sabato, 2 Novembre 2024, 5:24
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COLERE – 433 firme sulla petizione per aprire una Banca, ma la tesoreria di Colere è stata affidata alle Poste

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Sono 433 i firmatari della petizione per aprire uno sportello bancario a Colere e far fronte così ai disagi di imprenditori e pensionati che devono far riferimento alle due banche di Vilminore o alle due di Schilpario. Chiusi gli sportelli di Colere e Dezzo, restano i quattro degli altri due paesi. E ad essere penalizzato più di tutti è appunto Colere capoluogo, perché già Azzone capoluogo non aveva lo sportello bancario, dovendo scendere a Dezzo e recarsi a Schilpario.

Lo sportello “alternativo” della Banca Popolare di Sondrio all’allora Banca Popolare di Bergamo a Vilminore, fu ottenuto dall’allora amministrazione comunale (in accordo con la Comunità Montana), con l’incentivo di affidare alla Banca di Sondrio la tesoreria dell’ente pubblico scalvino. Ma Colere ha deciso proprio a novembre del 2022 di affidare la sua tesoreria a Poste Italiane, vanificando di fatto il possibile incentivo della Banca di Sondrio ad aprire uno sportello a Colere.

La chiusura dei due sportelli di Colere e Dezzo da parte di BPER (che ha rilevato alcuni sportelli di Ubi Banca che a sua volta nel 2017 aveva incorporato Banca Popolare di Bergamo – altri sportelli sono passati a Intesa S. Paolo) ha creato grande disagio. È stato costituito un Comitato che ha appunto avviato la raccolta di firme consegnate al sindaco di Colere Gabriele Bettineschi nei giorni scorsi dai rappresentanti del Comitato Flavio Piantoni, Ernesto Belingheri e Fortunato Piantoni, chiedendo che il Consiglio comunale riveda la decisione di affidare la propria tesoreria a Poste Italiane e affidarla invece proprio a Banca Popolare di Sondrio, con l’impegno da parte della Banca di aprire lo sportello a Colere…

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CLUSONE – Nuovo investimento sulla Scuola dell’Infanzia ‘Clara Maffei’ che acquisisce nuovi spazi e aumenta i posti del ‘nido’

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E’ tutto pronto, alla Scuola dell’Infanzia ‘Clara Maffei’, per l’Open Day’ che avrà luogo sabato 21 prossimo dalle ore 9 alle 13: “Sono tre i servizi che offriamo ai bambini ed ai loro genitori – spiega la presidente del CdA della Fondazione, Isabella Seghezziil ‘nido’ che accoglie 28 bimbi da 6 mesi a 2 anni,  la ‘sessione Primavera’ che ne accoglie 25 da 2 a 3 anni e la ‘scuola’ vera e propria per  143 bambini da 3 a 6 anni. E’ inoltre attivo anche il servizio “Giochiamo naturalmente” che comporta la compresenza di adulti, 23  bimbi ed educatrici, con attività e giochi vari che si svolgono all’aperto”. Questo perché la nostra attenzione non si rivolge solo ai bambini, ma anche ai genitori ed alle famiglie, con momenti ed attività dedicate all’acquisizione progressiva dell’autonomia da parte dei nostri piccoli ospiti – aggiunge la coordinatrice Milena Pezzoli -. In questo modo la continuità educativa è garantita: i bambini vengono accompagnati da 0 anni fino alla scuola primaria nella stessa casa, negli stessi spazi, perlopiù anche dalle stesse persone, e soprattutto sulla base dello stesso pensiero pedagogico, mentre si attivano anche molti progetti di continuità e di collegamento tra i vari servizi”.

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PEIA – Anna Marinoni è la prima cittadina di Peia che raggiunge il secolo di vita. Due le feste organizzate in suo onore

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A memoria d’uomo, ma anche da alcune ricerche svolte negli uffici dell’anagrafe comunale, la signora Anna Marinoni è la prima cittadina di Peia che raggiunge il secolo di vita.

Nata da una modesta famiglia, secondogenita di 2 sorelle e 4 fratelli, di carattere riservato, molto devota e amante della solitudine, la signora Anna non si è mai sposata, dedicandosi invece alla cura dei famigliari e dei numerosi nipoti oltre che al suo lavoro da operaia in un opificio locale. Come ci racconta una delle nipoti, Raffaella Marinoni, ha sempre condotto un’esistenza appartata, non facendo però mai mancare il suo aiuto silenzioso ma concreto a quanti ne avessero bisogno.

“Da tre anni a questa parte si trova nella Rsa della Fondazione Card. Gusmini di Vertova perché, in seguito all’indebolimento delle ossa, era caduta rompendosi un femore ed ora è costretta alla carrozzella. Si dedica molto alla preghiera, quanti rosari recita ogni giorno lo sa solo lei; dalla mente ancora abbastanza lucida, riconosce tutti noi  parenti che andiamo regolarmente a trovarla e ci racconta  volentieri  episodi e fatti della sua vita passata….

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GANDINO – Si vendono tre cascine del Comune, i soldi verranno utilizzati per sistemare il centro storico

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Si vende. Per fare cassa e intervenire nel centro storico. Si vendono arre agricole “non indispensabili, prevedendo un’asta all’anno. Sembra già ci siano alcuni interessamenti – ha spiegato il sindaco Filippo Servalli – si sta pensando anche a una strada di collegamento”. Gli immobili sono quelli che riguardano la Cascina Canaletti in località Giambecco, la Cascina Tassen…

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VILLONGO – Dalla Regione 150mila euro per Seranica, il sindaco: “Sistemiamo campetti e parcheggi. E la rotonda sulla SP91…”

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Un’area verde di Villongo, quella di Seranica, è pronta a tornare al suo vecchio splendore, un progetto chiuso nel cassetto, finito più volte sulla scrivania dei sindaci, ma senza mai spiccare il volo. Oggi però c’è una certezza in più grazie ad un contributo di Regione Lombarda: “La popolazione attende da trent’anni la riqualificazione di questa area del paese e finalmente ci siamo – spiega il sindaco Francesco Micheli -. Il consiglio regionale ha impegnato la giunta di deliberare un contributo di 150mila euro che ci consentirà di riqualificare i parchetti di Seranica. Abbiamo un progetto come base di partenza, ma che modificheremo in base alle nuove esigenze dei cittadini e alla nostra visione. La precedente amministrazione aveva deciso di sistemare i campetti e per finanziare il progetto, l’intenzione era quella di vendere l’area verde comunale confinante. L’area doveva quindi essere messa in vendita con un bando. Per evitare che l’area venisse acquistata da un privato l’abbiamo tolta dal piano delle alienazioni. Bloccando la vendita di fatto abbiamo bloccato il progetto e abbiamo quindi fatto richiesta a Regione Lombardia ottenendo il contributo che ci consentirà di sistemare i campi e presumibilmente di sviluppare un parco pubblico utilizzando l’area che abbiamo deciso di non vendere.

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CASNIGO – Proseguono le riunioni per la formazione di una lista da presentare alle prossime elezioni amministrative

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Proseguono le riunioni in vista della formazione di una lista da presentare alle prossime elezioni comunali:

“Il primo incontro è stato alla vigilia dello scorso Natale e il prossimo è previsto per il 25 febbraio – dice Beppe Imberti cui si deve l’iniziativa, anche se si dice assolutamente non intenzionato a fare da capolista – e stiamo ragionando sul modo di ravvivare e rivitalizzare un paese che sembra addormentato, perché  gli spazi comunitari tradizionali quali  i negozi di prossimità, le piazze, ecc… si stanno progressivamente desertificando e anche la maggior mobilità dei giovani, per  studio o per  lavoro, che qui è venuto meno, favorisce il loro allontanamento dal paese e quindi il suo impoverimento che è anche sociale e culturale…

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NEMBRO – Casa di Riposo, prima il Covid, adesso le bollette: aumentano i costi e le rette

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La Casa di Riposo di Nembro ha oltre due secoli di storia ed è da sempre nel cuore dei cittadini nembresi. Lo si è visto quando, nel 2021, dopo l’emergenza Covid, la Fondazione che gestisce la struttura aveva un passivo di 400 mila euro dovuto alle mancate rette degli ospiti deceduti ed è stata salvata grazie alla solidarietà e generosità di tanti abitanti di Nembro, che hanno aderito ad una raccolta fondi straordinaria promossa dal Comune e dalla Parrocchia.

Oggi, superata la pandemia, un’altra emergenza si abbatte sulle Case di Riposo: è legata agli aumenti spropositati dell’energia e all’inflazione, tant’è che la Fondazione ha deciso di aumentare di 2 euro al giorno la retta degli ospiti.

Il presidente della Fondazione, Valerio Poloni, spiega: “I costi dell’energia elettrica e del metano sono raddoppiati rispetto al 2021 e con l’inflazione al 10% sono aumentati anche i costi di tutti i prodotti che acquistiamo, pannolini, detersivi ecc. Inoltre, a dicembre dello scorso anno abbiamo rinnovato il contratto ai dipendenti che era scaduto. Rispetto al 2021 c’è un incremento di costi di 200 mila euro, quindi l’impatto sul bilancio sarà oggettivamente pesante. Chiudiamo il bilancio del 2022 con le nostre risorse e gli accantonamenti, ma per il 2023 se i prezzi dell’energia non scenderanno saremo veramente in difficoltà…

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CASTELLI CALEPIO – Nessuna secessione: “Vogliamo solo un Comitato Cividino-Quintano per rappresentare le frazioni”

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Nessuna secessione, non se ne parla nemmeno, anzi, solo un Comitato, che per ora peraltro non c’è ancora: “È prematuro esprimersi sulla questione – spiega Massimiliano Chiaricon un gruppo di persone sto lavorando all’ipotesi di costituire un Comitato CividinoQuintano finalizzato a valorizzare le due frazioni ed a porsi come interlocutore delle istituzioni per rappresentare e soddisfare i bisogni delle due frazioni. Siamo in una fase ancora assolutamente interlocutoria, nulla di concreto ad oggi”. Nei giorni scorsi si era parlato di una possibile secessione delle due frazioni, ma al lato pratico non c’è nulla e tanto meno la volontà degli stessi residenti di andarsene. Tutto era partito da un sondaggio su facebook sempre di Massimiliano Chiari: “Il sondaggio lanciato, tra il serio e il faceto, qualche giorno fa, ha suscitato un vivo interesse. Rispetto all’ipotesi che le frazioni di Cividino-Quintano possano staccarsi da Tagliuno e migrare sotto il Comune di Palazzolo s/O si sono espresse oltre 100 persone (116), 94 delle quali favorevoli (82%) e 22 contrarie (18%).

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DARFO – FONTENO – Tebaldo: “L’incidente mi ha cambiato la vita, sono sulla sedia a rotelle e ho due sogni, tornare a casa in Calabria e allo stadio a tifare Atalanta”

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Nel 2023 la Cooperativa Azzurra di Darfo Boario Terme compie 40 anni. Per l’occasione siamo stati nella sede di via Mazzini, a Montecchio, per raccontare la cooperativa da chi la vive quotidianamente. Vi lasciamo uno stralcio dell’intervista che abbiamo fatto a Tebaldo.

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Al di là della porta si spalanca il mondo della Cooperativa Azzurra. Al piano terra della struttura, dentro il grande salone, alcuni dei ragazzi sono davanti ad un dolce. È una giornata speciale, si festeggia un compleanno. C’è chi, come Silvano, è seduto davanti ad un computer, chi invece, come Tebaldo, sta gustando il suo tiramisù, “lo finisco e vi raggiungo di sopra”. È proprio Silvano a fare il padrone di casa e ad accompagnarci, insieme a Eugenia, la direttrice, al piano superiore. Lasciamo alle spalle il primo ufficio che incontriamo e ci accomodiamo in una stanza accanto, dove un quadro appeso alla parete lascia intendere che siamo proprio nel cuore di ‘Radio Azzurra’, uno dei progetti che coinvolgeva i ragazzi che trascorrono qui le loro giornate e che ora si è trasformato in un tg.

Tebaldo di cognome fa Cozza, 53 anni da compiere il 22 maggio, “sì, ma adesso ne ho 52”, ci dice mentre raggiunge il tavolo con la sua sedia a rotelle. Le origini calabresi ce le racconta il suo accento del Sud.

La mia è una lunga storia – dice -, sono nato a Breno, mia mamma era di Fonteno, sul Lago d’Iseo, e mio papà era calabrese, di Rogliano, poco distante da Cosenza. Quando la mamma è morta sono andato a vivere insieme a mio papà in Calabria, dove abbiamo costruito una casa, poi è morto il papà e siccome non mi piaceva stare giù, ho deciso di tornare a Fonteno dai miei parenti e adesso da qualche anno vivo in Cooperativa Azzurra, nella sede di via Quarteroni a Darfo”.

Quando gli chiediamo se gli manca la sua terra, non esita a rispondere: “Sì, ma preferisco stare qui, perché mi piace il lago e c’è più da fare… c’è movimento, mentre in Calabria non c’è nemmeno tanto lavoro”.

La tua vita in cooperativa? “Al mattino mi sveglio presto e faccio colazione, poi aspetto che vengano a prendermi con il pullmino e vengo qui fino alle 16 e poi Nicoletta ci dà dei compiti da fare. Mi piace leggere, non tanto i libri quanto i giornali, così sono informato su quello che succede nei nostri paesi”.

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BORGO DI TERZO – LUZZANA – VIGANO S. MARTINO – La Corte dei Conti dà ragione all’ex dirigente dell’Unione (e quest’ultima deve pagare…)

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Nonostante l’ex Unione Media Valle Cavallina sia ormai in liquidazione, le questioni da risolvere sono tutt’altro che finite. La dirigente dell’ente Gemma Lazzarini, nel 2018, era stata portata in Tribunale dai tre sindaci dell’epoca, cioè Massimo Armati (Vigano San Martino), Mauro Fadini (Borgo di Terzo) e Ivan Beluzzi (tuttora sindaco di Luzzana) con l’accusa e di essersi auto-assegnata dei soldi falsificando alcune firme, in particolare quella di Armati.

Ma, alla fine, la spinosa questione è finita con una piena assoluzione della ex dirigente da parte della Corte dei Conti (negli anni scorsi era già stata assolta dal Tribunale): “La Corte, definitivamente pronunciando, ogni altra domanda respinta, assolve Lazzarini Gemma Florinda e condanna l’Unione Media Val Cavallina (o soggetto ad esso succeduto) al pagamento delle spese del giudizio, liquidate in complessivi euro 3.000, di cui 900 per spese e diritti, oltre Iva e CPA come per legge”.

Gemma Lazzarini, ai tempi, aveva proposto di adottare la nuova legge che prevedeva una “pagella” per ogni singolo dipendente. Successivamente, era subentrato un nuovo segretario (sostituto della Lazzarini), il quale aveva messo subito in evidenza questa mancanza, portando i tre sindaci alla denuncia della Lazzarini. Il suo avvocato ha però smontato tutte le accuse arrivando alla conclusione che il compenso è stato legittimo in base al lavoro svolto dalla stessa.

L’ex presidente dell’Unione Massimo Armati aveva scelto a suo tempo il rito abbreviato, chiudendo il discorso con il pagamento di 1.710 euro.

Sulla questione abbiamo avuto modo di sentire uno dei tre sindaci dell’epoca, ovvero Mauro Fadini…

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