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Maturità 2023: Latino al Liceo Classico, Matematica allo Scientifico

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Maturità 2023: Latino al liceo Classico, Matematica allo Scientifico

Maturità 2023, ecco le materie che dovranno affrontare gli studenti di tutta Italia a partire dal 21 giugno. Latino al Liceo Classico, matematica allo scientifico.

Dopo tre anni scolastici in cui l’Esame di maturità ha visto rilevanti modifiche dovute al Covid, torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio; il colloquio – che parte dall’analisi di un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, ed è predisposto e assegnato dalla commissione – e deve accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. Le Commissioni d’esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni alla scuola.

Le materie della Maturità 2023 per i Licei

Il decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara prevede per la Maurità 2023 il Latino per il Classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione ad indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

Le materie per gli Istituti tecnici

Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; Economia aziendale e Geo-politica nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” e Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, per “Informatica e Telecomunicazioni”, Informatica e Telecomunicazioni per i rispettivi indirizzi; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Produzioni vegetali per gli indirizzi agrari, Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”.

Le materie per gli Istituti professionali

previgente ordinamento (esclusivamente nell’istruzione degli adulti) Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” articolazione Enogastronomia, Diritto e Tecniche amministrative della struttura ricettiva nell’articolazione Accoglienza turistica; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo “Servizi commerciali”; Tecniche di produzione e di organizzazione per l’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione Industria.

CASAZZA – Nicem, la regina del carbonato di calcio, volta pagina: i Birolini hanno ceduto al colosso svizzero Holcim

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All’inizio del territorio di Casazza (venendo da Bergamo), all’altezza della rotatoria che porta a Gaverina e al Colle Gallo, c’è una delle realtà industriali più importanti della Val Cavallina, la cui importanza va però ben oltre i confini bergamaschi. Stiamo parlando della Nicem Srl, l’azienda della famiglia Birolini che è leader nella produzione di carbonato di calcio nel Nord Italia con un fatturato netto nel 2022 di ben 12 milioni di euro.

Fino a qualche anno fa, però, era più facile notare la presenza di questa azienda, perché la montagna vicina portava i segni della vecchia cava da cui, da molti decenni, si estrae il carbonato di calcio. Negli ultimi anni questi segni sono meno evidenti, perché la dirigenza della Nicem ha deciso una quindicina di anni fa di porre fine alla cava a cielo aperto e di avviare l’estrazione del materiale nel sottosuolo; tra l’altro, per favorire il verde si è deciso di piantumare la vecchia cava, che oggi si presenta molto più verde che in passato.

L’attenzione all’ambiente è uno dei punti fermi della Nicem, fondata nel lontano 1971 da Luigi Birolini, che oggi ha 87 anni. Di recente lui e i suoi figli hanno deciso di ‘passare la mano’ cedendo l’azienda a Holcim Italia, branca italiana del colosso svizzero Holcim.

Ne abbiamo parlato con Tatiana, figlia del fondatore di Nicem. Lei si occupa della gestione della qualità, il fratello Valter segue la produzione e l’altro fratello Roberto è responsabile commerciale e amministrativo; papà Luigi è l’amministratore unico.

La nostra famiglia era proprietaria al 100% dell’azienda, ma abbiamo ceduto l’intera quota a Holcim Italia accettando la loro proposta”.

Siete stato voi a cercare loro o sono stati loro a contattarvi? “Non li abbiamo cercati noi, ma siamo stati contattati lo scorso anno e ci è stato sottoposto il loro interessamento per la nostra azienda. Abbiamo quindi preso atto della loro proposta e ci siamo interrogati sul futuro. Dato che all’interno della famiglia – spiega Tatiana – non c’era un ricambio generazionale, abbiamo ritenuto di cogliere questa opportunità. Io e i miei fratelli, infatti, abbiamo tutti due figlie, ma hanno scelto strade completamente diverse e non lavorano in azienda…

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ROVETTA – Marinoni e la scuola: “Arrivano la mensa (850mila euro) e la settimana corta. Aumenta il trasporto, ma…”

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Al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale guidata da Mauro Marinoni c’è il mondo della scuola. È proprio davanti ai genitori dei giovani rovettesi che ha presentato i progetti che nei prossimi anni cambieranno corpo e anima di Elementari e Medie. La mensa, la messa in sicurezza dell’edificio, la settimana corta e il trasporto sono soltanto alcuni di questi.

Partiamo dalla mensa: “Si tratta di un progetto complessivo di 850mila euro, di cui 650mila arrivati dal Pnrr. I lavori inizieranno prima dell’estate e si dovranno concludere entro settembre del 2024, perché sarà proprio in quell’anno scolastico che si ipotizza di passare alla settimana corta, quindi con due rientri pomeridiani, per la scuola Elementare. Ci tengo a sottolineare che la scuola viaggia da sola e ha la sua autonomia; avremo tempo durante quest’anno di capire cosa comporta questo passaggio. Durante la riunione pubblica la gente presente era numerosa e sembra essere per lo più d’accordo e orientata ad accogliere con favore la settimana corta, anzi, l’aspettativa era che si partisse già con il prossimo anno scolastico, ma non è possibile. Per quanto riguarda le scuole Medie è già in corso di sperimentazione il tempo prolungato con uscita alle 14 anziché le 13 su due classi prime e si valuterà insieme alla scuola se anche per loro si passerà al tempo prolungato per tutti”.

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Ranzanico, auto finisce nel lago: paura per un 20enne

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Ranzanico, auto finisce nel lago di Endine: paura per un 20enne

Un ragazzo di 20 anni è finito nel lago di Endine, all’altezza di Ranzanico, con la sua auto. E’ successo questa mattina, giovedì 26 gennaio, attorno alle cinque, quando stava rientrando dal lavoro. Fortunatamente per lui solo un grosso spavento.

Il giovane avrebbe perso improvvisamente il controllo della sua auto lungo via Nazionale, ma quando l’auto è finita nel lago, lui è riuscito ad uscire e raggiungere la riva per poi allertare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento volontari di Lovere, insieme a quelli della centrale di Bergamo e di Brescia che hanno estratto l’auto dalle acque del lago di Endine. Per le operazioni di recupero sono intervenuti anche i sommozzatori di Torino.

ALBINO – IL CASO – L’inverno demografico albinese, la popolazione invecchia, pochi fiocchi rosa e azzurri, tanti funerali

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In alcuni paesi la nascita di un bambino è accompagnata dal suono a festa delle campane della chiesa. Ovunque la scomparsa di una persona è invece segnalata dal triste rintocco delle campane a morto. Ebbene, ad Albino (sia nel capoluogo che nelle frazioni) si sentirebbero ben poco le campane a festa, perché il numero di nascite è piuttosto basso. Al contrario, quello delle morti è particolarmente alto. A questo proposito, i dati demografici ufficiali forniti dal Comune di Albino sul suo sito internet evidenziano un 2022 particolarmente grigio.

Partiamo dall’inizio. La popolazione albinese all’inizio del 2022 era pari a 17.610 unità, mentre al 31 dicembre 2022 era di 17.560 persone. Quindi ‘solo’ 50 residenti in un anno in un Comune così popoloso potrebbero sembrare un nonnulla, ma bisogna considerare che nel corso del 2022 il numero degli immigrati (che non significa necessariamente persone provenienti dall’estero, ma anche gente che ha lasciato altri paesi per andare ad abitare ad Albino…) è stato di 516, mentre gli emigrati (cioè chi se n’è andato dalla cittadina seriana) sono stati 469.

Il dato più interessante (e più negativo) è quello relativo al cosiddetto ‘saldo naturale della popolazione’, che consiste nella differenza tra i residenti nati nel corso dell’anno e quelli che sono morti. E, nel caso di Albino, il 2022 è stato particolarmente negativo perché a fronte di sole 110 nascite ci sono ben 207 decessi, praticamente il doppio.

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CASAZZA – Auditorium delle Medie rinviato… a giugno

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Una volta tanto ad essere ‘rinviati’ non sono gli studenti, ma le scuole, o meglio, i lavori agli edifici scolastici. Succede anche a Casazza, dove l’atteso intervento all’auditorium della scuola Media è stato spostato di alcuni mesi.

Lo aveva detto lo stesso vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Renato Totis, che in una recentissima intervista al nostro giornale aveva dichiarato: “La demolizione e la ricostruzione del nuovo auditorium è stata posticipata a giugno, in modo da attendere la fine dell’anno scolastico per avviare il cantiere”.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Zappella ha infatti deciso nelle scorse settimane di rinviare l’opera a causa di alcune criticità che l’impresa di costruzione ha scoperto nel corso di un sopralluogo all’edificio scolastico lo scorso dicembre…

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LOVERE – LETTERA – Ciclabile Poltragno-Colombera: “Un progetto sbagliato”

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Gentile redazione, di seguito un breve contributo sull’opera indicata in oggetto, a seguito dell’articolo letto sull’ultimo numero di Araberara. Vi chiedo cortesemente, se di vostro interesse, la pubblicazione. Vi ringrazio comunque e buon lavoro. Paolo D’Amico

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100.000 euro per mettere una pezza ad un progetto sbagliato. La ciclopedonale dal ridondante nome Luar-Pons Terraneus che collega per un irrilevante tratto ciclabile il quartiere Colombera alla rotonda di Poltragno non si avvia “verso la conclusione dei lavori nei primi mesi del 2023” come strombazzato da Lovereinforma. Al contrario, ci informa il sindaco di Castro, saranno necessari “100.000 euro di lavori ulteriori per mettere in sicurezza la pista, a causa di una crepa formatasi nella roccia” sovrastante la forra, chirurgicamente tagliata come da progetto approvato dalla Giunta comunale di Lovere.

Perché un progetto sbagliato? Lovere ha necessità urgente di una pista ciclabile che attraversi in sicurezza il territorio comunale da Poltragno al confine con il tratto già operativo di Costa Volpino. Questo per rispondere alle esigenze delle centinaia di ciclisti che percorrono quotidianamente le strade comunali e per attenuare il caos viabilistico che caratterizza la strada lacuale.

L’Amministrazione loverese, invece di programmare un intervento efficace e definitivo sull’intero percorso Poltragno-Costa Volpino, ha preferito, come sua consuetudine, investire una grande quantità di risorse economiche per il breve tratto che scende verso il quartiere Colombera.

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Traffico di droga in Europa: 43 misure cautelari e sequestri per oltre 4 milioni

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Traffico di droga in Europa: 43 misure cautelari e sequestri per oltre 4 milioni

I militari del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) e il Nucleo di polizia economico finanziaria di Brescia della Guardia di Finanza hanno eseguito, in Italia, Albania ed altri Paesi europei, 43 misure cautelari e sequestrato oltre 4 milioni di euro in un’ampia indagine in materia di traffico di stupefacenti.

I dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa del procuratore di Bergamo, alle 12.30 nel palazzo di Giustizia di Bergamo, in collegamento con l’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e l’Autorità giudiziaria albanese

PREDORE – Nasce un grande parcheggio pubblico in località San Rocco, vicino al cimitero, ecco il rendering

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Un terreno in località San Rocco di circa 900 metri quadrati, adiacente al Cimitero, si trasformerà in un parcheggio pubblico.

È stato così raggiunto uno degli obiettivi più importanti che il Comune si era prefissato – spiega il sindaco Paolo Bertazzolie cioè reperire un’area idonea ad adeguare la dotazione di parcheggi pubblici in una zona del nostro paese che ne risulta carente, soprattutto nel periodo estivo. È già in corso l’iter amministrativo per acquisire tutti i pareri degli Enti sovra-comunali necessari per l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo dell’opera che vedrà la realizzazione di 22 posti auto aggiuntivi. Se non ci saranno intoppi burocratici o imprevisti tecnici, il parcheggio sarà aperto al pubblico utilizzo a partire dalla fine della primavera, anche grazie a un finanziamento a fondo perduto di circa 50.000 euro che è stato concesso al Comune da parte della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi”.

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RANICA – 1903-2023… i 120 anni della Banda nata sul sagrato della chiesa

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120 anni e non sentirli. Una frase scontata, ma nient’affatto banale se riferita ad uno dei corpi bandistici più antichi, ma al tempo stesso più giovani (per l’età dei componenti) della Valle Seriana. Ci riferiamo al Corpo Musicale ‘Pietro Pellicioli’ che prende il nome da quello che è stato il suo storico maestro nella prima metà del Novecento.

L’inizio del 120° anno di attività della banda ranichese viene festeggiato sabato 21 gennaio nella palestra del paese con un concerto inaugurale diretto dal maestro Erina Ferrarini. Ma si tratta solo del primo atto di un lungo percorso che durerà alcuni mesi, durante i quali si rifletterà non solo sulla storia del corpo bandistico, ma anche e soprattutto sul suo presente e sul futuro, che sembra roseo grazie alla presenza di molti ragazzi che, con entusiasmo e passione, affiancano i bandisti più maturi mantenendo giovane e vivace l’antico gruppo musicale.

La presidente

Il corpo bandistico ranichese è guidato dalla presidente Simona Peroli: “Non è da molto che sono in carica. Il nostro è un gruppo molto giovane, composto per la stragrande maggioranza da giovani di 20/22 anni, da ragazzi di terza Media e delle Superiori e, addirittura, da due undicenni che vanno in prima Media. E poi, abbiamo 80/90 allievi nella nostra scuola di musica; una parte di questi compone la nostra Junior Band. Lo spirito della nostra Banda è perciò molto giovanile, perchè questi ragazzi tirano il gruppo con il loro entusiasmo. Per noi è stato importante saper coinvolgere un gran numero di ragazzi e giovani, perché alcuni anni fa il corpo bandistico si era ridotto di numero. Poi, con l’ingresso di queste nuove leve siamo arrivati a una trentina di componenti”.

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