropolitane. Che scivolano in classifica sotto il peso di queste differenze.

Se c’è un fil rouge, inequivocabile, che lega i risultati dell’edizione 2024 della Qualità della vita è la scivolata, più o meno marcata, delle grandi città. Mete turistiche oppure centri economici e politici, le aree metropolitane perdono posizioni sotto il peso della frenata del Pil pro capite – che corre molto di più al Sud, rispetto ai grandi poli produttivi del Nord – e del crescente costo della vita.

In cima per presenze turistiche e sul fondo – quasi di conseguenza, in tempi di affitti brevi – per incidenza dei canoni di locazione sui redditi medi, aumento dell’inflazione e mensilità di stipendio necessarie ad acquistare 60 metri quadrati in città.

I divari sociali appesantiscono le metropoli

La fotografia 2024 della Qualità della vita nelle grandi città metropolitane è poco lusinghiera. Tra le meglio piazzate rimangono Bologna e Milano: la provincia emiliana, che ha vinto l’indagine ben cinque volte, l’ultima delle quali nel 2022, pur scendendo dal podio di sette posizioni, rimane nella top 10; Milano perde quattro posizioni rispetto al 2023 e arriva dodicesima, mantenendo la leadership nella categoria «Affari e Lavoro» e il terzo posto in «Ambiente e servizi».

Per trovare la successiva città metropolitana bisogna scendere di oltre venti posizioni e arrivare al 36° posto, dove si incontra Firenze (l’anno scorso in sesta posizione), che però mantiene una leadership importante: è prima nella quarta edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne.

Le altre arrivano a seguire: Cagliari è 44ª (-21), Venezia è al 46° posto, in calo di 14 sul 2023; Genova al 54°. Torino perde 22 posizioni e si ferma al 58° gradino, appena sopra la Capitale, Roma, che arriva 59ª, apripista di un Mezzogiorno concentrato nelle ultime posizioni: Catania (83ª, in salita di nove posizioni sul 2023), Messina (91ª), Palermo (100ª), Napoli (106ª) e Reggio Calabria (107ª). La migliore area del Meridione è Bari che, pur fermandosi al 65° posto, poco sotto Roma, aumenta di quattro posizioni tornando sopra i livelli del 2022.

Gli indicatori

La classifica è una media delle medie calcolata su 90 indicatori da fonti certificate (Istat, Banca d’Italia, Istituto Tagliacarne, Infocamere e molti altri), su base provinciale e rapportati alla popolazione residente, divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, salute e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. L’obiettivo è rappresentare un concetto multisfaccettato come quello della Qualità della vita indagandone i vari aspetti. Dei 90 indicatori fanno parte anche dieci indici sintetici che nel corso dell’anno sono stati pubblicati sul Sole 24 Ore: l’Indice del Clima, i tre Indici Generazionali (Qualità della vita di Anziani, Giovani, Bambini); l’Indice di Sportività, l’Indice della Criminalità; Ecosistema Urbano; l’Indice di Fragilità del Territorio; Icity Rank e l’Indice della Qualità della vita delle donne.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

Malore sul Monte Farno: muore 52enne di Gandino

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immagine di repertorio

Tragedia sul Monte Farno, a Gandino, nella mattinata di oggi, domenica 15 dicembre. Un malore improvviso non ha lasciato scampo a Silvano Campana, 52enne di Gandino. Erano passate da poco le 8 quando l’uomo, non lontano dal parcheggio, si è accasciato. Nonostante i tentativi di rianimarlo, per il 52enne non c’è stato nulla da fare. Oltre all’ambulanza e l’automedica, sul luogo era arrivato anche l’elisoccorso.