Rush finale negli States. Biden verso la vittoria grazie alla conquista di alcuni Stati che per ora secondo alcuni sarebbero ancora ad appannaggio del Repubblicano Trump ma che in realtà starebbero per finire dritti nel paniere elettorale di Joe Biden. Per diventare Presidente degli Stati Uniti servono 270 grandi elettorali, allo stato attuale Biden ne ha conquistati 253 contro i 214 di Trump, ne restano 71 in bilico. Mancano alcuni Stati perché bisogna ancora concludere il voto per posta. In tre di questi Stati
Pennsylvania, Georgia, North Carolina:fino a poche ore fa era avanti Donald Trump, in alcuni casi anche considerevolmente, ma man mano che lo spoglio avanza la differenza si assottiglia e ora in Georgia, è in testa Biden. La difficoltà per Trump è che deve vincerli quasi tutti per confermarsi presidente. Joe Biden è in testa in ArizonaeNevadae ha vinto di misura in WisconsineMichigan.Se tiene in Arizona o Nevada, o se sorpassa Trump in Pennsylvania e o Georgia raggiunge quota 270 voti elettorali.
Pennsylvania vale 20 voti elettorali
La danno tutti o quasi in quota Trump ma qui potrebbe esserci un sorpresone, il distacco in queste ore si è ridotto al minimo. Poi il sorpasso di Biden. Popolazione 12,8 milioni, 76% bianchi, 10,8% afroamericani, 7,6% ispanici, 3,6% asiatici. Biden batte Trump in quasi tutti i sondaggi di circa 6 punti. Ma in questo stato operaio e storicamente democratico nel 2016 vinse Trump per un pugno di voti. Biden è nato qui, a Scranton. Al momento mancano molti voti dalle aree urbane più abitate, storicamente democratiche: la città metropolitana di Philadelphia e Pittsburgh.
Il North Carolina vale 15 voti elettorali
Popolazione 10,5 milioni 71.2% bianchi, 22.1% afroamericani, 9.1% ispanici. Vota repubblicano dal 1980 ma nel 2008 scelse Barack Obama (non nel 2012). È lo Stato in cui il divario tra i due candidati è più basso: bisognerà aspettare la fine dello spoglio per dichiarare un vincitore.
La Georgia vale 16 voti elettorali
Popolazione 10,6 milioni, 58,3% bianchi, 31,6% afroamericani, 4,2% asiatici. Dal 1996 vota sempre repubblicano. Solidamente repubblicana, Trump è in vantaggio ma il voto postale potrebbe ancora ribaltare la situazione perché mancano moltissimi voti dall’area metropolitana di Atlanta, dove i democratici hanno la base più solida.
L’Arizona vale 11 voti elettorali
Popolazione: 7,3 milioni. 54% bianchi, 32% latini, 5% afroamericani, 5% nativi americani. Votava repubblicano dal 1952 con un’unica eccezione 1996 quando scelse Clinton. Trump nel 2016 vinse 51 a 45. Un cambio demografico e la cattiva gestione del Covid hanno probabilmente fatto perdere questo Stato a Trump. Almeno così sostiene Ap. Ma manca ancora la conferma ufficiale.
Il Nevada vale 6 voti elettorali
Popolazione 3,1 milioni.50,5% bianchi, 16,6% latini, 8,8% afro-americani, 8,1% asiatici. Nelle ultime tre elezioni ha votato democratico, ma il margine di vantaggio nel 2020 di Biden è sottilissimo.
Il Michigan vale 16 voti elettorali
Popolazione 10 milioni. 75% bianchi, 14% afroamericani, 5% latini, 3% asiatici. Dal 1992 al 2012 ha sempre votato democratico ma nel 2016 ha assegnato la vittoria a Trump per circa 10mila voti. Il vantaggio di Trump si assottiglia man mano che vengono contati i voti postali delle zone urbane attorno a Detroit, Flint e Grand Rapids.
Il Wisconsin vale 10 voti elettorali
Popolazione 5,8 milioni: 81% bianchi, 7% latini, 7% afroamericani, 3% asiatici. Già solidamente democratico, nel 2016 ha regalato la vittoria a Trump per un pugno di voti, circa 23mila. Per questo i due candidati hanno fatto numerosi comizi. Trump battendo sulla ricetta “legge e ordine” dopo la rivolta di Kenosha e Biden sulla riconciliazione. Qui è, seppur di poco, in testa Biden. Ma lo spoglio volge al termine.