venerdì, 17 Gennaio 2025, 8:29
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ENDINE – Il sindaco: “Rotonda in località Pertegalli, ci siamo. Oltre 1 milione dal Pnrr per realizzare la mensa, verrà abbattuto e ricostruito l’edificio accanto al Municipio”

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Sono molte le novità arrivate in queste settimane sulla scrivania del sindaco Marco Zoppetti. Partiamo dalla rotonda che Anas realizzerà in località Pertegalli, proprio dove si accede alla zona industriale, una zona molto trafficata e che è stata spesso teatro di incidenti stradali. La vicenda è andata un po’ per le lunghe, ma il primo cittadino è fiducioso: “Ormai ci siamo, l’obiettivo era quello di appaltare i lavori entro l’anno e se non sarà così, andremo sui primi mesi del 2025. Certo, non va bene quando i tempi si allungano, ma è un’opera che si attende da almeno vent’anni e quindi adesso vediamo davvero la fine. Sono stato contattato dai progettisti di Anas per la compatibilità con il Pgt, ma noi siamo in fase di variante ed entro l’anno lo adotteremo in via definitiva siamo tranquilli, anche perché abbiamo già inserito sia la rotonda che l’allargamento. Il progetto è pronto, stanno preparando tutta la documentazione per la conferenza dei servizi e poi sarà questione di tempi tecnici per la gara d’appalto e l’avvio dei lavori”.

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CASTIONE – I “miracoli” della Commissaria: Ok a mercatini e luminarie

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Adesso tutti, quasi tutti, cercano di rivendicare meriti. I mercatini si fanno, la corsa contro il tempo è da record. “Anche perché si è cercato di far saltare tutto, quel che resta di Visit Presolana non ha confermato la fornitura delle casette e quindi ci si è dovuti arrangiare con un altro fornitore. Si è fatto di tutto per far saltare tutto”. E anche per le luminarie c’erano quelli del “tanto peggio tanto meglio”, c’erano in giro voci che il Natale castionese quest’anno sarebbe stato al… buio. Invece sono già pronte.

E invece… La Commissaria prefettizia ha varato il Bando. Era chiaramente rivolto a dei professionisti. E appunto da un professionista del settore è arrivato l’ok. Si tratta di Daniele Archetti di Albino che ha una società denominata “La Bergamasca eventi” e ha aderito al Bando. Ma la corsa contro il tempo si è rivelata in salita, bisognava smentire per gli espositori le voci che i mercatini quest’anno non si sarebbero fatti. Anche qui frenetici contatti. Risultato: sono 32 gli espositori che saranno presenti agli appuntamenti. Il supporto è stato anche del papà di Daniele, Fabtrizio, che ha a sua volta una società (“Noter de Berghem”) che ha esperienza proprio per i mercatini, storico organizzatore di quelli del Piazzale degli Alpini a Bergamo.

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ROGNO – La risposta del sindaco al Partito Democratico: ”La proposta suggeritaci l’avevamo già fatta noi mesi fa”

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“In realtà i primi ad affermare che, qualora ci fossero stati medici disponibili a venire a lavorare a Rogno, avremmo messo a loro disposizione gratuitamente locali e servizi eravamo stati noi, già alcuni mesi fa” – dice il sindaco di Rogno Felice Valerio Franzoni  rispondendo alla lettera  del Partito Democratico Rogno pubblicata sul numero scorso del nostro giornale-. Se un medico l’avessimo trovato lo avremmo già fatto, proprio come ora saremmo disposti a venire incontro in ogni modo alla dott.ssa Pagliardi se decidesse di stare tra noi oltre la sua pensione; e mi meraviglia che il Partito Democratico non lo sapesse…

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TORRE BOLDONE – “I colori dell’aria 11”: quattro sassofoni protagonisti del concerto di sabato 9 novembre

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Dopo aver toccato le località di Tavernola Bergamasca, Santa Croce di San Pellegrino Terme, Bergamo (chiesa di San Nicolò ai Celestini e chiesa parrocchiale di S. Anna), Lallio, Stezzano, Castione della Presolana, Paladina, Caravaggio e Comun Nuovo, stavolta i “I colori dell’aria”, il progetto concertistico ideato da Alessandro Bottelli per valorizzare, grazie a brani strumentali creati ad hoc da compositori italiani, il patrimonio artistico-culturale meno conosciuto del territorio bergamasco, fa tappa a Torre Boldone, nella Chiesa parrocchiale di San Martino vescovo. È qui, infatti, che sabato 9 novembre (ore 20.45), in occasione delle annuali feste patronali, si esibirà il Vagues Saxophone Quartet (Andrea Mocci sax soprano, Francesco Ronzio sax contralto, Mattia Quirico sax tenore, Salvatore Castellano sax baritono), una formazione di giovani e apprezzati professionisti già coronata da numerosi riconoscimenti e da presenze a rassegne e festival di rilievo. L’ensemble, che si caratterizza per una vivace e fattiva partecipazione alla creazione di nuove partiture, lavora spesso a stretto contatto con i compositori. E per l’occasione si misurerà anche con un recentissimo lavoro per quattro saxofoni commissionato alla compositrice, pianista, organista e didatta riminese Marialuisa Balza e ispirato alla Vergine coi Santi Martino di Tours e Margherita di Filippo Comerio (17471827), dipinto su tela posto in presbiterio, dietro l’altare maggiore della Parrocchiale.

Dopo gli esordi pianistici e organistici, Balza si è dedicata quasi esclusivamente alla composizione. Dal 2004 è docente di armonia, contrappunto e fuga e dal 2015 anche di composizione e orchestrazione presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Come compositrice ha partecipato a diverse produzioni del Pims di Roma: I responsori della settimana santa per coro (2010), Messa in onore di Giovanni Paolo II per coro e organo (2011), Cantico dei cantici per coro (2012), I doni dello Spirito Santo per organo (2013), Antifone mariane per coro e orchestra (2015), l’oratorio Agnosce, fili, misericordiam patris per coro, solisti, ottoni, organo e voci recitanti in collaborazione con la Cappella musicale del Duomo di Firenze, in occasione del Giubileo della Misericordia (2016), Ave mater per coro e orchestra d’archi (2019), Via crucis per coro, coro di bambini, solisti, orchestra, organo, voci recitanti in collaborazione con la cappella musicale del Duomo di Firenze (2024). Ha scritto l’opera La bottega dell’orefice, tratta dall’omonimo lavoro teatrale di Karol Wojtyla, e le musiche per la fiaba musicale Se una notte d’inverno un paio d’angeli…, su testo di A. Bottelli. Nel 2015 ha partecipato insieme ad altre 4 compositrici italiane e 5 argentine alla stesura della Missa pro terrae humilibus promossa dalla Fondazione Adkins Chiti Donne in musica e dedicata a papa Francesco, eseguita nella Basilica di San Pietro e poi ripresa più volte a Napoli, Roma, Buenos Aires e nel maggio 2022 a Torino per i festeggiamenti della Sacra Sindone. Autrice soprattutto di musica vocale e organistica, ha composto anche musica per vari ensembles strumentali, aderendo più volte a progetti della Fondazione Donne in musica e scrivendo brani originali per il recital Donne di fiori (2019), ideato da Alessandro Bottelli, e per la rassegna “Box Organi. Suoni e parole d’autore” di Lallio (2020).

Così scrive la compositrice nel presentare Ianua coeli, il suo nuovo componimento per Torre Boldone: «Nell’osservare la pala d’altare di Comerio sono rimasta colpita dai tre personaggi principali, che mi hanno ispirato tre momenti musicali differenti, ma collegati tra loro dallo stesso materiale tematico: le note del canto gregoriano Tota pulchra es. La prima parte descrive Santa Margherita ripresa nell’atto di combattere, con la forza della Parola e della Croce, l’antico drago, il quale riuscirà a divorarla senza avere, però, il potere di toglierle la vita. La seconda parte riprende San Martino nel suo ruolo istituzionale di vescovo, mentre intercede presso la Vergine per tutta la Chiesa e la terza descrive la Vergine stessa, la “Tota pulchra” che dal cielo guarda in basso con amore verso il suo popolo. Da qui la scelta di utilizzare come materiale tematico il Tota pulchra. La prima parte con il suo ritmo inquieto e ostinato denota l’urgenza del male rappresentato dal drago. Il ritmo incalzante, non permette libertà e respiro, ma è nello stesso tempo suadente con i suoi intrecci arabescati. Il mondo seduce con il suo potere, con le sue urgenze, con la sua svuotante frenesia. Margherita combatte con le armi di Cristo e viene solo apparentemente sconfitta. In netto contrasto, la seconda parte è una fuga molto pacata sul tema finale del Tota pulchra: “ad Dominum Jesum Christum”. San Martino parla la lingua canonica della Chiesa e con la sapienza che gli è conferita dallo Spirito fa da intermediario tra il mondo dominato dalle leggi crudeli e spietate del drago e il cielo, dove risiede la Vergine, dominato invece dalla legge dell’amore. La terza parte con il suo ritmo lento e costante rappresenta il cuore della Vergine che nella sua totale purezza, pulsa d’amore per il suo popolo. È nell’amore incondizionato della “Tota pulchra” che il drago viene totalmente sconfitto. Nonostante la morte continui a dominare la scena di questo mondo, non rappresenta l’ultima parola. L’ultima parola è un cuore pulsante d’amore, dimora prediletta di un Dio, che per amore degli uomini, non ha rigettato una morte cruenta come la morte in croce. La Vergine nella sua umiltà, nel suo totale abbandono alla volontà di Dio, ha il potere di sconfiggere il drago e il potere di questo mondo e diventa la “ianua coeli” cioè colei che apre all’umanità le porte del cielo».

Oltre a tre Sonate clavicembalistiche di Domenico Scarlatti riscritte da Salvatore Sciarrino, al Capriccio in mi minore op. 81 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, composto da un Andante sognante e malinconico e seguito da un Allegro fugato vorticoso e virtuosistico, ai quattro movimenti che formano il Saxophone Quartet (1979) dell’inglese Paul Geoffrey Reade (1943-1997), il concerto offrirà l’occasione di ascoltare anche tre canzoni della pop star Sting (1951) – Englishman in New York, Valparaiso, I’ve been down so long – arrangiate per quartetto di sassofoni e una recentissima e spettacolare trascrizione realizzata dal compositore e direttore di coro bergamasco Davide Mutti, che stavolta si è cimentato con il poema sinfonico La Moldava di Bedřich Smetana (1824-1884). Quest’anno, infatti, ricorrono i 150 anni dalla creazione di tale popolare pagina orchestrale, e i 200 anni dalla nascita del suo non meno celebre creatore. «Il vivido e immaginifico descrittivismo di questa partitura – scrive Mutti – ha reso questo brano uno dei più noti e iconici esempi di poema sinfonico dell’intera storia della musica. L’opera illustra il più grande fiume della Repubblica Ceca dal suo nascere unificando due diverse sorgenti (una di acqua calda, l’altra di acqua fredda). Il suo scorrere incontra e descrive, giustapponendole, più vicende: dapprima una scena di caccia nella foresta, poi un matrimonio in campagna, in seguito una danza di ninfe al chiaro di luna, quindi le turbinose rapide di san Giovanni, infine l’ampio e trionfale ingresso del fiume verso Praga e il castello di Vyšehrad sino al suo finale confluire nell’Elba. Il tutto mediante l’uso due temi principali: uno affonda le sue radici in una popolarissima melodia rinascimentale italiana (detta Ballo di Mantova) filtrata nel corso dei secoli in varie culture europee; l’altro è una autocitazione tratta dal brano che precede La Moldava nel ciclo di sei poemi sinfonici intitolato Má vlast».

“I colori dell’aria 11” – Concerto per San Martino è promosso dalla Parrocchia di Torre Boldone (Bg), si avvale del supporto tecnico di Eliorobica e ha la media partner di BergamoNews, Prima Bergamo e araberara.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per info: 388 58 63 106

 

COMUNITÀ MONTANA DEI LAGHI – Lista unica, unico presidente: è Danny. Gli 8 a sostegno di Adriana Bellini rinunciano: “Non ha senso mettersi all’opposizione”. Ma il Basso Sebino è diviso 8 a 4. E i 4 rispondono picche sugli assessorati…

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Come avevamo anticipato su araberara sarà il 4 novembre (20.30 a Lovere) la prima convocazione dell’assemblea della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi. La convocazione parte dalla presidente uscente (e sindaca di Credaro) Adriana Bellini. Verrà presentata una sola lista con un solo candidato presidente, Danny Benedetti (sindaco di Trescore). Gli assessorati sono già stati assegnati, due per ogni zona. L’unica zona che ha tentato di modificarli è stata quella del Basso Sebino. Tentativo fallito. In questa zona del basso lago e Monte Bronzone la divisione era ed è netta, 8 Comuni da una parte e 4 dall’altra. E’ l’unica zona dove il candidato sindaco di Trescore non ha raccolto l’unanimità, anzi, ha contro la maggioranza dei Comuni della zona, ben otto: Tavernola, Predore, Viadanica, Gandosso, Foresto, Adrara S. Martino, Adrara S. Rocco e naturalmente Credaro. I quattro a suo favore sono: Vigolo, Parzanica, Sarnico e Villongo. A parte i primi due, si schieravano contro due colossi, appunto Sarnico e Villongo, i più popolosi.

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SOLTO COLLINA – Gara di solidarietà per la chiesa di Esmate: raccolti 2500 euro con la castagnata, ora tocca ai bolliti d’asporto

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I tecnici sono al lavoro per cercare la soluzione migliore”, è con queste poche parole che don Matteo Bartoli ci spiega cosa sta accadendo alla chiesa di Esmate dopo il crollo del muro sulla destra del sagrato. Dopo la preoccupazione è stato il tempo della solidarietà. Il cuore pulsante della comunità, anzi, di tutta la Collina, non si è di certo fermato e in queste settimane sono state organizzate diverse iniziative per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione del muro.

La prima iniziativa è andata in scena all’Oratorio di Solto Collina con la castagnata dei chierichetti ed è stato un enorme successo. “Abbiamo consegnato anche le castagne a domicilio con l’Ape”, ci hanno raccontato. Non solo castagne, visto che c’erano anche le tantissime torte preparate dalle donne del gruppo di Esmate e delle parrocchie di Fonteno, Solto Collina, Zorzino e Riva di Solto. Una giornata all’insegna del divertimento e dei sorrisi ma strizzando l’occhio alla solidarietà. Sono stati raccolti 2000 euro a cui si sono aggiunti 500 euro di offerte che saranno destinati proprio ad Esmate. Domenica 27 ottobre invece è stato organizzato un pomeriggio con frittelle e pane e strinù sempre all’oratorio.

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LOVERE – INTERVENTO L’AGO DI LOVERE – “Palazzo Angelini? Tutto all’aria, niente sede del Museo Civico e Archeologico e nessuna nuova Stazione dei carabinieri. Si dovranno restituire 2 milioni di euro a fondo perduto…”

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La nuova amministrazione comunale ha deciso di mandare all’aria il progetto di riqualificazione delle ex carceri che prevedeva:

–  una nuova sede per il Museo Civico di Scienze naturali che da anni non riesce ad esporre tutti i reperti scientifici di cui dispone per la ristrettezza degli spazi a disposizione e nemmeno a svolgere un’azione didattica degna di questo nome,

– un nuovo Museo archeologico in cui esporre i meravigliosi e preziosi reperti rinvenuti negli scavi della necropoli romana di via Martinoli promossi e portati a termine dalla nostra amministrazione nel 2013 e 2015,

–  una nuova Stazione dei carabinieri nella quale questo importante ed insostituibile Servizio, atto a garantire la sicurezza dei cittadini di Lovere, Castro, Riva di Solto si possa svolgere in locali rinnovati e più consoni degli attuali risalenti al 1965. La nuova amministrazione guidata dalla sindaca Claudia Taccolini, ha confermato nel D.U.P. (Documento Unico di Programmazione), approvato nel recente consiglio comunale, di voler procedere invece alla realizzazione di “spazi sociali” non ancora ben definiti, nè nelle forme nè nei contenuti e nemmeno nelle modalità di realizzazione e di finanziamento. La stessa mancanza di chiarezza la troviamo, purtroppo, riservata da questa amministrazione anche per la Stazione dei Carabinieri la cui presenza a Lovere risale ai tempi dell’Unità d’Italia ed ancor prima con la Gendarmeria al governo francese ed a quello austriaco. Infatti l’interpellanza presentata dai consiglieri de L’Ago di Lovere nell’ultimo consiglio comunale sul futuro di palazzo Angelini ha ottenuto dall’attuale maggioranza risposte alquanto vaghe e aleatorie, prive soprattutto di una visione d’insieme e complessiva, anche territoriale, per questo palazzo di proprietà comunale.

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CERETE – Variante? sì, ma… “verrà aperta nel 2028” e tutto è cominciato nel 2009

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I fondi mancanti – 3,5 milioni di euro – sono stati messi a disposizione da Anas e quindi la tanto attesa variante di Cerete verrà realizzata, anche se gli utenti della strada dovranno attendere ancora un po’.

Tra l’arrivo delle risorse e l’inizio dei lavori ci sta di mezzo ancora qualche passaggio e non certo di poco conto. A gennaio di quest’anno il progetto definitivo esecutivo era pronto nel cassetto della Provincia e questo è lo step che di fatto chiude la progettazione, anche se ora vanno acquisite le ultime autorizzazioni. Non essendo ancora disponibili tutte le risorse per la realizzazione dell’opera, il progetto era stato approvato in linea tecnica, mentre ora può essere approvato in maniera definitiva inserendo il finanziamento all’interno del piano delle opere pubbliche della Provincia di Bergamo.

Il prossimo passaggio sarà quello di firmare una convenzione tra Anas e Provincia di Bergamo, che è la stazione appaltante dell’opera nonostante la strada fosse passata ad Anas.

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CLUSONE – Il mega cantiere da 18 milioni al Sant’Andrea e al San Biagio. Intervento di riqualificazione antisismica ed energetica iniziato sei mesi fa. Il presidente Fantoni: “Finiremo nell’autunno del 2025”

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Da sei mesi una grande gru troneggia sull’edificio del Sant’Andrea, che è completamente imbrigliato. Un’altra gru è poi stata montata dietro l’altro immobile, il San Biagio, che in passato era sede dell’ospedale clusonese. Una cinquantina di persone lavorano dalla scorsa primavera nel mega cantiere della residenza per anziani baradella, interessata da un intervento di riqualificazione antisismica e di efficientamento energetico (quindi, cappotto e sostituzione di serramenti, impiantistica e coperture), sostituzione delle coperture dei due edifici con la posa di pannelli fotovoltaici. Viene anche installato il sistema di raffrescamento.

I numeri parlano da soli: ben 18 milioni di lavori, coperti in gran parte dal superbonus 110%. “Senza questo – sottolinea il presidente della Fondazione Sant’Andrea Emiliano Fantonisarebbe stato impossibile avviare questo intervento. Era da tanto che ci pensavamo, ma siamo riusciti a concretizzare le nostre idee solo quando è uscita la normativa sul 110%. E così, è ormai dal 2021 che siamo in ballo con questo intervento impegnativo e importante. Dei 18 milioni di spesa, 16 sono coperti dal 110%, mentre 2 milioni sono a carico della Fondazione. Alla chiusura del cantiere, a cui manca ancora un anno, avremo due edifici, sia il Sant’Andrea che il San Biagio, riqualificati, più efficienti, sicuri, confortevoli e con un minor consumo energetico. E poi, ma questa è per il momento solo un’idea, ci piacerebbe realizzare un’altra struttura per l’Alzheimer dietro il Sant’Andrea, dove abbiamo un terreno di 4.000 mq. Si tratterebbe di una struttura di 2.500 mq con 40 posti. Ma, come ho detto, questa è ancora un’idea che stiamo valutando”.

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ARDESIO – Lavori per più di mezzo milione di euro: Valcanale, Bani, Museo, Cimitero, Ponte…

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Non solo eventi che hanno portato Ardesio alla ribalta addirittura nazionale. Il sindaco Yvan Caccia è una… macchina da guerra. “Sono già in corso i lavori al Vallone di Valcanale. Si tratta di un finanziamento di 3.900.000 euro derivante dal PNNR per due interventi. Il primo (importo 1 milione) per la ristrutturazione della viabilità agro-silvo-pastotrale che porta in località Vaghetto, dove ci sono le proprietà del Comune. Il secondo intervento (importo 2 milioni e 900 mila euro) riguarda il Vallone di Valcanale, dove c’erano gli impianti di sci, dove ci sono problemi di regimentazione perché il dissesto ricade anche sul torrente Acqualina. Lavori in corso: se le condizioni meteo saranno favorevoli, siano a 1.400 metri di altitudine, dovrebbero completarsi a luglio 2025”.   

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