mercoledì, 15 Gennaio 2025, 21:48
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Piazza San Marco, Trinità dei Monti, Piazzale Michelangelo: ecco la guida ai luoghi più romantici d’Italia

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Piazza San Marco a Venezia (Immagine: Michael Walker / Alamy)

Quando si parla dei luoghi più romantici al mondo, l’Italia occupa sicuramente un posto d’onore, forse appena dopo Parigi. Basta immaginarsi di fronte alla Fontana di Trevi, magari ascoltando una serenata, o di percorrere la Costiera Amalfitana in compagnia della propria dolce metà. E che dire di un brindisi in Piazza San Marco, sotto le stelle?

Come abbiamo scelto queste destinazioni? No, non siamo andati in missione segreta con i nostri partner a testare l’atmosfera di ogni luogo. Abbiamo scelto un metodo infallibile: il parere delle persone reali. Analizzando migliaia di recensioni su Tripadvisor, abbiamo monitorato parole chiave come “romantico”, “luna di miele” e “proposta di matrimonio”.

In base alla frequenza con cui sono state utilizzate queste espressioni, abbiamo valutato ciascuno dei seguenti luoghi secondo la nostra Scala del Romanticismo.

  • Amanti, prendete nota! Piazza San Marco è stata incoronata come il luogo più romantico d’Italia, ottenendo un punteggio del 2,15% sulla nostra Scala del Romanticismo, grazie a 813 recensioni che ne esaltano l’atmosfera perfetta per una fuga d’amore. Questo celebre punto di ritrovo a Venezia, rinomato per la sua bellezza senza tempo, è il luogo ideale per partire in gondola e scoprire i canali della città.
  • La celebre scalinata di Trinità dei Monti a Roma si è guadagnata il secondo posto sulla nostra Scala del Romanticismo, con un punteggio dell’1,81% e 419 recensioni che citano parole chiave romantiche, di cui ben 322 contenenti il termine “romantico”.
  • Ci dispiace dirlo, ma il Museo Cappella Sansevero a Napoli ha ottenuto un punteggio decisamente basso sulla nostra Scala del Romanticismo, con appena lo 0,02%. Solo quattro (quattro!) recensioni su 22.000 hanno menzionato le nostre parole chiave. Questo museo d’arte ospita opere straordinarie, tra cui dipinti e sculture, ed è generalmente molto apprezzato.
  • Al terzo posto della nostra lista troviamo Piazzale Michelangelo, con un punteggio dell’1,76% sulla Scala del Romanticismo. Ben 444 recensioni lo definiscono romantico, e 68 menzionano addirittura la parola “matrimonio”. Questa piazza, affacciata su Firenze, offre una vista mozzafiato sull’intera città, dal Duomo al Ponte Vecchio e ad altri monumenti iconici.
  • Ci dispiace dirlo, ma il Museo Cappella Sansevero a Napoli ha ottenuto un punteggio decisamente basso sulla nostra Scala del Romanticismo, con appena lo 0,02%. Solo quattro (quattro!) recensioni su 22.000 hanno menzionato le nostre parole chiave.
  • Al penultimo posto della nostra classifica, la Valle dei Templi ha ottenuto solo lo 0,09% sulla Scala del Romanticismo. Solo otto recensioni su 18.000 hanno usato una delle nostre parole chiave, con “fidanzati” come termine più citato.

La poetessa moriva 15 anni fa il 1° novembre. Alda Merini: “Vedo poco per il troppo pianto…”. “Raccontano di me un sacco di fesserie…”

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“Più bella della poesia è stata la mia vita” (inserto staccabile con poesie e aneddoti inediti)

La bocciatura in italiano, la casa sui Navigli: “Senza riscaldamento”, poeta senza penna

Un rapporto durato anni quello tra il nostro giornale e Alda Merini. Un rapporto di amicizia particolare. Telefonate a qualsiasi ora del giorno o della notte. Poesie dettate. Incontri. Sorrisi. Pianti. Aneddoti. Un rapporto che continua ora con il fratello Ezio, depositario e custode del mondo di Alda. E ora che sono passati 15 anni tondi dalla sua morte, era il primo novembre 2009, abbiamo pensato di fare un regalo ai nostri lettori, un inserto staccabile dove trovare quel mondo poetico che solo Alda sapeva trasmettere. Poesie, alcune inedite, aneddoti, storie, ricordi, foto. Ecco, per voi. Se vi va, in edicola insieme ad Araberara ‘Più bella della poesia è stata la mia vita’.

 ‘La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia’. Quindici anni dopo. O forse solo una manciata di vento, di poesia, di sussurri, di stupore, di meraviglia. Fuori dal tempo. Dentro l’emozione. Alda Merini ha fatto armi e bagagli (quindi parole & poesia) e si è trasferita in cielo il 1° novembre di 15 anni fa, il giorno dei Santi, non un giorno qualsiasi, lei che era nata in un altro giorno particolare, il 21 marzo, quando la primavera sboccia e sembra pronta a buttare addosso strofe di poesia al mondo.

In questi giorni mucchi di parole fuoriescono da tutte le parti, cosi come le sue poesie, gente che si ricorda di lei, che la racconta, che la immagina, che la pensa. O che ne so. Lei che non amava molto i giornalisti (‘raccontano su di me un sacco di fesserie’), lei che quando era piccola in una nebbiosa serata invernale aprì la porta a un uomo con il cappello in mano, era Salvatore Quasimodo, che voleva conoscere questa ragazzina poetessa che incantava, lei lo guardò e senza pensarci su troppo gli buttò addosso quello che sentiva: “Tu sei grande, ma io diventerò più grande di te”.

Già, Alda era una tempesta, come le sue poesie, i suoi aforismi ‘vedo poco per il troppo pianto’. Chi ha lo stesso sguardo ma vede ancora anche attraverso le frasi di Alda è Ezio Merini, che ha gli stessi occhi di Alda.

Ezio è il fratello di Alda, classe 1943, 12 anni di meno, Ezio che a Clusone è di casa, era di casa fino a poco tempo fa, lui che ci è finito per caso un giorno del 1995 e si è innamorato di quel centro storico che sembra inghiottire la valle e arriva in cielo.

Ezio che è cresciuto nelle case di ringhiera dei Navigli, con Alda, lui che era il suo confidente, lui che si incazzava, lui che sorrideva e lui che alla fine allargava le braccia: “Perché lei era così, altro non ci potevo fare, la lasciavo fare”.

Bocciata in… italiano

Alda nasce il 21 marzo del 1931 in viale Papiniano, papà Nemo era un funzionario assicurativo e mamma Emilia casalinga: tutti e due nati nel 1901. “Papà era l’intellettuale di famiglia, aveva studiato alla scuola tecnica Cesare Correnti, Alda era una bambina intelligente, dotata di una memoria incredibile, ma i suoi studi si fermarono alle prime tre classi della scuola di avviamento al lavoro ‘Laura Mantegazza’, perché venne bocciata all’esame di iscrizione al liceo classico Manzoni, non raggiungere la sufficienza nella prova d’italiano, un po’ come Einstein in matematica e Verdi che a 18 anni venne respinto all’esame di ammissione al Conservatorio. Alda cadde in una violenta depressione e pensò di entrare in convento, e non fu facile farle cambiare idea. Nel frattempo studia pianoforte e musica, altra sua grande passione, era anche un brutto periodo, siamo nel 1943, c’era la guerra e Milano fu bombardata tre volte, Pippo (l’aereo che lanciava bombe incendiarie) distrusse la nostra casa: io stesso nacqui in cantina, la nostra famiglia fu costretta a sfollare prima a san Salvatore Monferrato e poi a Cerano in attesa che finisse la guerra. Al ritorno a Milano papà trova in Via Ripa Ticinese un ex deposito di stracci con due stanzoni, senza bagno e senza riscaldamento e li ci accampammo in attesa di qualche cosa di meglio, ma non ci saremmo più mossi”.

I Navigli

I Navigli diventano e restano la casa e il guscio ma anche le ali di Alda:  “La nostra casa erano i Navigli, erano e sono la nostra casa anche se non ci abitiamo più. Ricordo che Alda mi teneva sulle ginocchia da piccolo, ricordo la casa di Riva Ticinese, ricordo quegli anni con addosso la voglia di vivere che prendeva il sopravvento su tutto”.

E come è nata la poesia di Alda? “Ha sempre scritto, ce l’aveva dentro, A 10 anni vinse il premio Piccola Poetessa d’Italia, ricordo che vinse 1000 lire dalla regina Maria Jose”.

Ezio è una miniera di aneddoti e quando li racconta è come se fosse ancora lì: “Una sera eravamo a casa, era buio, autunno, bussano alla porta, mio padre va ad aprire, vede un uomo sull’uscio e gli dice in milanese ‘lu chi l’è?’. Era Salvatore Quasimodo, premio Nobel, voleva conoscere chi scriveva quei versi che aveva trovato in giro, le poesie di Alda”.

E Alda? “Alda era una ragazzina ma aveva già il carattere che l’ha accompagnata tutta la vita, sicura di sé, ricordo quella frase, gli disse: ‘tu sei grande, ma io sarò più grande di te’. Lei era così, è sempre stata così, diretta, sfrontata, sicura”.

“Il Gobbo”

Ezio gira e rigira nel cuore i ricordi della sua Alda, si ferma, ricomincia: “La poesia che preferisco di Alda è il Gobbo”. Ezio si tocca i capelli, sorride e la recita tutta d’un fato: “Dalla solita sponda del mattino, / io mi guadagno palmo a palmo il giorno: / il giorno delle acque così grigie,/ dall’espressione assente. / Il giorno io lo guadagno con fatica / tra le due sponde che non si risolvono, / insoluta io stessa per la vita…/  e nessuno m’aiuta. / Ma viene a volte un gobbo / sfaccendato, / un simbolo presago d’allegrezza / che ha il dono di una strana profezia. / E perché vada incontro alla promessa / lui mi traghetta sulle proprie spalle”.

Ezio ricomincia: “Alda era così, spiazzava coi versi, con la vita, ho letto tante cose di lei e ho capito che pochi la conoscevano veramente. Del resto non faceva niente per farsi conoscere, lei era com’era e basta, pensa che aveva un’insufficienza in lettere a scuola”.

Un tema “enorme”

Un po’ come Einstein che era stato bocciato in matematica. Ezio sorride: “Già, ti racconto un aneddoto. Io studiavo al Carlo Cattaneo, avevo una bravissima insegnante di lettere, Anna Rizzi, era anche vice preside, una persona che amava l’italiano e che ha contribuito a farlo conoscere e apprezzare in tutta Italia. Bene, era la mia insegnante e un giorno ci dice di scrivere un compito dal titolo ‘ciò che vi è capitato’. Era il 1955, io torno a casa e chiedo ad Alda di aiutarmi, solitamente allora compiti di questo tipo erano lunghi dalle 10 alle 12 pagine…

 

 

 

Treviglio – in un’ortofrutticola lavoratore in nero e senza fissa dimora

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Nella mattinata dell’11 novembre, i Carabinieri militari della Stazione Carabinieri di Treviglio, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bergamo, impegnati in una più ampia azione di contrasto al lavoro “sommerso”, procedevano al controllo di un’attività ortofrutticola trevigliese. Gli accertamenti permettevano di appurare l’impiego di tre lavoratori di cui uno assunto irregolarmente, privo di documenti e permesso di soggiorno sul territorio nazionale, nonché la mancanza sul posto di lavoro di alcuna documentazione obbligatoria per la sicurezza dei lavoratori stessi.  Veniva rintracciato sul luogo di lavoro un lavoratore “in nero” privo di documenti personali, il quale, accompagnato in Caserma e sottoposto a fotosegnalamento, veniva identificato in un egiziano 22enne, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale, disoccupato, censurato, deferito per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

A carico del titolare dell’esercizio commerciale venivano elevate alcune sanzioni amministrative, quali la sospensione dell’attività per la presenza e l’impiego del suddetto lavoratore irregolare e per la mancanza sul luogo di lavoro del documento di valutazione rischi. Lo stesso titolare dell’attività veniva deferito per aver impiegato quel lavoratore privo di permesso di soggiorno.

 

Lovere, il 30 novembre si accende ‘Il Borgo della Luce’

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A Lovere il 30 novembre si accende il Borgo della Luce con le opere delle artiste locali.
Nella foto il Borgo della Luce 2023

L’illuminazione delle facciate dei palazzi seguirà il calendario dell’Avvento: a partire da sabato 30 novembre e per i tre sabati successivi si illuminerà una porzione delle facciate degli edifici, fino ad avere sabato 21 dicembre la completa accensione dell’illuminazione artistica.

Novità principale il coinvolgimento di artiste locali: si è infatti consapevoli che le proiezioni possano rivestire un’importante vetrina, perché crediamo fortemente a chi dona la propria professionalità al territorio. Un grazie speciale quindi alle tre artiste – Antonella Adamo, Clara Grassi e Martina Paletti – che hanno realizzato le grafiche per raccontarci la loro idea di Natale con personaggi e particolari calligrafici che impreziosiranno Palazzo Tadini, Piazza Garibaldi e Piazza Tredici Martiri fino al 6 gennaio 2025.

Inoltre, torneranno proprio nel cuore del nostro borgo, in Piazza Vittorio Emanuele II i principali simboli natalizi: ci saranno l’albero decorato dai bambini delle scuole primarie con materiali di riciclo e la capanna realizzata dal gruppo scout con le statue della natività realizzate dai giovani dell’oratorio. L’accensione dell’albero è prevista per sabato 30 novembre alle ore 17.30.

Sul fronte luminarie, verranno ampliate e impreziosite le classiche istallazioni con l’illuminazione del viale dei tigli per creare una passeggiata romantica e quasi fiabesca, oltre al posizionamento di quattro gnomi giganti in Piazza Tredici Martiri perfetti per divertire i più piccoli e per catturare tanti ricordi!

Infine,tutti i weekend saranno organizzati eventi nelle principali zone del paese, in grado di coinvolgere tutte le fasce di popolazione.

Per maggiori informazioni sulle artiste che hanno firmato l’edizione invernale del progetto:

• Clara Grassi:
https://clara-grassi-shop.myshopify.com
FB claragrassiofficialpage | IG clara_grassi_illustrator

• Antonella Adamo:
FB antonella.adamo.549 | IG ink_line22

• Martina Paletti:
IG martinapaletti_

LA STORIA – Orobie Gin, che ha in sé i profumi e le note aromatiche del bosco. Pietro Scandella: “È un London Dry, perciò non vengono aggiunti aromi artificiali, ma…”

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Le Alpi Orobie, maestosa cornice che circonda le nostre valli. Lasciati trasportare dall’emozione di esplorare antiche tradizioni, saperi e mestieri che vengono tramandati di generazione in generazione. Padri dei nostri padri coltivarono questi terreni con la fatica e il duro lavoro per ottenere gli stessi prodotti che oggi utilizziamo nella distillazione del nostro gin. Assaporerai l’essenza autentica del nostro territorio, dove l’innovazione è il ritorno alle origini”.

Queste frasi fanno da sfondo a un prodotto nato alcuni anni fa dall’ingegno e dalla passione, dall’amore per la propria terra e dai prodotti del territorio della Valle Seriana.

Pietro Scandella, che gestisce il Parco Res e fa parte della famiglia titolare del Ristorante La Baitella, ci accompagna alla scoperta di questo prodotto, l’Orobie Gin.

L’idea di produrre il gin è nata nel periodo del Covid quando, insieme a degli amici, anch’essi baristi della zona, ci siamo detti: ‘continuiamo a vendere i prodotti di tutto il mondo, dai che facciamo qualcosa di particolare, un prodotto nostro, locale ed autentico’. E abbiamo iniziato con il pensare ad un gin, perché di solito, quando qualcuno arriva in Valle Seriana ed entra in un locale, chiede spesso al barista: ‘che gin hai?’. E proporre determinati prodotti che non sono del territorio – spiega Pietro – non dico che ci desse fastidio, ma ci sembrava assurdo. Per questo ho proposto: ‘facciamo un prodotto locale, con botaniche locali’.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 1° NOVEMBRE

Val di Scalve, Rovetta, Lago di Endine: pioggia di soldi, milioni di euro in arrivo

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Grazie all’incremento della dotazione finanziaria di quasi 19 milioni di euro approvato il 23 settembre dalla Giunta regionale, con un decreto dell’11 novembre Regione Lombardia ha provveduto allo scorrimento della graduatoria della manifestazione d’interesse per la selezione delle nuove Strategie per lo sviluppo delle Valli prealpine. Viene così garantito il completo scorrimento della graduatoria e il finanziamento delle ulteriori 8 Strategie ammesse. Lo annuncia l’assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia, Massimo Sertori.

“Proseguendo concretamente nella nostra azione a favore delle Valli Prealpine – ricorda l’assessore Sertori – abbiamo operato per trovare, riuscendoci, le risorse per finanziare tutte le proposte progettuali avanzate dai territori. Siamo quindi ora nelle condizioni di garantire il pieno sostegno economico a tutte le Strategie presentate nella manifestazione di interessi anche per le 8 proposte precedentemente ammesse, ma non finanziate”.

Le 8 Strategie che vengono finanziate sono:

– ‘Val di Scalve 2025’ (capofila la Comunità montana Val di Scalve/BG) – contributo regionale concesso 3.145.631,55 euro;

– ‘Dal lago alla montagna: natura, storia e sport’ (capofila la Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio/CO) – contributo regionale concesso 3.137.375,84 euro;

– ‘Altopiano delle famiglie’ (capofila il Comune di Rovetta/BG) – contributo regionale concesso 2.663.180,95 euro;

– ‘Comunità sostenibili: supporto allo sviluppo ambientale e ai servizi di prossimità in Valle Sabbia e alto Garda’ (capofila Comunità montana di Valle Sabbia/BS) – contributo regionale concesso 1.121.583 euro;

– ‘Strategia di sviluppo locale ‘I laghi in bicicletta’’ (capofila Comunità montana del Piambello/VA) – contributo regionale concesso 1.464.656 euro;

– ‘Progetto integrato rivolto alla riqualificazione e all’ampliamento delle infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile ai fini di incentivare ulteriormente lo sviluppo dell’area’ (capofila Comune di Endine Gaiano/BG) – contributo regionale concesso 3.136.291,99 euro;

– ‘Antica via delle genti – integrazione e potenziamento di percorsi escursionistici, itinerari turistici, aree attrezzate, percorsi segnalati e loro messa in rete’ (capofila Unione dei Comuni Lombarda Prealpi/VA) – contributo regionale concesso 1.136.003 euro;

– ‘Valle Trompia green mobility: itinerari sostenibili per la mobilità e il turismo’ (capofila Comunità montana Valle Trompia/BS) – contributo regionale concesso  3.115.000 euro.

“Avvieremo nel breve – spiega l’assessore – le interlocuzioni con gli Enti per il perfezionamento dei documenti al fine della loro sottoscrizione”.

“Con il finanziamento delle 8 Strategie – conclude Sertori – Regione Lombardia conferma la sua attenzione alla valorizzazione dei territori montani e delle Valli Prealpine sostenendo progetti che ne promuovono la fruizione durante tutto l’anno e ne favoriscono lo sviluppo anche economico e sostenibile. Si tratta di progetti che fanno vivere la nostra Lombardia, la rendono ancora più attrattiva e lo fanno con attenzione ad ambiente e tradizioni, in piena ecosostenibilità”

 

 

Seriate: deteneva stupefacente in garage, arrestato dai carabinieri

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Erano ormai alcuni giorni che i Carabinieri della Tenenza di Seriate avevano notato, proprio accanto alla loro Caserma, un grande via vai di persone che, giunte in prossimità di un piano interrato adibito a garage, vi facevano accesso per poi dileguarsi rapidamente subito dopo; il tutto lasciava intuire una possibile attività di spaccio di stupefacenti.

Le supposizioni dei militari trovavano valide conferme allorquando, nella tarda serata di Sabato 08 Novembre, decidevano di appostarsi nei paraggi del luogo individuato e, dopo aver visto giungere l’ennesimo possibile acquirente, lo seguivano con discrezione all’interno del luogo sotterraneo, notando che si dirigeva verso un box lasciato aperto ed ove si rilevava la presenza di un uomo in chiaro atteggiamento di attesa.

L’immediato intervento permetteva di identificare i due soggetti ed appurare che colui che era all’interno del box era l’effettivo proprietario dello stesso, nonché soggetto noto ai militari per trascorse vicende giudiziarie; nell’occasione questi risultava intento a confezionare una dose di cocaina.

Dopo un primo tentativo di spiegazioni dell’incontro finalizzato alla possibile vendita di sigarette, i militari decidevano comunque di eseguire un’accurata perquisizione locale che permetteva di rinvenire nell’auto del proprietario dell’immobile due panetti di hashish confezionati per un peso complessivo di grammi 202 circa, nonché gr. 0.20 di cocaina, materiale per il confezionamento e bilancino di precisione.

Per il 49enne italiano del luogo scattava l’immediato arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. All’esito del rito direttissimo il Giudice per le Indagini Preliminari convalidava l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero presso la Tenenza di Seriate.

 

Clusone e Nembro, fondi dalla Regione per riqualificare gli impianti di atletica leggera

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Fondi da Regione Lombardia per riqualificare gli impianti di atletica leggera di Clusone e Nembro.

Regione Lombardia destina quasi un milione di euro a favore di due strutture sportive della Valle Seriana, grazie all’Accordo Locale Semplificato (ALS) che finanzia interventi locali in linea con le politiche regionali. A darne notizia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiavi.
In particolare, il Centro Sportivo Comprensoriale Vittore Lazzarini di Clusone, noto come “Prati Mini”, riceverà 900.000 euro, mentre il Centro Sportivo Saletti di Nembro avrà un contributo di 65.000 euro.
L’intervento al Centro “Vittore Lazzarini” di Prati Mini, a Clusone, prevede l’ampliamento della pista di atletica leggera, con l’aggiunta di due nuove corsie che porteranno la pista da 6 a 8 corsie. Grazie a questo miglioramento, la struttura potrà ottenere la classificazione “A” dalla FIDAL, qualificandosi per eventi di livello superiore. Inoltre, le attuali torri-faro saranno sostituite con impianti di illuminazione a LED, garantendo un significativo risparmio energetico. Il costo complessivo dell’intervento è di 1.130.000 euro, con un contributo da parte di Regione Lombardia di 900.000 euro, suddiviso in tre anni: 450.000 euro nel 2024, 270.000 euro nel 2025 e 180.000 euro nel 2026.
A Nembro, presso il Centro Sportivo Saletti, è previsto un intervento per la costruzione di una vasca di accumulo delle acque meteoriche, al fine di preservare in buono stato sia la pista di atletica che il manto erboso dei campi da calcio adiacenti. Il centro di atletica leggera “Città di Nembro”, quinto per importanza a livello nazionale, sarà così potenziato. La riqualificazione avrà un costo di 130.000 euro, con un contributo di Regione Lombardia pari a 65.000 euro, ripartiti in due tranche: 32.500 euro nel 2024 e 32.500 euro nel 2025.
“La Valle Seriana si conferma patria dell’atletica leggera diventando sempre più un punto di riferimento per le competizioni nazionali e internazionali, anche grazie al prezioso supporto della FIDAL – ha commentato il Consigliere Regionale Michele Schiavi, vicepresidente della Commissione Territorio e Infrastrutture – Da diversi mesi stavamo lavorando a questo accordo e, grazie alle risorse di Regione Lombardia, l’impianto Prati Mini di Clusone (di proprietà della Comunità Montana Valle Seriana) diventerà strategico, non solo per le società del nostro territorio, ma anche per sviluppare ancora di più il turismo sportivo, favorendo la destagionalizzazione dei flussi turistici legati alle competizioni”.
“Un ringraziamento – conclude Schiavi – agli amministratori e ai tecnici dei Comuni di Nembro e di Clusone, alla Comunità Montana Valle Seriana e al Sottosegretario Federica Picchi che, fin da subito, ha compreso la strategicità e l’importanza di questi interventi”.
“Sono estremamente soddisfatto per il finanziamento regionale da 900.000 euro destinato alla struttura sportiva dei Prati Mini di Clusone”, afferma il presidente della Comunità Montana della Valle Seriana, Giampiero Calegari. “Questo intervento permetterà di organizzare eventi con una portata internazionale. Voglio inoltre sottolineare che, in qualità di ente proprietario, la Comunità Montana contribuirà con 100.000 euro a supporto di questi lavori. La sinergia con Fidal e la collaborazione delle società sportive locali daranno sicuramente un ulteriore impulso allo sviluppo del nostro settore sportivo e turistico”.
“Esprimo grande soddisfazione – afferma il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini – per il contributo di Regione Lombardia, che ci permetterà di realizzare un intervento fondamentale ai Prati Mini di Clusone, con l’aggiunta di due nuove corsie. Questo finanziamento non solo migliorerà la fruibilità della struttura, ma rafforzerà anche la nostra capacità di ospitare eventi sportivi di livello, anche internazionale. Un’opera con indubbie ricadute anche sulla ricettività. Un passo importante per la crescita del nostro territorio, che dimostra come la collaborazione tra enti locali e Regione possa dare risultati concreti per la comunità. Ringrazio la Regione, il sottosegretario allo Sport Federica Picchi, l’ex sottosegretario (attualmente europarlamentare) Lara Magoni e il consigliere regionale Michele Schiavi, per il sostegno e mi impegno a continuare a lavorare per valorizzare al meglio le nostre risorse sportive e turistiche”.

CSV Bergamo e ODCEC Bergamo alleati delle organizzazioni non profit del territorio nel cambio di regime IVA

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L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo (ODCEC Bergamo) e il Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo ETS (CSV Bergamo ETS) hanno siglato un protocollo d’intesa, della durata di 12 mesi, per promuovere e supportare il mondo del volontariato e delle organizzazioni non profit nella provincia di Bergamo.

A firmare l’accordo, nella mattinata di mercoledì 6 novembre, sono stati Oscar Bianchi, presidente di CSV Bergamo ETS, e Francesco Geneletti, presidente dell’ODCEC Bergamo.

La partnership nasce con l’obiettivo di offrire servizi di supporto tecnico, consulenziale e formativo alle organizzazioni non profit, al fine di accompagnarle in un contesto normativo e fiscale in continua evoluzione. A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, entreranno in vigore le nuove disposizioni sul regime IVA per gli enti associativi previste dall’art 5 commi 15 quater, quinquies e sexies del decreto-legge n. 146/2021. In particolare, il regime IVA per tali enti passerà dall’attuale “esclusione” a quello di “esenzione”.

Questo cambiamento non comporterà effetti economici significativi per le organizzazioni non profit, ma imporrà un notevole aumento degli adempimenti amministrativi da gestire: le operazioni soggette a IVA esente richiederanno, per gli enti coinvolti, l’acquisizione dello status di soggetti passivi IVA (se non già in possesso) e la necessità di aprire una partita IVA e di procedere con fatturazione, registrazione e dichiarazione delle operazioni interessate.

Per tali ragioni, CSV Bergamo e ODCEC Bergamo hanno deciso di collaborare, promuovendo l’offerta alle organizzazioni non profit di una prima consulenza gratuita per verificare gli obblighi fiscali specifici. Qualora, a seguito della consulenza, dovesse emergere la necessità di ulteriori servizi, verrà stabilito un accordo professionista-cliente tra il commercialista e l’organizzazione interessata.

Diverse sono le attività previste dal protocollo. Le parti si impegnano a organizzare da 7 a 14 seminari formativi gratuiti in diverse aree della provincia, rivolti alle organizzazioni non profit, per approfondire le novità normative sul regime IVA. Oltre a ciò, CSV Bergamo svolgerà un servizio di matching professionale, facilitando il contatto tra le organizzazioni e i commercialisti qualificati dell’ODCEC, offrendo un aiuto concreto a chi necessita di adeguamenti specifici.

Inoltre, verrà garantito un supporto informativo continuativo, attraverso un sistema di risposte a quesiti e dubbi sollevati dalle organizzazioni non profit, per facilitare la risoluzione di questioni giuridiche e fiscali legate alle recenti normative.

«Rientra nel compito istituzionale dei CSV quello di qualificare l’azione dei volontari e delle organizzazioni, anche aiutandoli a rispondere in modo adeguato alle evoluzioni normative come accaduto nel recente e delicato passaggio della Riforma del Terzo Settore – ha dichiarato Oscar Bianchi, presidente di CSV Bergamo ETS –. La novità in materia di IVA che ci troviamo ad affrontare oggi necessita da un lato di esercitare una funzione di advocacy per evidenziare a livello nazionale l’impatto che i nuovi provvedimenti avranno sulla vita delle organizzazioni, ma allo stesso tempo ci chiede di costruire alleanze sul territorio che coltivino le condizioni per garantire un sostegno più ampio alle organizzazioni. Siamo davvero felici che, ancora una volta, ODCEC sia al nostro fianco per sostenere il volontariato bergamasco nell’attrezzarsi di fronte ai nuovi adempimenti».

«Con i suoi oltre 1.744 iscritti, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Bergamo è un punto di riferimento fondamentale per il tessuto economico e sociale della provincia – ha commentato Francesco Geneletti, presidente di ODCEC Bergamo –. Siamo entusiasti di mettere le competenze dei nostri professionisti al servizio delle organizzazioni non profit, in un momento cruciale in cui si trovano ad affrontare cambiamenti normativi rilevanti».

VILLONGO – Il piccolo Nicolò, il tumore e una gara di solidarietà sul web

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Il piccolo Nicolò sta combattendo contro un tumore alla testa. Gara di solidarietà per le cure.
Nicolò è un bambino di 4 anni di Villongo che sta combattendo contro un raro tumore alla testa che gli impedisce anche di sorridere. Mamma Sara e papà Luca hanno chiesto aiuto al web con una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. In pochissimi giorni sono stati raccolti oltre 76mila euro.
Queste le loro parole: “Cari amici e sostenitori,
Siamo mamma Sara e papà Luca una famiglia residente a Villongo (BG) e oggi ci rivolgiamo a voi con il cuore in mano.
Il nostro adorato Nicolò di 4 anni sta combattendo contro un raro cancro alla testa (glioma), una battaglia che ha messo alla prova non solo la sua forza ma quella di tutta la nostra famiglia. Ad un tratto il mondo ci è crollato addosso, quando ti danno una notizia del genere inizi un percorso di vita duro e difficile, hai solo voglia di piangere ma nonostante tutto nostro figlio Nicolò ci regala abbracci teneri spronandoci a lottare insieme a lui.
Da un giorno all’altro, quello che si pensava fosse un dolore alla testa dovuto a una caduta si è purtroppo rivelata la notizia più brutta che chiunque potesse ricevere.
Questo brutta malattia gli impedisce di fare gesti semplici come il sorridere e il divertirsi perché sta colpendo la maggior parte dei nervi. Già dai primi esami non abbiamo avuto notizie confortanti e non ci sono state proposte delle cure adeguate ad affrontare questa malattia. Ma non ci siamo voluti arrendere e con forza e l’aiuto di tutta la nostra famiglia abbiamo cominciato a intravedere una timida luce in fondo al tunnel grazie a un gruppo di medici del Bambin Gesù di Roma guidati dal Dott. Franco Locatelli. Così sono iniziati i nostri viaggi della speranza tra Bergamo e Roma, dovendo sostenere spese enormi, troppo grandi per noi. E’ per questo che chiediamo di mettervi una mano sul cuore, siamo due genitori come tanti di voi che darebbero la propria vita per il proprio figlio. È straziante dover chiedere aiuto ma è necessario. Siamo una famiglia umile, viaggiare in treno è una spesa enorme, soggiornare a Roma per star vicino a Nicolò durante la terapia ha un costo che da soli non riusciamo a sostenere e i fondi che riusciremo a raccogliere saranno utilizzati per spese di alloggi, spese per i trasporti e spese per il nostro piccolo Nicolò dato che non vogliamo lasciarlo da solo. La vita non è semplice abbiamo altri due figli a casa, la lontananza, le spese da sostenere, confondono ancora di più la nostra mente e cuore già molto provati. Ogni donazione, grande o piccola, farà una differenza significativa nella nostra vita e ci avvicinerà piano piano alla guarigione.
Solo insieme possiamo fare la differenza. Dato che io, insieme a mio marito e a mio figlio Nicolò siamo a Roma per seguire e stare vicino a nostro figlio, abbiamo giustamente delegato mio figlio Davide e il suo compagno Michele a gestire e seguire questa campagna”.