giovedì, 16 Gennaio 2025, 14:42
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Cene, spacciatore 28enne arrestato grazie al fiuto del cane Perla

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I militari della Compagnia di Clusone coadiuvati da un’unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Orio al Serio, la mattina del 7 novembre, hanno arrestato in flagranza del reato un 28enne di origini marocchine, residente a Cene, disoccupato, con precedenti di polizia.

Nella circostanza, militari operanti, conclusione di una rapida e mirata attività info-investigativa, procedevano alla perquisizione personale, veicolare e domiciliare dell’indagato rinvenendo, grazie al fiuto del pastore tedesco antidroga di nome “Perla”, sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina, suddivise in dosi, celate all’interno di una busta in cellophane, un bilancino di precisione e contanti ritenuti provento dell’attività illecita.

L’arrestato, al termine del rito direttissimo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti degli indagati sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.

Il FAI e la classifica provvisoria de ‘I Luoghi del Cuore’: più di 1000 voti raccolti dalla motonave Capitanio e da Cuore di roccia, il Museo delle Pietre Coti e dei Coderocc

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A meno di due mesi dal lancio del 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la partecipazione di chi ama il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia e desidera salvaguardarlo è straordinaria. Già 450.000 voti online e cartacei sono stati raccolti finora (il voto prosegue fino al 10 aprile 2025 su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito): uno dei migliori risultati iniziali mai registrati in vent’anni di programma. Migliaia di persone hanno segnalato ad oggi oltre 20.000 luoghi e molti si stanno unendo per promuovere la raccolta voti; partecipano associazioni ed enti già costituiti, dalle Pro Loco a realtà culturali ben radicate sui territori, come pure Comuni, Parrocchie e scuole, ma nascono anche molti gruppi e comitati ad hoc, spesso ampiamente partecipati dalla società civile: sono 105 quelli attivi al momento, presenti in 18 regioni. Una mobilitazione virtuosa e carica di ottimismo, che anima ogni angolo del Paese – la prima regione per numero di voti raccolti finora è la Lombardia, seguita da Puglia e Veneto – e coinvolge adulti e ragazzi, italiani e stranieri, ovvero chiunque abbia a cuore un luogo e voglia fare la propria parte per contribuire a salvarlo, curarlo, valorizzarlo e dargli un futuro.

Sul podio provvisorio dei luoghi più votati ci sono la Scuola militare Nunziatella a Napoli, fondata nel Settecento e tra le più antiche al mondo, e la sua Chiesa, realizzata nel Cinquecento e rimaneggiata nel 1736 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, un gioiello del Rococò napoletano che oggi necessita di alcuni restauri; la Fontana Antica di Gallipoli (LE), con la pregevole facciata di età rinascimentale, riccamente decorata con scene tratte dalla mitologia classica, votata affinché possa essere protetta dalle intemperie e conservata; la cinquecentesca Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici (SP), affacciata sul Golfo dei Poeti e incastonata tra le scogliere, nel contesto di un paesaggio che per secoli è stato fonte di ispirazione per artisti, scrittori e intellettuali, ora bisognosa di interventi di consolidamento e recupero. Ancora, al quarto posto della classifica provvisoria si trova il Castello di Feltre (BL), imponente fortilizio che sin dal XII secolo domina sul centro abitato, utilizzato a fini militari fino al Cinquecento quando divenne sede del Consiglio comunale, segnalato da molti che lo vorrebbero maggiormente tutelato e valorizzato. Il quinto posto è per Villa Bonelli a Barletta (BT), dimora privata di inizio Ottocento in stato di abbandono e degrado: un tempo luogo di aggregazione, perché alla villa era annessa una cappella aperta ai fedeli, i suoi sostenitori vorrebbero recuperarla e restituirla alla comunità.

Ecco i luoghi ai primi posti della classifica provvisoria (descrizioni nella scheda a seguire):

* Scuola militare e Chiesa della Nunziatella a Napoli

* Fontana Antica di Gallipoli (LE)

* Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici (SP)

* Castello di Feltre (BL)

* Villa Bonelli a Barletta (BT)

* Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina a Monte Quisquina (AG)

* Faro di Mangiabarche a Calasetta (SU)

* Acqui e l’Acquese ad Acqui Terme (AL)

* Grotta del Cervo, riserva naturale Grotte di Pietrasecca a Carsoli (AQ)

* Pian della Mussa a Balme (TO)

Tra i luoghi più votati a oggi ci sono, ancora, complessi religiosi, borghi, aree agricole, ferrovie storiche, parchi urbani e, addirittura, beni insoliti come un piroscafo a vapore della fine degli anni Venti, ormeggiato sul Lago d’Iseo, un albergo in legno nella Sila catanzarese, oggi abbandonato ma testimone di un importante passato turistico per questa zona di montagna, ma anche la porta di una cattedrale medievale e un piccolo museo che racconta una curiosa tradizione secolare di lavorazione della pietra. Moltissimi, e posizionati anche in alta classifica, i luoghi ambientali, a testimonianza di quanto la tutela della natura sia un’esigenza capace di mobilitare sempre più persone.

La classifica provvisoria rispecchia la vastità e la sorprendente varietà del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano e i numeri registrati finora mostrano che da nord a sud della Penisola, dalle grandi città ai piccoli paesi, dalle pendici delle Alpi fino al Mar Mediterraneo, “I Luoghi del Cuore” si afferma sempre di più come un concreto ed efficace strumento a disposizione delle comunità per valorizzare, e addirittura rivitalizzare, i propri territori. Il programma, infatti, interviene non solo attraverso il sostegno diretto a favore di alcuni luoghi – quest’anno i contributi messi a disposizione per il sostegno ai progetti salgono a 600.000 euro in totale e il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro – ma anche grazie alla capacità di innescare processi virtuosi che portano a positivi impatti economici, sociali, culturali e ambientali.

Come ha evidenziato la ricerca sulla Valutazione d’impatto del programma I Luoghi del Cuore – curata da Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura in occasione del ventennale dell’iniziativa del FAI e presentata a settembre – l’effetto benefico del programma è tangibile non solo per i luoghi vincitori, bensì anche per i luoghi che raccolgono almeno 2.500 voti e che, dopo ogni censimento, vengono selezionati come beneficiari di un contributo previa presentazione di un progetto di restauro o valorizzazione all’apposito Bando. In particolare nei territori più fragili, nei piccoli Comuni e nelle aree interne, “I Luoghi del Cuore” è in grado di supportare e stimolare, a partire dal sostegno a un luogo amato dalla comunità su cui insista un progetto meritevole, un decisivo sviluppo di politiche sociali ed economie locali, portando innovazione e nuova conoscenza.

Candidate e votate i luoghi che volete proteggere e valorizzare sul sito www.iluoghidelcuore.it

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.

Anche in occasione della XII edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del Censimento 2024 anche grazie alla collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

I LUOGHI AI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA PROVVISORIA

DOPO L’INSERIMENTO DEI PRIMI VOTI CARTACEI ARRIVATI AL FAI

Classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it

Scuola militare e Chiesa della Nunziatella a Napoli

La prestigiosa Scuola, tra i più antichi istituti di formazione militare del mondo, venne fondata nel 1787 da re Ferdinando IV di Borbone con l’intento di creare un’istituzione innovativa, capace di curare la formazione culturale, fisica e caratteriale degli ufficiali. Ebbe da subito sede nell’ex noviziato dei Gesuiti, costruito nel 1587 sulla collina di Pizzofalcone. Il complesso, che spicca nel profilo di Napoli per la sua imponenza e per la colorazione rosa acceso, tanto da essere conosciuto anche come Rosso Maniero, è detto della Nunziatella dall’annessa chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. Quest’ultima, realizzata nel 1588 per i Gesuiti, fu profondamente rimaneggiata da Ferdinando Sanfelice nel 1736, che la trasformò in un gioiello del Rococò napoletano, ricca di stucchi, dipinti e decorazioni in marmi policromi. I voti vengono raccolti dai Militari, con un’ampia partecipazione anche degli ex allievi, con l’intento di accendere l’attenzione sulla chiesa, che necessita di alcuni restauri. 

 Fontana Antica di Gallipoli (LE)

Costruita probabilmente in epoca rinascimentale, la Fontana Antica di Gallipoli, simbolo storico e culturale della città, fu a lungo ritenuta la più antica d’Italia, con una presunta origine nel III secolo a.C. Inizialmente situata nella zona delle terme gallipolitane, chiamata “Fontanelle”, fu successivamente spostata nel 1765 nella posizione attuale, accanto all’ingresso dell’isola del centro storico. La facciata principale, decorata con quattro cariatidi che sorreggono l’architrave, presenta scene delle “Fatiche di Ercole” e rappresentazioni mitologiche delle metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide. Le sculture in bassorilievo, con iscrizioni latine, richiamano appieno l’arte classica che ispira il monumento. Nella parte inferiore, tre vasche sorrette da putti raccoglievano l’acqua, utilizzata anche per abbeverare gli animali. Negli anni Cinquanta, veniva ancora prelevata da botticelle per famiglie prive di acqua corrente. Il Comitato “Fontana Antica di Gallipoli” partecipa al censimento per far sì che il monumento venga votato come simbolo cittadino, da continuare a proteggere.  

 Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici (SP)

Da sempre ispirazione per letterati e artisti affascinati dai vicoli che conducono a scorci nascosti e dalle case color pastello che si riflettono sul mare, Tellaro, inserito nella splendida cornice del Golfo dei Poeti, mantiene intatto il suo fascino. Al centro del borgo si erge la Chiesa di San Giorgio, costruita nel XVI secolo su una precedente fortificazione genovese. Il borgo e la Chiesa di San Giorgio vengono votati al censimento FAI “I Luoghi del Cuore” per sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi per il restauro dell’edificio: la chiesa necessita del rifacimento del tetto, del restauro degli altari e dei marmi e di interventi sugli impianti di sicurezza. Promuove la campagna il Comitato “Insieme per Tellaro”, nato per rispondere al bisogno collettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale del comune. 

Castello di Feltre (BL)

Sin dalla sua costruzione nel XII secolo, il Castello di Feltre ha dominato il centro abitato, simbolo del potere del vescovo conte sulla comunità feltrina. Durante il XIV secolo ospitò guarnigioni militari sotto diversi signori, tra cui gli Scaligeri e gli Asburgo. Dopo l’incendio del 1510, la comunità si riappropriò per un breve periodo del castello, trasformando il salone principale in sede del Consiglio della Comunità, abbellito con affreschi. Anche dopo la fine dell’uso militare, il “Campanon” del castello continuò a scandire la vita cittadina, mentre l’orologio regolava il commercio. Oggi il castello, che necessita di restauri urgenti, è sostenuto dal comitato “Il Castello di Feltre Luogo del Cuore FAI”. Tra gli interventi richiesti ci sono la riparazione del tetto, il miglioramento degli accessi e la valorizzazione del verde pubblico.

Villa Bonelli a Barletta (BT)

La storia di Villa Bonelli, situata in un’area semi-periferica di Barletta, affonda le radici nel tardo Settecento, quando qui si ergeva una Torre Palica, trasformata poi in residenza di villeggiatura. La villa ha assunto la sua attuale forma neoclassica grazie agli interventi di Giuseppe Bonelli agli inizi del XIX secolo, che inclusero anche la costruzione di una cappella pubblica, ancora oggi visibile. Nei decenni successivi, l’edificio fu progressivamente abbandonato e durante la Seconda Guerra Mondiale divenne quartier generale delle forze alleate. Dopo la donazione della proprietà al Comune nel 1979, la villa cadde in uno stato di degrado avanzato, pur essendo incastonata in un giardino all’inglese ancora oggi parzialmente fruibile dal pubblico. Di particolare valore storico-artistico sono le decorazioni interne, tra cui la “Sala delle Feste” in stile pompeiano e la “Sala della Disfida”, decorata da Geremia Di Scanno con scene che evocano momenti storici e paesaggi del tempo. Oggi, il comitato “Villa Bonelli Barletta” promuove la raccolta voti al censimento del FAI per salvaguardare questo prezioso esempio di architettura e storia, affinché venga finalmente restaurato e restituito alla comunità.

Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina a Monte Quisquina (AG)

L’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, nel cuore dei Monti Sicani, è immerso in una foresta di querce secolari: il termine “Coschin”, da cui trae origine il nome della località, significa infatti “oscurità” o “luogo in ombra”. Il sito ha un’importante storia spirituale legata a Santa Rosalia, che qui visse come eremita. La struttura attuale, edificata nel 1772 grazie a donazioni di fedeli, è un complesso monastico che protegge la grotta sacra, recante un’antica epigrafe che testimonia la vita di devozione della Santa. Ogni anno, la prima domenica di giugno, è al centro di una grande festa che coinvolge l’intera comunità. Il comitato I Luoghi del Cuore di Santo Stefano Quisquina si sta impegnando a preservare questo patrimonio storico, bisognoso di urgenti interventi di sicurezza e manutenzioni straordinarie, promuovendo l’Eremo al censimento “I Luoghi del Cuore” 2024, con l’aiuto della locale Pro Loco.

Faro di Mangiabarche a Calasetta (SU)

Il Faro di Mangiabarche si trova a Calasetta, nell’area del Sulcis, nell’estremo sudovest della regione. Costruito nel 1935 su una vasta secca con scogli affioranti pericolosi per la navigazione – come preannuncia lo stesso nome del faro – si erge a circa 400 metri dalla costa occidentale dell’isola di Sant’Antioco. Inserito qualche anno fa, unico in Italia, dalla rivista “Sette” tra i 12 fari più caratteristici del mondo, è diventato un luogo iconico non solo per gli abitanti, ma anche per i turisti. Oltre alla sua valenza paesaggistica, conserva ancora l’importante funzione per cui è nato, ma proprio la sua collocazione in mare, con una forte esposizione all’erosione tanto dell’acqua quanto del vento, ne rende difficoltosa la conservazione. Il Faro di Mangiabarche viene quindi votato al censimento “I Luoghi del Cuore” per sensibilizzare sull’urgenza di interventi di manutenzione. 

Acqui e l’Acquese ad Acqui Terme (AL)

L’Acquese è il territorio che prende il nome dalla sua “capitale”, Acqui Terme, antico centro termale romano, famoso per le sorgenti di acqua calda. Oltre a questo, la zona è conosciuta grazie al suo patrimonio storico e architettonico: spiccano l’Abbazia cistercense di Tiglieto e quella benedettina di Santa Giustina a Sezzadio, fondata nel 722 d.C. Il territorio, dominato da colline e monti dolci, è attraversato dal fiume Bormida e ospita i resti di un antico acquedotto romano. Acqui Terme, con origini che risalgono al Neolitico, custodisce importanti vestigia del passato romano e medievale, come il Castello dei Paleologi e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, al cui interno si ammira il prezioso Trittico della Madonna di Montserrat. La raccolta voti è promossa dai comitati “Anima Acquese” e “Balestrieri Oriundi genovesi” con l’obiettivo di stimolare la conoscenza del territorio al fine di preservarne le valenze ambientali e culturali.

Grotta del Cervo – Riserva naturale di Pietrasecca a Carsoli (AQ)

Il concrezionamento, cioè il processo di formazione di stalattiti e stalagmiti, della Grotta del Cervo a Pietrasecca di Carsoli è iniziato circa 850.000 anni fa, ma la cavità fu scoperta solo nel 1984. Era però certamente frequentata in epoca antica, perché al suo interno sono state rivenute ossa di cervo pleistocenico, ma anche monete romane del IV-V secolo. Nel 2024 la grotta, che si estende per 2500 metri, con un dislivello di 70 metri, festeggerà il 40° anniversario della scoperta fatta da 14 speleologi romani, chiamati “I 14 dell’Ovito”. Visitabile tutto l’anno, la grotta offre tre percorsi (facile, allagato e speleologico), con attrezzatura fornita ai visitatori e guide ambientali, che permettono di scoprire le concrezioni candide, di varia forma e struttura. Gli Amici della Grotta del Cervo, gruppo spontaneo nato in occasione de “I Luoghi del Cuore”, partecipano al censimento con l’auspicio di rendere il luogo sempre più noto e valorizzato, con un sistema di illuminazione e infrastrutture per proteggere il pavimento fossile e migliorare l’accessibilità. La grotta fa parte della Riserva Naturale Speciale Grotte di Pietrasecca, istituita nel 1992, un importante Sito di Interesse Comunitario: i monti che ospitano la Riserva rappresentano infatti una delle più interessanti ossature carbonatiche dell’Appennino centrale, particolarmente ricchi di fenomeni carsici.

Pian della Mussa a Balme (TO)

Il Pian della Mussa è un vasto pianoro lungo oltre 2 km formatosi dal riempimento di un lago glaciale; da qui nasce il fiume Stura di Lanzo, affluente del Po, mentre il panorama è dominato dalle imponenti cime delle Valli di Lanzo, tra cui la Bessanese e la Ciamarella. Questo luogo è stato tradizionalmente utilizzato come pascolo estivo fin dall’epoca romana e rappresenta uno dei primi siti in cui è stato sperimentato lo sci in Italia. Durante la Resistenza, il Pian della Mussa divenne rifugio per i partigiani, segnato da scontri significativi. Inoltre, il pianoro ospita l’acquedotto omonimo, inaugurato nel 1922 e oggi fonte d’acqua anche per la Stazione Spaziale Internazionale: in particolare, quella di Pian della Mussa è l’acqua destinata agli astronauti americani. Durante l’estate, il pianoro è un paradiso per gli escursionisti, mentre in inverno attrae ciaspolatori e scialpinisti. Non mancano avvistamenti di stambecchi e marmotte, che rendono la zona ancora più affascinante per gli amanti della natura. Il Pian della Mussa viene votato come luogo da conoscere e proteggere.

Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per le scuole: l’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo sul secondo gradino del podio

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È l’istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo il secondo classificato della sezione destinata alle scuole del ‘Premio Lombardia è ricerca’, un concorso che ormai fa parte dei suoi eventi collaterali.  La classe si è aggiudicata 8.000 euro, mentre all’istituto andranno 5.000 euro. Tre le scuole che si sono aggiudicate il riconoscimento. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina al Teatro alla Scala alla presenza, tra gli altri, del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi. Il progetto presentato consiste nell’applicazione di una sottilissima lente di Fresnel ai pannelli fotovoltaici per massimizzarne il rendimento, soprattutto durante il periodo dell’alba e del tramonto. Gli studenti erano accompagnati dal docente che li ha supportati nelle diverse fasi di lavoro, Ferdinando Catalano.

“Sono tre progetti bellissimi, molto diversi l’uno dall’altro – ha sottolineato Fermi – che ci fanno capire quanto il territorio lombardo rappresenti un terreno fertile per favorire la capacità di creare soluzioni. Le tre scuole vincitrici hanno spaziato dall’energia solare, alla qualità dell’aria, ai probiotici, mostrando come i ragazzi siano predisposti verso questi temi e abbiano una grande capacità di innovare”.

“Dobbiamo cercare di stimolare tutta questa creatività – ha concluso l’assessore –  in modo che si possano mettere a punto soluzioni sia in campo medico sia in altri ambiti scientifici per migliorare la vita dei cittadini. Abbiamo inoltre il dovere di contrastare la fuga dei cervelli, trattenendo i migliori talenti in Italia, e di rendere il nostro Paese sempre più attrattivo per studenti e ricercatori esteri. Per raggiungere questo risultato servono infrastrutture di ricerca all’avanguardia in modo da dispiegare appieno tutto il capitale umano di cui disponiamo sul territorio. Per questo Regione Lombardia continua a sostenere in modo importante il mondo delle università e della ricerca”.

Guida Oro I vini di Veronelli 2025: svelati i 27 nuovi vini italiani d’eccellenza

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Sono 27 i Grandi Esordi della Guida Oro I Vini di Veronelli 2025 che sarà presentata in anteprima nazionale il prossimo venerdì 15 novembre presso l’ex Convento dei Neveri a Bariano (BG). Questi vini d’eccellenza fanno il loro ingresso nella pubblicazione annuale per la prima volta o rientrano, per assoluto merito, dopo una lunga assenza. I Grandi Esordi sono quei vini che, al primo assaggio e alla prima apparizione sulla Guida, hanno raccolto l’entusiasmo dei curatori, meritandosi una valutazione di almeno 94 centesimi. Può trattarsi di nuovi vini prodotti sia da aziende note e affermate che da realtà emergenti. La costanza nel tempo della qualità è un valore irrinunciabile per la Guida: questi Grandi Esordi otterranno, nell’edizione successiva, l’ambito riconoscimento delle Tre Stelle Oro soltanto se verranno giudicati altrettanto eccellenti nell’annata successiva.

L’edizione 2025 della storica pubblicazione, ideata da Luigi Veronelli come strumento di incontro e conoscenza dei vini e dei territori italiani, ha scelto di debuttare all’ex Convento dei Neveri dove a maggio è stato inaugurato Il Veronelli, lo spazio permanente dedicato al padre indiscusso della critica enologica e gastronomica italiana.

Ad aprire la giornata, alle 11.30, un evento a lui dedicato, nel ventennale della sua scomparsa, che porterà all’attenzione del pubblico piccoli saggi di rare documentazioni video in cui è Veronelli stesso a parlare. Gli risponderanno, in una sorta di “dialogo a distanza” alcuni vignaioli, ristoratori e critici che hanno segnato la storia enoica e gastronomica italiana. Tra di loro Ilaria Felluga, Gianfranco Fino, Marta Galli, Alfonso Iaccarino, Fausto Maculan, Giuseppe Mazzocolin, Omar Pedrini, Michele Perusini, Arturo Rota, Maria Lavinia Zanella, Massimo Zanichelli. Il confronto sarà condotto da Aldo Tagliaferro, giornalista e Consigliere del Seminario Veronelli. Sarà, per tutti un’occasione per “incontrare” la visione del grande giornalista scomparso a Bergamo il 29 novembre 2004.

Alle ore 15.00 debutterà invece in anteprima nazionale la Guida Oro I Vini di Veronelli 2025, curata e pubblicata dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’associazione senza scopo di lucro per la cultura del vino e degli alimenti, che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori, cultori della gastronomia e opera dal 1986 per valorizzare la rilevanza culturale del mondo del vino. 

Alla sua presentazione ufficiale, condotta dalla caporedattrice del Seminario Veronelli Simonetta Lorigliola, interverranno i curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello e Andrea Alpi e la Presidente del Seminario Veronelli, Angela Maculan.

Nel corso dell’evento, saranno conferiti i dieci Sole 2025 assegnati dalla Redazione a quei vini e a quei vignaioli che si sono distinti per creatività, competenza, impegno e storia e che si fanno portatori di valori e idee sensibili e lungimiranti.

Saranno assegnati in questa occasione, come di consueto, anche i cinque Migliori Assaggi 2025, premio attribuito a quei vini che hanno conseguito, in questa edizione, il più elevato giudizio in centesimi nella rispettiva tipologia: Miglior Spumante, Miglior Vino Bianco, Miglior Vino Rosso, Miglior Vino Rosato e Miglior Vino da dessert o da meditazione.

Per concludere la giornata nel “mondo Veronelli”, ci sarà una speciale apertura al pubblico, dalle ore 18.30 alle 21.30, dei banchi d’assaggio dedicati ai vini premiati: si potranno degustare i Sole e i Migliori Assaggi 2025 accompagnati da una selezione di specialità gastronomiche realizzate dagli artigiani del gusto partner dell’evento: Acqua Valverde, azienda leader nella produzione di acque minerali, Figuli, leader nella produzione di prodotti da forno italiani, I Love Ostrica, catering e degustazioni di ostriche, crudité e pesce fresco, Luigi Guffanti 1879, formaggi per tradizione, Pasticceria del Convento, raffinata arte dolciaria parte dell’Ex Convento dei Neveri, Prosciuttificio San Nicola, azienda specializzata nella produzione di Prosciutto di Parma DOP a lunga stagionatura. Sono 1.833 i Produttori recensiti e 14.964 i vini selezionati dalla Guida Oro i Vini di Veronelli 2025, per una fotografia dettagliata delle realtà e delle aziende che popolano il panorama enologico italiano. La Guida sarà disponibile nelle librerie e sul sito seminarioveronelli.com dal 30 novembre prossimo. Come di consueto, l’acquisto del volume in libreria o sul sito seminarioveronelli.com darà diritto a consultare in modo completo e gratuito l’app I Vini di Veronelli 2025 sul proprio smartphone. Da gennaio 2025 sarà disponibile, in esclusiva per i mercati esteri, anche la versione in lingua inglese.

Bergamo ai vertici dell’ossigeno-ozono terapia: nomine per i Professori Franzini e Richelmi

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Bergamo ai vertici dell’ossigeno-ozono terapia: nomine per i Professori Franzini e Richelmi.

Bergamo ai vertici dell’ossigeno-ozono terapia. Il Prof. Marianno Franzini è stato riconfermato alla guida della SIOOT International (Società Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia), consolidando il ruolo di Bergamo come punto di riferimento internazionale in questa disciplina innovativa. Accanto a lui, il bergamasco Prof. Tommaso Richelmi, medico chirurgo e docente a.c. nei master di ossigeno-ozono terapia delle Università di Pavia e dell’Unicamillus di Roma, è stato nominato nel direttivo della SIOOT International e Presidente di SIOOT Giovani.

È un onore continuare a guidare la SIOOT International e contribuire alla crescita della nostra comunità scientifica,” ha dichiarato il Prof. Franzini. “Sono particolarmente compiaciuto di dare il benvenuto al Prof. Richelmi, giovane e promettente professionista, che con la sua energia e preparazione saprà portare nuovo slancio alla nostra missione”.

Il Prof. Richelmi ha aggiunto: “Essere nominato presidente di SIOOT giovani e membro del direttivo è un grande onore. Lavorare presso un centro di eccellenza come quello di Gorle, al fianco del Prof. Franzini, mi motiva ulteriormente a promuovere l’ossigeno-ozono terapia. Credo fermamente che questa metodica possa fare la differenza nel futuro della medicina, e sono pronto a impegnarmi affinché il nostro lavoro continui a essere valorizzato a livello internazionale”.

La sede della SIOOT a Gorle, situata presso la Clinica Comunian, continua a essere un punto di eccellenza per la ricerca e la formazione in ossigeno-ozono terapia, attirando sempre più attenzione per le sue applicazioni nella medicina moderna con il coinvolgimento di medici e professionisti provenienti dall’Italia e dal mondo.

La SIOOT, sotto la direzione del presidente di SIOOT International, Prof. Marianno Franzini, è infatti accreditata dalla comunità medica per la sua attività di promozione e diffusione di protocolli terapeutici sicuri, efficaci e sostenuti da solide basi scientifiche. L’ossigeno-ozono terapia SIOOT, utilizzata con successo nel trattamento di oltre 100 patologie, è apprezzata per la sua versatilità e per la capacità di agire a supporto del sistema immunitario.

L’ossigeno-ozono terapia SIOOT, che non interferisce con trattamenti farmacologici in corso, è riconosciuta per la sua sicurezza ed efficacia, dimostrandosi utile nel trattamento di condizioni come la fibromialgia, la sindrome da stanchezza cronica e le infezioni antibiotico resistenti, oltre che in ambiti già noti come le patologie della colonna vertebrale e la medicina estetica. I protocolli SIOOT, applicati a livello nazionale e internazionale, rappresentano il modello di riferimento per una terapia moderna e in espansione, che la comunità scientifica guarda con grande interesse.

Aeroporto Orio, Fratelli d’Italia: “La soglia delle emissioni acustiche viene spesso sforata, bisogna trovare un equilibrio”

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Le emissioni acustiche dell’aeroporto di Orio al Serio finiscono sui banchi del consiglio comunale di Bergamo. L’interpellanza è firmata dal consigliere comunale Filippo Bianchi di Fratelli d’Italia.

“E’ necessario trovare un equilibrio tra la città e l’aeroporto di Orio al Serio, grande risorsa ma anche fonte di disagio per gli abitanti di Bergamo; considerato che la soglia di 60 decibel, fissata come limite alle emissioni acustiche generate dagli aerei che la città deve sopportare, pur essendo molto alta e oltre le soglie raccomandate per preservare la salute della popolazione, viene spesso sforata; – i dati delle emissioni acustiche che vengono forniti da Sacbo sono dati medi, frutto di calcoli molto complessi.
Interpella l’amministrazione comunale per sapere se l’Amministrazione comunale intenda sollecitare Sacbo affinché, oltre ai dati medi elaborati, siano pubblicati anche i dati delle emissioni acustiche generate da ogni singolo volo aereo; se intenda riferire in II Commissione consiliare permanente, possibilmente assieme ad esponenti di Sacbo e di Arpa, per illustrare le modalità in cui i dati pubblicati vengono raccolti, elaborati e certificati; – se intenda riferire in II Commissione consiliare permanente, possibilmente assieme ad esponenti di ATS, per illustrare l’impatto sulla salute pubblica dell’attuale livello di emissioni acustiche oltre soglia, generato dai voli aerei; – se intenda adoperarsi affinché, visti i sistematici sforamenti in essere, sia discussa durante la prossima seduta del Tavolo dei Sindaci l’attuazione di doverose restrizioni operative, come lo stop ai voli notturni e la riduzione del numero dei voli”.

COSTA VOLPINO – LOVERE – Via Macallè: inaugurazione il 16 novembre

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Via Macallè verrà inaugurata sabato 16 novembre.

Via Macallè verrà inaugurata sabato 16 novembre. Ne avevamo parlato sul numero di Araberara in edicola dal 1° novembre, quando la data di inaugurazione era stata fissata per oggi, sabato 9 novembre. Qualche giorno di ritardo, ma ora ci siamo davvero. Ad annunciarlo tramite i social l’amministrazione comunale di Costa Volpino guidata dal sindaco Federico Baiguini: “La nuova via Macallè torna ad essere carrabile ed anche ad essere un virtuoso esempio di ingegneria a servizio della comunità. L’amministrazione comunale di Costa Volpino, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lovere, con orgoglio comunica che la nuova via Macallè verrà inaugurata sabato 16 novembre. Si invita tutta la cittadinanza ad essere parte di questo evento che, a partire dalle ore 11, vedrà protagonista quest’opera pubblica“.

Delitto ai Portici. Quel 26 ottobre al civico 124, dove Sara ha perso la vita. I compagni di classe: “Eri un tassello essenziale, continueremo a vivere anche per te” I professori: “Sara, dolce e gentile. Era molto profonda, si vedeva dallo sguardo”. L’amica Desy…la gente dei Portici e…

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Sono da poco passate le 8 del mattino. Il tam tam comincia a girare, la zona dei Portici come ogni mattina è un via vai di gente che cerca il primo caffè del mattino per cominciare la giornata. Una giornata che qui in realtà in molti avrebbero fatto a meno di cominciare. Il cielo è grigio, una bolla di grigio, tutto grigio, il vento non è certo di quelli che ti fanno stringere il giubbotto addosso, macchè, è tiepido ma il gelo ti arriva dritto dentro le ossa quando arrivi davanti all’entrata del civico dove abita, o meglio, dove abitava Sara Centelleghe. 17 anni. Ammazzata poche ore prima con 70 fendenti di forbice….Sono passati un po’ di giorni ma il dolore non passa di certo in questo fazzoletto di terra che racchiude i Portici, 300 persone in poche decine di metri. Di parole ne sono state versate a fiumi, così come di lacrime, quella mattina presto eravamo lì, come altri nostri colleghi a raccontare quel sangue ancora caldo che colorava le scale fredde, quell’atmosfera di dolore che attraversava l’aria. Abbiamo deciso cosi dopo la cronaca doverosa, di aprire alle voci di chi vive li e anche di chi Sara la conosceva bene. E così in queste pagine trovare le lettere dei professori di Sara, dei suoi compagni di classe che ci hanno inviato un ricordo bellissimo, della sua amica e di molte altre persone. Di contorno decine e decine di biglietti, frasi, che sono arrivate per lei. E quel viaggio ai Portici tra residenti e commercianti, che vivono li da anni. Quegli anni che serviranno per lenire il dolore infinito delle famiglie coinvolte in questa vicenda.

….Il sole si è fatto largo tra la cappa di grigio, il vento resta tiepido e l’entrata del civico 124 è un sentiero di fiori. Tutti per lei. Per Sara. Parcheggio l’auto nel cuore dei Portici, scendendo dalla rotonda dove c’è il Cinema Iride, Via degli Alpini, a destra un grande parcheggio in mezzo a un panino di edifici, a destra grigi, a sinistra color ocra. A poche decine di metri l’appartamento della famiglia del ragazzo indiano accusato dell’omicidio di Sara e giusto poco più in là, al terzo piano del civico 124 abitava Sara. All’entrata dell’androne, a differenza di 3 giorni prima, i colori ci sono, eccome se ci sono e sono quelli dei tantissimi mazzi di fiori lasciati da amici, famigliari, conoscenti, semplici passanti. E con i fiori, tanti, tantissimi biglietti, un sentiero, una passerella verso il cielo di fiori, il colore più gettonato è il bianco, quasi a ricordare che a quell’età le anime e i cuori sono sempre bianchi, anche quando non sembra….

“Eri un tassello essenziale, continueremo a vivere anche per te”

Queste le parole che i compagni della 5 as hanno dedicato a Sara in una lettera

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Ciao Saretta,

Le parole non saranno mai abbastanza ma è il modo migliore che abbiamo trovato per esprimerci tutti insieme. Era un sabato grigio, pioveva, eravamo tutti tranquilli, pronti a vederti entrare da un momento all’altro ma al posto tuo é piombato un fulmine a ciel sereno.

Purtroppo non abbiamo avuto modo di parlarti un’ultima volta, lo facciamo quindi con questa lettera con la speranza di riuscire ad esternare ciò che nelle relazioni quotidiane resta fin troppo spesso taciuto.

In questo momento, siamo riuniti al tuo banco adornato con affetto a cercare di spiegare a modo nostro la tua assoluta mancanza, difficile da comprendere e accettare. Per noi eri un tassello essenziale senza il quale non saremo più gli stessi.

Alcuni di noi piangono, alcuni stanno da soli ed altri rimangono in silenzio tutti pietrificati dalla tua improvvisa mancanza poiché nonostante nella quotidianità, la morte esiste sempre ovunque, diventa incomprensibile quando ti colpisce da così vicino. …

L’amica Desy: “Con lei il tempo sembrava volare. Ci raccontavamo progetti, desideri e paure”

Riassumere l’immensità dell’anima di Sara è impossibile, forse, attraverso un solo ricordo. Se penso a lei, tuttavia, penso anche a tutte le mattine passate a Lovere, fuori scuola, aspettando di entrare in classe. Nei mesi più freddi era un’attesa estenuante, ma con lei il tempo sembrava comunque volare.

Ci piaceva mostrarci a vicenda i nuovi acquisti, come i guanti, le sciarpe, i cappotti…

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La Coppa campioni d’Europa di bridge approda a Darfo

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La Vallecamonica è terra di grandi eccellenze, basti citare le incisioni rupestri, primo sito Unesco italiano, o il ghiacciaio dell’Adamello, il più vasto delle Alpi italiane. Non molti sanno che la Valle eccelle anche in un altro ambito: è la patria di una delle più prestigiose squadre di bridge al mondo, l’Asd Bridge Breno, capitanata da Romain Zaleski e con all’attivo alcuni dei migliori giocatori a livello internazionale. Per suggellare questo primato, dal 14 al 16 novembre al centro congressi di Boario si terrà la 22^ Coppa dei campioni d’Europa di bridge (l’European champions cup 2024). Per la categoria Open le squadre in gara saranno dodici: due italiane, l’Asd Bridge Breno e la siciliana Addaura, e una da Francia, Polonia, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia e Serbia. Mentre per la seconda Champions cup femminile i team in competizione saranno dieci, due ciascuno da Italia e Francia e uno da Norvegia, Turchia, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Danimarca.

La squadra del Bridge Breno, presieduta da Silvano Feller, ha più di una possibilità di eccellere nuovamente, dopo aver vinto, lo scorso anno, il Campionato italiano società sportive a squadre e nel 2022 il Campionato italiano Open a coppie, quello Assoluti a squadre miste e l’Europeo a coppie femminile. Per Darfo Boario Terme, per la Vallecamonica e per Brescia si tratta di un’occasione unica per presentarsi su una scena europea inusuale e per mostrare le proprie potenzialità e bellezze, accogliendo e accompagnando al meglio i partecipanti. Questa nuova sfida sta chiamando in causa l’intero territorio: per questo è al lavoro, da alcuni mesi, un comitato organizzatore guidato da Marco Farisoglio, Silvano Feller e Giovanni Canu, sotto l’egida di Romain Zaleski, in collaborazione con Comune di Darfo, fondazione Tassara, consorzio Therme&Ski, Comunità montana e altri partner.

L’avvio dell’evento sarà giovedì 14 novembre, con la riunione dei capitani alle 9.30 al Centro congressi e lo start del primo round alle 10 sia per la categoria Open sia per la femminile. Si giocherà per l’intera giornata di giovedì e di venerdì, mentre sabato sarà dedicato alle semifinali al mattino e alle finali al pomeriggio; i vincitori saranno premiati nel corso della cerimonia conclusiva alle 20.30. “Il Campionato europeo di bridge si svolge per la prima volta nel cuore della Vallecamonica – dichiara Romain Zaleski -, è un vero onore ospitare un evento di così grande prestigio, cui partecipano i migliori giocatori da tutta Europa, appassionati di

un gioco che riesce a unire oltre le distanze. I giorni delle gare saranno un’occasione non solo per competere, ma anche per arricchirsi culturalmente e umanamente, perché la Vallecamonica, come il bridge, è capace di unire culture e tradizioni. Ed è proprio questo spirito di connessione e di apertura che vogliamo celebrare in questo Campionato. Spero che tutti, al termine di questa esperienza, portino a casa un pezzetto di questa terra così bella”.

La convinzione del comitato organizzatore è che, al di là dell’aspetto competitivo in senso stretto, l’iniziativa potrà trasformarsi in una vetrina per la Valle, facendola conoscere a un pubblico nuovo e arricchendo vicendevolmente tutti.

Finora, in Europa, si sono svolti 22 campionati Open sempre in città prestigiose; solo due volte sono stati ospitati in Italia, a Roma e a Milano, mentre l’ultima volta, nel 2023, sono stati a Dubrovnik, in Croazia. Quest’anno la Vallecamonica, con Darfo, ha sbaragliato la concorrenza di Losanna, in Svizzera, e di Riga, in Lettonia. Si tratta quindi di un fatto ancora più eccezionale, per un’area decentrata, benché ricca di iniziative e di risorse, che darà lustro tanto a Darfo quanto alla Valle e alla provincia di Brescia. Per incrementare la visibilità dell’area, il comitato promotore ha organizzato per i giocatori e per i loro accompagnatori alcune iniziative collaterali, come dei tour guidati in Vallecamonica e sul Sebino, che permetteranno di far scoprire le ricchezze storiche, artistiche e culturali.