All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno eseguito 3 ordinanze di misure cautelari restrittive della libertà personale nei confronti di altrettanti indagati, 3 cittadini italiani di etnia sinti, emesse dal GIP presso il Tribunale di Bergamo su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di lesioni aggravate con l’uso di arma da fuoco, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico.
L’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Treviglio è scaturita a seguito del ferimento alle gambe di un 42enne, cittadino marocchino, commesso lo scorso 5 settembre, all’interno di una cascina abbandonata che sorge all’interno di un podere sito in via Pirola di Caravaggio (BG).
Le indagini hanno permesso di far luce sulle ragioni che avrebbero determinato l’azione violenta degli indagati nei confronti della vittima, il quale con spregiudicata efferatezza, veniva prima aggredita con spranghe di ferro in diverse parti del corpo e poi ferita alle gambe mediante l’esplosione di diversi colpi di pistola, cui due andati a segno.
Gli arrestati, per soddisfare gli interessi economici, con una spiccata violenza e capacità intimidatoria, avevano attuato, assieme ad ulteriori sette complici parimenti indagati ma a piede libero, un vero e proprio assalto nei confronti del cittadino marocchino, responsabile di essersi rifiutato di abbandonare la cascina, tra l’altro occupata abusivamente.
L’intento degli indagati, infatti, dopo aver eseguito lo “sfratto”, era quello di acquisire il pieno possesso sia dell’immobile che del pertinente terreno, acquistandoli dall’anziana proprietaria residente fuori regione.
Dopo le catture di questa mattina, cui due avvenute a Caravaggio ed una a Monza, due degli arrestati sono stati associati presso il carcere di Bergamo, mentre il terzo presso quello della città di Monza.