sabato, 18 Gennaio 2025, 9:51
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SOLTO COLLINA – Scritte sulle mura della chiesa di San Defendente

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Vandali a San Defendente. “Purtroppo l’inciviltà è arrivata anche a San Defendente“, scrive sui social il sindaco di Solto Collina, Maurizio Esti. L’amara sorpresa è arrivata nei giorni scorsi, a Esmate, dove le mura della chiesa di San Defendente sono state imbrattate dai vandali. I responsabili non sono ancora stati individuati. 

‘Buoni sul serio’: nasce la nuova piattaforma per il commercio locale

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È stata presentata a Clusone Buoni sul Serio, la nuova piattaforma per il commercio locale che permette di generare gift card utilizzabili successivamente nei negozi locali del Distretto del Commercio Alta Val Seriana – Clusone.

Promossa dal Distretto del Commercio Alta Val Seriana, che comprende i paesi di Clusone, Fino del Monte, Gorno, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Rovetta e Songavazzo, e realizzata in collaborazione con Promoserio, Buoni sul Serio nasce con l’obiettivo di evolvere CluSU – il progetto di supporto alle attività commerciali di Clusone ideato in lockdown da un gruppo volontario di sviluppatori – e di essere un punto di incontro tra commercianti, amministrazioni e cittadini: uno strumento digitale semplice e completo in grado di supportare l’economia locale e le attività commerciali di prossimità.

Il funzionamento di Buoni sul Serio è molto semplice. Si accede al portale, si sceglie l’importo e si acquista il buono regalo (la gft card), che sarà spendibile in tutti i negozi registrati alla piattaforma (l’elenco è riportato nella sezione attività). Ogni buono può essere utilizzato anche in diversi negozi, fino ad esaurimento dell’importo. Per il cittadino o per le aziende e associazioni del territorio che desiderano premiare i propri dipendenti con un buono regalo, il vantaggio è avere la possibilità di acquistare il buono regalo in modo semplice e veloce, supportando allo stesso tempo le attività commerciali di vicinanza. Per le amministrazioni comunali, il vantaggio si traduce inoltre in un processo agile e veloce di gestione per eventuali iniziative di supporto o premialità destinate ai propri cittadini. Una volta generati i buoni regalo e definite le categorie di spese, il sistema provvederà in autonomia alla gestione dei rimborsi per i commercianti, garantendo tempi rapidi sia all’amministrazione che al negozio. 

La nostra sfida – sottolinea il Presidente del Distretto del Commercio Michele Lazzaretti è creare uno strumento che possa aiutare sia le attività commerciali locali che le amministrazioni. Immaginate un sistema che mantenga le risorse sul territorio e sostenga il commercio locale.

Pensiamo a borse di studio, concorsi e premi di produzione offerti dalle aziende, che diventerebbero il motore di questo sistema. E poi, una gift card da spendere nei negozi dei nostri comuni: un regalo perfetto sia per chi lo riceve che per i negozianti. Abbiamo deciso di rilanciare l’esperienza di Clusu, piattaforma di buoni nata durante la pandemia e terminata a inizio anno, migliorandola e correggendo alcuni limiti. Già si era rivelata uno strumento utile per il Comune di Clusone e l’idea di allargarla in una fase iniziale a tutto il distretto è sicuramente un ulteriore sviluppo. A dicembre la piattaforma sarà pronta per il pubblico, ed ora inizia la fase di onboarding dei commercianti, e speriamo che partecipino in tanti!”. La piattaforma è infatti già aperta all’adesione di tutte le realtà commerciali e imprenditoriali del territorio del Distretto: l’iscrizione per i commercianti consente di apparire su una vetrina di attività del luogo a titolo gratuito.

 

L’esperienza di CluSu per la nostra città – dichiara Roberto Balduzzi, Vice Sindaco di Clusonesi era dimostrata uno strumento utile per l’incentivazione del commercio locale. Nella logica di fare squadra, l’idea del Distretto del commercio di ampliare questa esperienza rendendola ancora più snella e accessibile ha sposato in pieno le nostre aspettative di fare sistema col territorio. Il mondo del commercio locale nei nostri territori ha bisogno di essere sostenuto da tutti gli attori: dai commercianti stessi, che continuano a offrire servizi sempre più personali attraverso canali differenziati; da tutti i clienti che scelgono di “comprare vicino” e dalle amministrazioni e associazioni di categoria. In vista del prossimo Natale, Buoni sul Serio offrirà a tutti noi l’occasione di poter fare regali facili, utili e veloci e di sostenere le attività che contribuiscono a tenere vivi i nostri territori: un sistema in cui vinciamo tutti! L’augurio è quello di essere sempre di più quindi… passiamo parola!”

Buoni sul Serio nasce come proseguimento dell’esperienza di CluSU: l’evoluzione è una piattaforma strutturata, solida e sostenibile realizzata da Freeloop, software house di Clusone che si è occupata di sviluppo tecnico e architetturali del portale. Soddisfatto del progetto Lorenzo Giudici, Software Engineering di Freeloop: “Siamo lieti di collaborare con il Distretto del Commercio per fornire al territorio una piattaforma innovativa utile a supportare e incentivare il commercio locale: l’obiettivo è quello di rendere l’esperienza utente semplice ed intuitiva, al pari di applicazioni e strumenti digitali che ormai tutti utilizziamo quotidianamente e con sempre maggior disinvoltura. Buoni sul Serio ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento per la nostra Valle e siamo convinti sarà accolta con entusiasmo da tutti gli attori coinvolti!”.

COSTA VOLPINO – E’ nata la Comunità Energetica più grande d’Italia, i soci sono il Comune di Costa Volpino, l’imprenditore Carletto Bertoni e gli Alpini: realizzato un campo da 1 megawatt, si produce e si consuma energia

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L’atto è stato firmato. E non è certo un atto qualsiasi. Si tratta infatti dell’atto costitutivo della Comunità Energetica più grande d’Italia. Insomma, un risultato di quelli che fanno la differenza. La soddisfazione in Comune è palpabile: “Energia prodotta da fonti rinnovabili, un modello virtuoso basato sulla condivisone, si, siamo davvero soddisfatti”, commenta la vicesindaca Laura Pellegrinelli. Già, perché l’impianto è di quelli che fanno la differenza. I soci fondatori sono l’Ente comunale nella persona del Sindaco Federico Baiguini, l’imprenditore Carletto Bertoni, legale rappresentante della 3B Commerciale srl , ed Ennio Petenzi come capogruppo degli Alpini di Costa Volpino: “Un privato che decide di investire nelle energie rinnovabili per il bene della collettività, insieme al supporto del Comune e del gruppo Alpini, rappresenta un esempio concreto di cooperazione tra pubblico, privato e terzo settore”.

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ONETA – Chignolo, quel paese fragile dove le frane isolano gli abitanti: “Siamo tornati indietro di 50 anni”

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“Stiamo facendo il possibile per alleviare il disagio dei miei Chignolesi tuttora isolati dalla frana che è caduta sulla strada che sale da Gorno – dice il sindaco Angelo Dallagrassa -:  Il servizio minimo di trasporto col pulmino funziona 5 volte al giorno per tutti, più le corse di quello che serve gli scolari e gli studenti, mentre il mercoledì c’è una corsa speciale per chi vuole scendere al mercato, li portiamo giù baypassando la strada interrotta e passando per la contrada di Ortello”.”.

Il primo cittadino si preoccupa di dare una mano ai suoi concittadini perché, se pure la frana è caduta in territorio di Gorno, i più penalizzati restano gli abitanti di Chignolo, una settantina di persone, e Chignolo è una frazione del Comune di Oneta.

“Siamo tornati d’improvviso indietro di 50 anni, quando scendevamo a piedi a fare la spesa a Ponte Nossa (perché col pulmino si arriva solo ad un certo punto, poi per raggiugere l’abitato bisogna percorrere un buon tratto di mulattiera, n. d.r.)…

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Evasione fiscale per oltre 35 milioni di euro: coinvolti 38 imprenditori

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GDF Brescia: 5 ordinanze di custodia cautelare e sequestri per oltre 3 milioni

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno concluso una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha consentito di individuare gli organizzatori e i fruitori di un lucroso sistema di frode fiscale basato sull’utilizzo di società cartiere emittenti fatture soggettivamente inesistenti nel settore dell’edilizia privata.
Il sofisticato sistema evasivo, in grado di inquinare un settore di estrema importanza economica e sociale per il territorio orobico, ha consentito di occultare alle casse dello Stato, dal 2019 al 2022, 35,3 milioni di euro di ricavi e Iva evasa per 2,7 milioni di euro.
L’operazione si inserisce in una complessa attività d’indagine, a carattere economico-finanziario, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri della Compagnia di Treviglio, in relazione a condotte illecite attuate, in particolare nella bassa bergamasca, da 74 soggetti. Le attività svolte hanno permesso di acclarare un’ingente frode fiscale posta in essere da uno strutturato sodalizio criminale, il quale, attraverso la
creazione e la gestione di una serie di società “cartiere”, avrebbe consentito a 38 imprese edili l’evasione di tutti gli oneri di natura fiscale e previdenziale, anche attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Gli imprenditori edili che si sarebbero avvalsi di tale consolidato sistema illegale, infatti, unitamente alle loro squadre di operai, sono risultati assunti formalmente, in qualità di dipendenti, dalle società cartiere controllate dal richiamato sodalizio criminale, continuando a gestire di fatto le ordinarie attività aziendali.
In altre parole, lo schema delittuoso prevedeva l’utilizzo di società di capitali attive nel settore dell’edilizia privata, amministrate da compiacenti “prestanomi”, aventi lo scopo di prendersi carico, solo formalmente, dei diversi lavori di svariati imprenditori edili, i quali, per l’esecuzione dei lavori già concordati con i clienti finali, si presentavano a quest’ultimi con il nome della società di turno scelta dall’organizzazione.
Il sodalizio, curando gli aspetti della gestione amministrativa, finanziaria e previdenziale delle varie imprese occulte, è riuscito a mascherare la reiterazione di continue condotte evasive, poste in essere mediante l’emissione di fatture soggettivamente fittizie, l’omessa o infedele presentazione di dichiarazioni fiscali e, conseguentemente, gli omessi versamenti di imposta.

Le indagini hanno consentito, inoltre, di individuare, tra gli altri, un commercialista e una consulente del lavoro, operanti a Ghisalba (BG), i quali si occupavano della gestione burocratica delle varie società cartiere.
Una prima fase delle attività investigative aveva consentito, nel maggio del 2023, di eseguire un provvedimento che prevedeva la custodia cautelare in carcere o ai domiciliari nei confronti dei 7 principali indagati, nonché il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di oltre 6,6 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni effettivamente rintracciati e sottoposti a sequestro (contanti, liquidità su conti correnti, quote societarie, 19 immobili, 3 veicoli e un imbarcazione). In tale prima fase si erano rese necessarie molteplici perquisizioni in 5 province della Lombardia (Bergamo, Milano, Brescia, Cremona e Mantova).
A completamento delle attività investigative, l’attenzione delle Fiamme Gialle orobiche si è orientata alla puntuale individuazione dei reali fruitori del sistema di frode, i quali, beneficiando degli illeciti commessi dal sodalizio, erano riusciti a sottrarsi agli adempimenti impositivi per ben quattro anni d’imposta. Nei confronti di questi ultimi, i militari della Compagnia di Treviglio hanno avviato e ora concluso 50 attività ispettive in materia fiscale, di cui 32 nei confronti di soggetti privi di partita Iva, disvelando l’omessa dichiarazione all’Erario di ricavi per oltre 35,3 milioni di euro e IVA evasa per 2,7 milioni di euro. Altre 6 posizioni fiscali sono state segnalate ai Reparti della Guardia di finanza competenti per territorio.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria del capoluogo orobico, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo quale presidio della sicurezza economico-finanziaria del territorio bergamasco, ai fini dell’individuazione delle grandi evasioni e frodi fiscali costituenti un grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, per restituirli a beneficio della collettività.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità degli indagati saranno definitivamente accertate solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’Autorità Giudiziaria ha autorizzato la diffusione della notizia, sussistendo l’interesse pubblico dell’informazione, connesso alla vastità delle presunte condotte frodatorie e al correlato danno economico per l’erario.

Guida del Gambero Rosso 2025:  In Lombardia, regina della ristorazione, 317 insegne, 31 nuovi ingressi, 11 Tre Forchette, 6 Tre Gamberi, 1 Tre Bottiglie, 2 Tre Tavole, 3 Tre Mappamondi e 5 premi speciali 

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Un’edizione nuova, nei linguaggi e nella lettura. Niko Romito si conferma in cima all classifica delle 52 Tre Forchette insieme a Enrico Crippa che sale in vetta. 6 nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la cantina più bella da visitare.  

Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l’esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall’onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 che segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica – con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione – e nella lettura – con nuovi simboli – come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo – per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.  

Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.  

Le Tre Forchette 

A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (CN) che ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena. Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue anche come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), da Gorini a Bagno di Romagna (FC). 

La Lombardia 

Sono sempre più numerose, ben 317, le insegne in guida, con 31 nuovi ingressi, a testimonianza di una grande vivacità del settore in Lombardia con grande varietà di offerta, tra tradizione e innovazione, cucina etnica e per tutte le tasche. Tante le superstar: 

11 Tre Forchette 

  • Da Vittorio a Brusaporto (BG) 
  • Dal Pescatore Santini a Canneto sull’Oglio (MN) 
  • Miramonti l’Altro a Concesio (BS) 
  • D’O a Cornaredo (MI) 
  • Lido 84 a Gardone Riviera (BS) 
  • Dina a Gussago (BS) 
  • E i milanesi 
  • Andrea Aprea Ristorante  
  • Enrico Bartolini Mudec  
  • Berton Milano  
  • Cracco in Galleria che si aggiudica il premio speciale Cioccolato. L’abbinamento Sorprendente – Crema al cioccolato, lenticchie alla vaniglia e piselli – con Domori.  
  • Seta by Antonio Guida 

 6 Tre Gamberi 

  • Trattoria Visconti dal 1932 ad Ambivere (BG) 
  • La Madia a Brione (BS) 
  • Antica Trattoria del Gallo a Gaggiano (MI) 
  • Caffè La Crepa a Isola Dovarese (CR) 
  • Trippa a Milano 
  • Osteria della Villetta dal 1900 a Palazzolo sull’Oglio (BS) 

1 Tre Bottiglie 

  • Ciz Cantina e Cucina a Milano 

 

2 Tre Tavole 

  • Lanzani Bottega & Bistrot a Brescia 
  • Silvano Vini e Cibi al Banco a Milano 

3 Tre Mappamondi, tutti a Milano 

  • Ba Restaurant  
  • Gong Oriental Attitude 

Iyo Experience 

Gli altri premi speciali  

  • A Il Colmetto a Rodengo Saiano (BS) va il premio Miglior Pane in Tavola, con Petra Molino Quaglia che si aggiudica anche lo smile per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo
  • A Emin Haziri di Procaccini Milano a Milano il premio Tradizione Futura, con Inalpi. 
  • A Tommaso Bonseri Capitani di Mountain Lodge del Sunny Valley Kelo Mountain Lodge a Valfurva (SO) il premio Tradizione Futura, con Inalpi. 
  • A Elena Orizio di Trattoria Contemporanea a Lomazzo (Co) il premio Pastry Chef dell’Anno, con La Bella Estate Vite Colte

Tra le avanguardie, oltre ai succitati Dina e La Madia, si segnalano Materia a Cernobbio (CO), Contrada Bricconi a Oltressenda Alta (BG), Grow Restaurant ad Albiate (MB) e Trattoria Contemporanea a Lomazzo (CO). 

 

CAZZANO S. ANDREA – Minoranza, prime dimissioni, Bernardi lascia il Consiglio

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A quattro mesi dalle elezioni comunali che lo scorso giugno hanno riconfermato per la terza volta consecutiva il sindaco Sergio Spampatti, alla guida della lista “Insieme per Cazzano S.A. – Lega”, ci sono già le prime dimissioni tra i consiglieri di minoranza.

Durante la seduta consiliare di mercoledì 16 ottobre, infatti, c’è stata la surroga del consigliere Antonio Bernardi a cui è subentrato il primo dei non eletti della lista “Uniti per Cazzano S.A.” Gianpaolo Rossi.

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400 bar in meno rispetto a 10 anni fa. Ma i bar che fanno capo a imprese non bergamasche sono in forte crescita, soprattutto cinesi

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I bar bergamaschi, computando sia le sedi sia le unità locali, sono 3.070, come dicono i dati riferiti all’inizio del 2024. La maggioranza si trova nell’area urbana del capoluogo (32%), seguita dalla pianura (27%) e da collina e montagna (entrambe con una quota pari al 17%). I bar si concentrano particolarmente nei comuni di Bergamo, Treviglio e Romano di Lombardia.

La media è di 2,8 bar ogni 1.000 abitanti, un dato in linea con la media regionale, ma il valore sale a 3,5 nelle zone montane e a 3,1 nell’area urbana, mentre scende a 2,4 in collina e in pianura. Caravaggio si distingue per il primato di 5,8 bar ogni 1.000 abitanti, il doppio della media provinciale, seguita da Calusco d’Adda con 4,6 e da Bergamo con 4,2.

Nel decennio si sono persi 374 bar, soprattutto nelle aree montane e in quella urbana.

Il totale di 3.070 bar si può suddividere in 2.329, che sono le imprese con sede in provincia di Bergamo, e 741, che è il numero complessivo delle unità locali. Una su cinque, per la precisione 143, fa capo a imprese con sede fuori provincia, le restanti sono afferenti alle 2.329 imprese bergamasche. Le unità locali erano 646 nel 2014, pertanto sono cresciute nel decennio con un tasso medio annuo del +1,5%. Le unità locali di imprese non bergamasche hanno registrato una crescita eccezionale, con un tasso medio annuo del +7,4%.

Parallelamente al calo complessivo dei bar, è anche calato il numero delle imprese. Le imprese bergamasche registrate con l’attività di bar e altri esercizi simili senza cucina erano 2.798 nel 2014, ora sono 2.329, ovvero 469 in meno per un calo del 17%. Rappresentano il 3% del totale delle imprese attive e la metà di quelle attive nella ristorazione. Il minimo della serie storica è stato toccato proprio alla fine del 2023. Non hanno invertito la tendenza calante neppure durante il biennio pandemico, periodo in cui invece il complesso delle imprese ha conosciuto una crescita in quanto le cessazioni sono state posticipate per godere delle misure di ristoro.

In conseguenza di ciò il tasso di crescita medio annuo risulta negativo e lo è più intensamente a Bergamo che non in Italia o in Lombardia. Ma c’è un’eccezione e si tratta delle imprese guidate da imprenditori nati all’estero, che hanno avuto una crescita media annua positiva.

Circa due bar su dieci sono gestiti da persone nate fuori dall’Italia, il 94% delle quali è cittadina extra UE. Posto che solo per le imprese individuali è possibile risalire al Paese di nascita del titolare, tra i Paesi in prima posizione si trova la Cina, con imprese localizzate soprattutto a Bergamo e a Ponte San Pietro. A seguire si trovano Albania e Marocco.

Un’impresa su due è costituita come impresa individuale. Le società di persone rappresentano un’impresa su tre, mentre le società di capitali sono scelte solo da un’impresa su dieci. Le imprese individuali sono diffuse soprattutto in pianura e in area urbana. Quanto alle società di capitali, circa una su due ha sede nell’area urbana, mentre la montagna detiene la quota minore di bar costituiti in questa forma giuridica.

Lungo il decennio si nota per i bar lo stesso fenomeno che interessa il complesso delle imprese: le imprese individuali stanno calando a un ritmo di crescita sostenuto (-2,2% in media annua), mentre le società di capitali mostrano una dinamica positiva (+0,2% in media annua). Le società di persone presentano una dinamica discendente lungo tutto il periodo e complessivamente riportano la diminuzione più spiccata tra le forme giuridiche (-3,1% in media annua).

Due bar su cinque sono gestiti da donne, dato in crescita negli ultimi dieci anni e superiore al dato regionale e nazionale. Solo un bar su dieci è gestito da imprenditori sotto i 35 anni. Peraltro, a causa dell’invecchiamento demografico, le imprese giovanili hanno perso 200 unità.

Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Osserviamo nei numeri del decennio due fenomeni interessanti: la concentrazione delle imprese bergamasche che gestiscono sempre più bar e la crescita vivace degli esercizi che fanno probabilmente parte di catene, desumibile dall’aumento delle unità locali che fanno capo a imprese non bergamasche. Il numero di bar in relazione agli abitanti è maggiore nelle aree montane e cittadine. A ciò possiamo dare una lettura che considera da un lato il ruolo del bar come offerta di servizi, oltre che di intrattenimento, per i lavoratori urbani e i visitatori; dall’altro la sua importanza come polo di aggregazione in ambito montano, a cui si affianca ancora una volta la sua valenza di servizio al turismo.”

 

PARRE – Due persone sfollate per la frana caduta in contrada Cossaglio. Iniziati i lavori di messa in sicurezza del versante franoso

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Il maltempo ha colpito anche la frazione di Cossaglio, dove la massa franosa scesa dal pendio sovrastante è andata ad appoggiarsi contro una parte di una casa, mentre a monte si registrava la presenza di due massi pericolanti. Una situazione che ha convinto le autorità a chiudere la strada, a far evacuare due persone abitanti nella casa interessata ed a procede contemporaneamente ad un intervento di somma urgenza per mettere in sicurezza il versante.

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PIANICO – L’Oneto esonda ed esondano anche le polemiche. “Da anni c’è uno studio di fattibilità fermo nei cassetti del Comune, nessuno fa niente”

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L’Oneto è esondato, un’altra volta, e questa volta però qualcuno non ci sta. Nei giorni scorsi, dove a farla da padrone sono state le alluvioni, il torrente è uscito dai suoi argini e ha allagato campi, prati e strade nella zona tra Sovere e Pianico: “Questa storia si ripete da anni e ogni volta peggiora – spiegano alcuni residenti di Pianico alla nostra redazione – tutto è documentato e documentabile, tempo fa abbiamo fatto redigere uno studio di fattibilità a nostre spese, e sapete dove è? È conservato nel cassetto del Comune di Pianico e nessuno ci ha mai risposto”. Mostrano lo studio, parecchie pagine documentate: “L’ambito è stato segnalato per l’esondazione nel 2019 che ha creato problematiche e pericoli – si legge nello studio – posti nelle immediate vicinanze, oltre per aver creato problemi alle viabilità sia comunali che statali. A valle dell’attraversamento del centro urbanizzato, il torrente è fuoriuscito provocando seri problemi alla viabilità e con particolare riferimento all’arteria principale che collega Bergamo con la valle Camonica (SS42 del Tonale e della Mendola), la quale è stata inondata e costretta alla chiusura da parte dei mezzi di soccorso (VV.FF. e protezione civile)”.

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